#ArtissimaLive | La parola ai galleristi | 1° parte

Cosa pensano i galleristi della nuova direzione di Ilaria Bonacossa? Come sono andate le vendite? La presenza di collezionisti internazionali? Una selezione di galleristi raccontano...
6 Novembre 2017

La prima domandaa bruciapelo che abbiamo posto a una selezione di galleristi della Main Section e alcuni di altre sezioni, è stata quella in merito alla nuova direzione di Ilaria Bonacossa. Le opinioni sono abbastanza omogenee nel sottolineare la continuità con le edizioni precedenti di Artissima. La direttrice non ha stravolto la “rotta” delle scorse edizioni. E’ stato molto apprezzato il progetto Deposito d’arte italiana presente di Vittoria Martini (forse per l’altissima presenza di artisti italiani, formula che accontenta un po’ tutti o, per la soluzione espositiva originale) e la sezione Disegni, curata da curata da Luís Silva e João Mourão, dedicata al disegno.
Risposta quasi corale nell’evidenziare la presenza di pubblico e collezionisti per lo più italiani. Molto interesse per artisti giovani, rispetto a quelli più affermati.
In merito alle vendite, per quasi tutte positive, anche se Artissima ha da sempre la fama di fiera votata alla ricerca più che al successo di vendite. Trend che sta probabilmente cambiando.
Seguono le brevi interviste con i galleristi raccolte da Federica Arra e Margherita Regis.
Galleria Astuni – Bologna; Galleria Peola – Torino; Magazzino – Roma; Francesca Minini + Massimo Minini, Brescia, Milano; Alfonso Artiaco – Napoli; Mazzoleni – Torino, Londra; Cardelli & Fontana – Sarzana; Galleria Clima – Milano; Acappella – Napoli; PlacentiaArte – Piacenza; Car drde – Bologna

Main Section

Galleria Astuni – Bologna
Enrico Astuni –

– Cosa pensi della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Bravissima, la fiera è migliorata ha alzato il livello nonostante fosse già un ottimo evento.
– Avete notato la presenza di un pubblico internazionale?
Secondo me è il pubblico più bello d’Itala, in confronto con le altre Fiere. Arte fiera ha perso ‘grinta’, i curatori non stanno facendo un lavoro aprezzabile. Artissimaè decisamente più internazionale, c’è più sperimentazione. Non so quale sia più “bella” tra Miart e Artissima, sono diverse diverse.
– Per quanto riguarda il collezionismo, avete notato se la maggioranza è italiana o straniera?
Più collezionisti italiani qualcuno anche straniero.
– I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Gli artisti storicizzati sono quelli che sono esposti nel mio spazio e sono riconosciuti e apprezzati.
– A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante?
Non so rispondere perché non l’ho ancora girata bene, ma la fiera nel suo complesso è già di altissimo livello.
– In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Soddisfatto delle vendite, sono migliorate anche per la situazione economica che sta migliorando, le persone hanno più voglia di spendere.

