#ArtissimaLive | La parola ai galleristi | 3° parte

Norma Mangione, Torino; Monica De Cardenas, Milano, Zuoz, Lugano; LAVERONICA, Modica; Luce Gallery, Torino; Massimodeluca, Mestre; T293, Roma; Thomas Brambilla, Brescia; Victoria Miro, Londra, Venezia; ChertLüdde, Berlino; Rodeo, London; Balice Hertling, Parigi; Gregor Podnar, Berlino
9 Novembre 2017

Seconda mandata di interviste a una selezione di gallerie presenti all’ultima edizione di Artissima. Cosa pensano i galleristi della nuova direzione di Ilaria Bonacossa? Come sono andate le vendite? Erano presenti collezionisti internazionali? I galleristi raccontano…
Le brevi interviste sono state raccolte da Federica Arra e Margherita Regis.

Norma Mangione, Torino; Monica De Cardenas, Milano, Zuoz, Lugano; LAVERONICA, Modica; Luce Gallery, Torino; Massimodeluca, Mestre;  T293, Roma; Thomas Brambilla, Brescia; Victoria Miro, Londra, Venezia; ChertLüdde, Berlino; Rodeo, London; Balice Hertling, Parigi;  Gregor Podnar, Berlino

Norma Mangione, Torino
Norma Mangione (Direttore) —

Cosa pensa della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Bella, un’ edizione piena di energia che sembra stia piacendo alla gente.
Ha notato la presenza di un pubblico internazionale? Per quanto riguarda il collezionismo, ha notato se la maggioranza è italiana o straniera? 

Pubblico prevalentemente italiano e mi sembra normale. Per quanto ci riguarda, i collezionisti sono stati italiano in maggior numero e qualche svizzero.
I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Se vogliamo fare una statistica all’interno del nostro stand abbiamo cinque artisti, la maggioranza ci chiede però di Francesco Barocco e Salvo quindi sia un giovane artista e uno storico
A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti? 
Back to the future è sempre la sezione più stimolante
In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Per adesso così così, speriamo meglio

Monica De Cardenas – Milano
Filippo Percassi (direttore) –

Cosa pensa della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Credo che Ilaria Bonacossa abbia fatto un lavoro intelligente nel cercare di dare un elemento di novità alla fiera con la sezione Disegni anche per avvicinare i collezionisti a un supporto come la carta che non è sempre considerato in Italia. Ilaria è una persona che è radicata a Torino per vari motivi sia familiari che di esperienze precedenti di lavoro e questo ha influito nella costruzione di un network con la città che è una cosa fondamentale.
Ha notato la presenza di un pubblico internazionale?
Non ho mai trovato un pubblico così internazionale negli ultimi dieci anni e questo è merito del lavoro fatto nelle precedenti edizioni. Quello che lamentiamo è che queste fiere “medie” (non siamo a Parigi o a Londra o a Basilea) fatichino a creare una consuetudine con un pubblico internazionale che torni ogni anno
Per quanto riguarda il collezionismo, ha notato se la maggioranza è italiana o straniera?
Non si riesce a creare un’abitudine con collezionisti stranieri, spesso vengono un anno e non tornano. Questo capita anche con le gallerie straniere. I collezionisti hanno le caratteristiche del “torinese” per cui sono difficili; io non ho venduto ad alcun torinese per esempio. Bisognerebbe cercare di dare una mossa alla città. Ho trovato strana la dimensione di autocelebrazione della città, esempio su tutti le OGR, inaugurate l’altro giorno. Presentano opere della collezione della Cassa di Risparmio di Torino, oppure il Castello di Rivoli che presenta Gilberto Zorio. Insomma una città che alla lunga crea un’atmosfera stagnante. Non è sicuramente una questione di direttore ma a Milano, che fino a qualche edizione fa per quanto riguarda Miart, si può dire fosse sprovvista di direzione ho notato nelle ultimissime edizioni più dinamismo e interazione da parte di collezionisti sconosciuti. Torino è più ingessata, se non ti conoscono da almeno tre generazioni non ti rivolgono nemmeno la parola; un atteggiamento simile lo riscontro a Parigi però. Tutte le volte che abbiamo partecipato a Fiac non abbiamo mai venduto a un francese perché i parigini comprano artisti francesi nella galleria parigina. Servirebbe maggiore internazionalizzazione.
I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Da qualche anno abbiamo deciso di creare allestimenti orientati verso artisti giovani. Le fiere stanno aumentando e bisogna prendere una linea per differenziarsi dalle altre. Le fiere di questa dimensione come Milano e Torino hanno come vantaggio il minore prezzo di partecipazione quindi di permettere – rispetto Basilea, Fiac, Honk Kong e Frieze – alle gallerie di portare artisti più giovani. Ho lavorato bene con artisti situati in una fascia compresa tra 5.000 – 10.000 euro. Il target è più basso rispetto a fiere internazionali. Se hai l’artista con il nome che interessa in questo momento e quindi lo vendi altrimenti devi puntare su una fascia di prezzo più contenuto
A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
Non ho avuto molto tempo per visitare bene la fiera. Ci sono troppe sezioni e troppe gallerie. Non c’è un bacino d’utenza adatto per soddisfare un numero così alto di espositori di arte contemporanea. La fiera ha un numero di gallerie simile a Basilea, ma il pubblico che c’è qui non è lo stesso. Toglierei la parte di moderno.
In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Abbastanza bene, sono soddisfatto. Esponevo anche Marisa Merz ma sapevo che non l’avrei venduta a Torino. Ho venduto opere a collezionisti che già conoscevo perché avevamo preso appuntamenti in fiera. Pochi contatti nuovi, anche se non vendo a nuovi collezionisti vorrei almeno conoscerne di nuovi.

