
Benjamin Crotty, Fort Buchanan, 2014, 65′ – Biennale of Moving Images (BIM), Centre D’Art Contemporain Geneve 2014
Prende avvio oggi, mercoledì 28 ottobre 2015 al Teatrino di Palazzo Grassi a Venezia, la Biennale de l’Image en Mouvement. L’evento è nato dalla collaborazione di Palazzo Grassi con il Centre d’Art Contemporain Gene?ve. Curata da Andrea Bellini – in collaborazione con i curatori e critici Hans Ulrich-Obrist e Yann Chateigné – la Biennale de l’Image en Mouvement è una manifestazione che ha una lunga tradizione: nasce nel 1985 a Ginevra, grazie al Centre pour l’Image Contemporaine (CIC). In breve tempo si è imposta nel panorama europeo e non solo, come uno dei primi festival per la presentazione di video d’artista, installazioni video e opere multimediali. Nell’autunno 2014, dopo una lunga gestazione, Andrea Bellini ha ridato lustro a questa manifestazione, selezionando 22 opere video di giovani artisti internazionali interamente prodotte dalla Biennale. Per leggere un racconto sulla manifestazione >>
Dal 28 al 31 ottobre, il Teatrino presenta un sunto dell’importante manifestazione. A presentare il progetto – ieri mattina nel ‘ritrovato’ Cinema Beltrade di Milano – Martin Bethenod, direttore di Palazzo Grassi-Punta della Dogana, Caroline Bourgeois, curatrice della mostra “Slip of the Tongue” (fino al 10 gennaio 2016), e Andrea Bellini, direttore del Centre d’Art Contemporain Gene?ve.
Sono stati selezionati 10 video tra i 22 presentati alla Biennale de l’Image en Mouvement 2014. Negli appuntamenti che si avvicenderanno nei quattro giorni, avremo la possibilità di incontrare quasi tutti gli artisti autori delle opere video presentate a Venezia. Tutti i film saranno in lingua originale e saranno riproposti in replica dalle 10.00 alle 19.00 di sabato 31 ottobre. Sottolineiamo che l’ingresso è gratuito. Venerdi? 29 e sabato 30 ci saranno anche due sessioni di workshop ad accesso libero con gli artisti italiani Carlo Gabriele Tribbioli & Federico Lodoli, in modo da mostrare al pubblico il “dietro le quinte” della produzione di un’opera video.
La Biennale de l’Image en Mouvement e?, come suggerisce Bellini, un movimento di ricerca rivolto all’immagine in movimento e al cinema sperimentale. L’idea dell’attuale direttore del Centre d’Art Contemporain, in carica dal 2012, e? stata quella di trasformare la Biennale, “nata nel 1985 in uno squat giovanile”, in primo luogo facendo produrre tutte le opere degli artisti selezionati, in modo che fossero inedite.
La particolarita? della scorsa edizione (2014) e? stata quella di non avere un tema, di essere una “Biennale post-curatoriale o anti-curatoriale”. L’unico punto sul quale si e? posta l’attenzione e? stata la selezione attenta e ricercata delle personalita? da invitare, senza vincolarle (e essere vincolati) dalla tematica imposta e da seguire e da linee guida da dare. Racconta Bellini: “Non volevamo imporre un tema per ottenere delle opere che fossero illustrazioni. Cerchiamo di concentrarci sulla sezione delle personalità, per produrre un lavoro in massima libertà. Quando un’opera d’arte è tale, sfugge alle intenzioni dello stesso creatore. Ci sembrava una cosa inutile riproporre un’altra Biennale tematica. E’ una presa di posizione rischiosa. Tre, quattro giorni prima della Biennale non abbiamo visto nemmeno un lavoro, per cui poteva essere un disastro totale. Abbiamo notato che coinvolgendo gli artisti direttamente, seguendoli nell’iter di progettazione e gestazione, i risultati sono stati senza dubbio più autentici. Abbiamo lavorato e lavoreremo a stretto contatto con gli artisti. Ritengo che lavorare con loro non sia semplicemente produrre un lavoro dando loro dei fondi, bensì accompagnarli nel processo di ricerca, produzione e realizzazione dell’opera. Con nostra grande sorpresa, la qualità media dei lavori della scorsa Biennale è stata impressionante. Questo ci ha dato moltissima soddisfazione. Per questo motivo l’edizione del 2014 della Biennale ha impollinato una serie di altre Biennali. Molti lavori prodotti da noi hanno viaggiato in tutto il mondo, dai festival del cinema a varie Biennali, da importanti musei a Istituzioni d’arte internazionali. Ad esempio, ‘Happy Birthday!!!’ di Ed Atkins, è stato presentato al New Museum di NY e ad altre importanti luoghi.. (…) Con Caroline Bourgeois è nata l’idea di mostrare una parte di questi lavori al Teatrino di Palazzo Grassi. Spero che sia l’inizio di una solida collaborazione. L’idea infatti è quella di creare un network internazionale, per produrre nuove opere e mostrarle in più luoghi possibili” .
La selezione ospitata al Teatrino presenta delle vere e proprie chicche. Dal citato ‘Happy Birthday!!!’ di Ed Atkins, al capolavoro di Arvo Leo “Fish PLane, Heart Clock” (dedicato a Pudlo Pudlat, cacciatore di inuit divenuto artista) alla pseudo sitcom “Fort Buchanan” di Benjamin Crotty ecc.
Sempre nella mattinata di ieri, e? stato proiettato il film “Se?ance” dell’artista ravennate Yuri Ancarani. Si tratta della registrazione della conversazione tra la psicologa e medium Alba?nia Tommassini e l’architetto e designer Carlo Mollino, seduti, l’una visibile e l’altro invisibile, alla tavola di Casa Mollino, meticolosamente apparecchiata da Fulvio Ferrari, custode della dimora. Profonde testimonianze e rivelazioni inedite di una mente geniale – “per chi crede” (come dice Ancarani) – o eccezionale capacita? narrativa di una personalita? fantasiosa – “per chi non crede” – e? comunque un confronto tra due persone (in corpi diversi o in uno solo), e, come tale, colmo di tutta la ricchezza del dialogo. Il fraseggio, talora quasi condotto in sordina, e? quello di un’anima – ripeto, reale o figurata a discrezione dello spettatore – non piu? pungolata dalla morte, ma oblativa, incapace di lesinare tratti di se?.
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Ha collaborato Marco Arrigoni

Ed Atkins, Happy Birthday!!! – Biennale of Moving Images (BIM), Centre D’Art Contemporain Geneve 2014