Galleria Peola – Torino
Alberto Peola –

– Cosa pensi della nuova direzione di Ilaria Bonacossa? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
Ha continuato la traccia lasciata nei cinque anni precedenti dalla direttrice Sarah Cosulich. Con importanti innovazioni, come la mostra Deposito e la sezione disegni. Trovo che sia positivo l’aver ripensato il percorso della fiera. E’ più semplice e più facilmente percorribile. Il primo giorno ho notato un’energia superiore all’anno passato.
– Avete notato la presenza di un pubblico internazionale?
Pubblico prevalentemente italiano, ma si può notare anche la presenza di pubblico straniero.
– Per quanto riguarda il collezionismo, avete notato se la maggioranza è italiana o straniera?
Molti collezionisti, soprattutto italiani, ma anche stranieri. Devo sottolineare che molti sono stati interessati e le vendite si sono concretizzate.
– I collezionisti sono indirizzati maggiormente a opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Noi abbiamo esposto giovani artisti e l’interesse che abbiamo ricevuto come galleria suggerisce quindi un apprezzamento di questa categoria. I più affermati, di respiro internazionale, sono: Martin Creed ed Emily Jacir, ma esponiamo anche artisti italiani, che hanno suscitato interesse.
– A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante?
Ilaria Bonacossa ha ereditato la buona organizzazione della direttrice precedente, cioè la divisione in sezioni. Ha eliminato la sezione performance che non aveva molto successo, era un progetto difficile da seguire. La vera e propria novità è la sezione Disegni e mi sembra un’ottima idea; si rivolge a un collezionismo meno danaroso, ed è un modo per avvicinare persone che di fronte a cifre importanti hanno difficoltà.
– In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Vendite buone. La cosa positiva è che abbiamo allargato la nostra rete di contatti, almeno per ora. Guardando gli anni passati, soprattutto l’anno precedente, già il secondo giorno abbiamo avuto ottimi riscontri, non so se sia per via delle opere che abbiamo proposto.
– A che altre fiere ha partecipato?
Ho appena partecipato ad Artverona, e farò domanda per Miart a cui non ho mai partecipato.

Alberto Peola - Torino Artissima 2017 - Foto Silvia Mangosio / ATPdiary

Alberto Peola – Torino Artissima 2017 – Foto Silvia Mangosio / ATPdiary

Magazzino – Roma
Gabriele Gaspari —

– Cosa pensi della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Non ho visto elementi di rottura con la gestione precedente. Ha bisogno di più tempo per dare un’ identità ben precisa alla fiera.
–  Avete notato la presenza di un pubblico internazionale?
Pubblico Italiano
– Per quanto riguarda il collezionismo,  avete notato se la maggioranza è italiana o straniera?
Collezionisti Italiani.
I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Presentazione solo di un artista italiano 40enne; richiesta monografica.
– A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
Deposito mi sembra un esperimento abbastanza riuscito.
– In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Le vendite sono sempre stato un punto debole di Artissima. Abbiamo lavorato, ma con collezionisti che già seguivano la galleria, dunque non era necessario incontrarci qui. Ma è la tendenza già da tempo della fiera.

Francesca Minini + Massimo Minini
Francesca Minini —

– Cosa pensi della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Si intravede qualche novità. Bella fiera mantiene posizioni. Non direi che abbia stravolto l’indirizzo degli anni precedenti. I risultati si vedranno tra qualche anno. Per ora direi bene, l’edizione è molto simile alle precedenti a parte qualche cambiamento.
– Avete notato la presenza di un pubblico internazionale?
Italiano per la maggior parte.
– Per quanto riguarda il collezionismo, avete notato se la maggioranza è italiana o straniera?
Qualche straniero, ma sono comunque sempre pochi rispetto a quelli che si vedono nelle istituzioni torinesi… ci si chiede dove sono finiti e non sono arrivati fino qua. C’è un programma molto intenso anche di pubblicità sui social, dunque è facile distrarsi. Abbiamo venduto a dei collezionisti Olandesi, ma prevalentemente a italiani che comunque sono storicamente dei collezionisti.
– I collezionisti sono indirizzati maggiormente a opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Noi esponiamo opere di artisti giovani e abbiamo avuto un buon riscontro.
– A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
Disegni è una buona idea
– In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Vendite positive

Galleria Alfonso Artiaco – Napoli
Alfonso Artiaco —

– Cosa pensa della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
La Fiera continua a tenere un solco interessante, anche se si è troppo ampliata. Nonostante ciò, continua ad esserci un’ ottima qualità di espositori.
– Avete notato la presenza di un pubblico internazionale?
Più torinese e un po’ internazionale
-Per quanto riguarda il collezionismo,  avete notato se la maggioranza è italiana o straniera?
Qualche straniero sì, con il mio stand ho avuto un interesse da parte del collezionismo internazionale. E alcuni collezionisti italiani.
– A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
Manca un po’ di energia nella fiera, questo è anche quello che ho sentito da più parti. Non penso però sia colpa della neo direttrice. È forse dovuto a una scelta strategica differente. Artissima è una forte fiera italiana, con una forte presenza internazionale, che però non deve essere ulteriormente ampliata. Deposito è sicuramente il progetto più interessante.
– In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Sono reduce da una stagione positiva, sono stato alla fiera di Hong Kong, Basilea e Parigi, che sono andate bene oltre ogni previsione. Torino invece, ma forse perché dispersiva, ha un mercato che risente della congiuntura economica del paese, che però si è ulteriormente accentuato per la dilatazione della fiera.

Alfonso Artiaco - Napoli - Foto Silvia Mangosio / ATPdiary

Alfonso Artiaco – Napoli – Foto Silvia Mangosio / ATPdiary

Mazzoleni – Torino, Londra
Jose Graci —

– Cosa pensa della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Fiera molto interessante, spunti diversi riguardo alla scorsa edizione, sicuramente essendo il primo anno c’è stato un passaggio graduale. Il prossimo anno magari ci sarà qualcosa di ancora diverso.
– Avete notato la presenza di un pubblico internazionale?
Pubblico un po’ più internazionale rispetto allo scorso anno.
– Per quanto riguarda il collezionismo,  avete notato se la maggioranza è italiana o straniera?
Sia torinesi, tanti italiani e anche internazionali. Ho notato che molti erano nuovi, mentre altri erano già conosciuti.
– I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Quest’anno noi ci siamo mossi in modo diverso, abbiamo portato sia un artista giovane Shigeru Saito, sia uno storicizzato Paolo Cotani. Interesse altissimo per entrambi, lo scultore giapponese, è piaciuto tantissimo, con nostra sorpresa.
– A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
Il Piper la trovo una cosa interessante, diversa dalle sezioni.
– In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Siamo contenti, è stato positivo: tante persone sono passate in galleria perché ci hanno visto in fiera o, viceversa, sono venute in fiera perché avevano visitato la galleria.

Cardelli & Fontana – Sarzana
Massimo Biava –

– Cosa pensi della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Purtoppo non ho ancora potuto visitarla bene…
–  Avete notato la presenza di un pubblico internazionale?
Non mi sembra un pubblico così internazionale ma in linea con lo scorso anno quindi perlopiù italiano. Forse è aumentato il numero di visitatori però.
– Per quanto riguarda il collezionismo,  avete notato se la maggioranza è italiana o straniera?
La maggior parte italiani. Spesso questo dipende dalle opere, dalla direzione, dalle scelte organizzative che si propongono, quindi da noi.
– I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Ho solo artisti giovani in questo caso. La pittura ha riscosso grande successo quest’anno.
– A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
Disegni, che non ho ancora visitato bene ma mi sembra un buon passo in quanto novità.
– In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Bene.

Cardelli Fontana - Sarzana Artissima 2017 - Foto Silvia Mangosio / ATPdiary

Cardelli Fontana – Sarzana Artissima 2017 – Foto Silvia Mangosio / ATPdiary

New Entries

Clima Gallery – Milano
Francesco Lecci –

– Cosa pensi della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Non male, forse ci sono più gallerie Italiane… Meno gallerie straniere di quelle che ho visto negli altri anni. Però penso sia una cosa positiva. Ho notato molte gallerie che espongono esclusivamente o alcuni Italiani tra alcuni di provenienza straniera. Non dico che debbano solo essercene di Italiani, ma visto che c’è stato un trend completamente opposto per molto tempo, credo sia positivo.
– Avete notato la presenza di un pubblico internazionale?
Pubblico prevalentemente italiano, ma non solo. Comunque 70% – 80% italiano. Riscontriamo già molta attenzione, bisogna capire come si concretizzerà.
– Per quanto riguarda il collezionismo, avete notato se la maggioranza è italiana o straniera?
Collezionismo più italiano, ma è un trend delle fiere Italiane in generale. Le vendite, a differenza delle fiere straniere, sono molto più mediate: non accade il “visto, piaciuto, comprato”.
– I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Presento quattro artisti, una italiana Cleo Fariselli con delle sculture, Dana Lok, Kate Levant più solida nel curriculum, e un video di Will Stewart ex matematico. Interesse per gli artisti giovani, soprattutto per l’artista Italiano, forse per come si presenta il lavoro singolo.
– A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
Non ho visto ancora nulla non saprei dirti. Ho molto interesse per il Deposito che spero riuscirò a vedere.

Galleria Acappella – Napoli
Corrado Folinea –

– Cosa pensi della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Il motivo per il quale ho partecipato per la prima volta a questa fiera, direzione che mi sembra dinamica, attenta
–  Avete notato la presenza di un pubblico internazionale?
Non proprio internazionale il pubblico, abbastanza popolare, gente da ogni parte d’italia.
– Per quanto riguarda il collezionismo,  avete notato se la maggioranza è italiana o straniera?
Collezionisti anche stranieri, dalla Francia per esempio.
– I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Né l’uno né l’altro. Siamo nella sezione New entries della fiera; abbiamo portato Daniel Davies, uno degli artisti più giovani con cui abbiamo lavorato, poi ho artisti più affermati come Hella Gerlach, un’artista tedesca più istituzionale. Pennacchio Argentato invece sono un duo di artisti noto in Italia e all’estero; partecipa al Deposito d’Arte Italiana Presente.
– A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
Il Deposito d’Arte Italiana Presente per la sua conformazione simile ad una mostra
– In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Tanta attenzione ma mi aspettavo qualcosa in più.

Acappella, Napoli - Artissima 2017 - Foto Silvia Mangosio / ATPdiary

Acappella, Napoli – Artissima 2017 – Foto Silvia Mangosio / ATPdiary

Placentia Arte – Piacenza
Marta Barbieri e Michele Cristella –

– Cosa pensi della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Molto positiva dal mio punto di vista perché ha dato ai giovani emergenti italiani; uno spazio più ampio rispetto a edizioni precedenti; anche la sezione dei Disegni ha un valore importante
–  Avete notato la presenza di un pubblico internazionale?
Noi siamo una giovane galleria italiana, vista dalla nostra prospettiva abbiamo notato che c’è un pubblico molto attento anche se prevalentemente italiano.
– I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Mi sembra un’attenzione simile.
– A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
Il Deposito d’Arte Italiana Presente è un’ idea molto bella, è una cosa nuova, collaterale e ha un format originale.
– In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Non diciamo niente perché è ancora presto…

 Main Section – Dialogue

Car drde – Bologna
Davide Rosi Degli Esposti –

– Cosa pensi della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Credo che stia funzionando, che ci sia un’apertura anche al nuovo collezionismo. Nuove realtà si sono affacciate alla fiera. Mi sembra positivo come approccio nell’aprire anche a un nuovo pubblico e a nuove gallerie.
–  Avete notato la presenza di un pubblico internazionale?
Pubblico italiano in maggioranza, rimane però una fiera internazionale
– Per quanto riguarda il collezionismo,  avete notato se la maggioranza è italiana o straniera?
Noi stiamo lavorando con collezionisti italiani che già conosciamo, sono passati diversi collezionisti italiani o europei principalmente.
– A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
Le sezioni sono ben definite e funzionano sempre molto bene ad Artissima. La sezione Dialogue, della quale faccio parte, andrebbe secondo me però curata meglio, magari con un’attenzione curatoriale esterna e con uno spazio proprio perché molta gente non se ne accorge in quanto inserita nella Main Section.
– In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Siamo in gara, ci stiamo lavorando.

CAR drde - Bologna -Artissima 2017 - Foto Silvia Mangosio / ATPdiary

CAR drde – Bologna -Artissima 2017 – Foto Silvia Mangosio / ATPdiary

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