Artissima 2017 - Monica De Cardenas, Milano, Zuoz, Lugano - Photo Silvia Mangosio / ATPdiary

Artissima 2017 – Monica De Cardenas, Milano, Zuoz, Lugano – Photo Silvia Mangosio / ATPdiary

LAVERONICA – Modica (RG)
Corrado Gugliotta (fondatore)–

Cosa pensa della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Noi siamo molto contenti, è stata per noi un’edizione eccellente, abbiamo consolidato una presenza di sette anni. Ilaria Bonacossa è sembrata una persona molto concreta.
Ha notato la presenza di un pubblico internazionale? Per quanto riguarda il collezionismo, ha notato se la maggioranza è italiana o straniera? 

Abbiamo notato la presenza di un pubblico interessante e interessato, in maggioranza italiani con qualche straniero. Noi abbiamo venduto anche a stranieri, ma più italiani.
I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Dipende molto dall’insieme delle gallerie che espongono insieme e che modificano la percezione del collezionista.
A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti? 
La sezione Disegni, ho visitato poco la fiera però.
In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Non ci possiamo lamentare

Luce Gallery – Torino
Nikola Cernetic (direttore) –

Cosa pensa della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Secondo me ottima, ha portato qualche novità. L’affluenza del pubblico è stata superiore rispetto all’anno scorso in particolare il primo giorno inaugurale. Sembra una direzione più frizzante
Ha notato la presenza di un pubblico internazionale? I Collezionisti?
Prevalentemente italiano. I colezinisti erano provenienti, per lo più dal Nord Italia.
I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Io tratto solo artisti giovani quindi posso dirle dei commenti che ho sentito in fiera e sembra che artisti con prezzi più alti siano più difficili da vendere
A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
La sezione Disegni
In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
In linea con l’anno scorso.

Artissima 2017 - Luce Gallery, Torino - Photo Silvia Mangosio / ATPdiary

Artissima 2017 – Luce Gallery, Torino – Photo Silvia Mangosio / ATPdiary

MASSIMODELUCA – Mestre (VE)
Marina Bastianello (direttrice) –

Cosa pensa della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Una buona edizione, mi sono trovata bene, ho avuto vari visite e interesse per lo stand e ho anche concluso delle vendite.
Ha notato la presenza di un pubblico internazionale? I collezionisti?
Maggioranza di pubblico e collezionisti italiani.
I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Il pubblico si sta avvicinando sempre più all’arte giovane.
A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
Non ho avuto modo di vedere per mancanza di tempo e tanta affluenza.
In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Molto bene.

T293 – Roma
Vittorio Visciano (direttore) –

Cosa pensa della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Molto bene, ottima organizzazione
Ha notato la presenza di un pubblico internazionale? I collezionisti?
Più pubblico e collezionisti italiani.
I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Devo dire che nel nostro caso c’è più interesse per i giovani.
A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
Disegni e Present Future.
In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Bene, leggermente meno di quello che ci aspettavamo.

Artissima 2017 - T293, Roma - carlier | gebauer, Berlino - Caroline Mesquita- Photo Silvia Mangosio / ATPdiary

Artissima 2017 – T293, Roma – carlier | gebauer, Berlino – Caroline Mesquita- Photo Silvia Mangosio / ATPdiary

Thomas Brambilla – Bergamo
Thomas Brambilla (Proprietario) –

Cosa pensa della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Penso che Ilaria abbia fatto il meglio che poteva fare considerata la situazione di un’Italia che ha quattro fiere ormai (con l’aggiunta di Verona); si è trovata a dover contrastare una dispersione di energie non indifferente
Ha notato la presenza di un pubblico internazionale? I collezionisti?
Sia italiano che straniero. Bisogna capire che target economico e culturale si vuole pescare, perché possono venire tanti stranieri ma a volte capita che per loro sia quasi una vacanza enogastronomica …
Per quanto riguarda i collezionisti, ad Artissima sono interessati ad un target medio-basso di prezzo.
A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
Lo stand della galleria Vistamare, con un bellissimo lavoro di Anselmo e poi lo stand di Persano, quindi la Main Section. Personalmente, nonostante i buoni progetti delle sezioni minori, tendo ad andare alla ricerca di capolavori.
In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Poteva andare meglio.

Gregor Podnar – Berlino
Gregor Podnar (owner) –

Cosa pensa della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
E’ gratificante che ci abbia coinvolto. Partecipo a questa fiera da 9 anni. Posso dire che c’è stato molto movimento. Penso che lei sia stata molto coraggiosa a fare determinate scelte di posizione. Penso che lei sia una buona figura in cui la fiera si possa identificare.
Ha notato la presenza di un pubblico internazionale? I collezionisti?
Forse quest’anno il pubblico era un po’ meno dinamico. In maggioranza c’erano collezionisti italiani. Non ci sono molti collezionisti disposti a comprare nell’immediato. Per le grandi vendite si temporeggia un po’ dopo varie discussioni . E’ una fiera che funziona come buona piattaforma per i giovani artisti.
I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Noi abbiamo portato due giovani artisti, tre di media carriera. I collezionisti sono interessati al prezzo contenuto, soprattutto in caso di vendite risolte al momento
In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Siamo soddisfatti ma speravamo di rendere altri nostri artisti più felici

Balice Hertling – Parigi
Jeremy Dessaint (gallery manager) –

Cosa pensa della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
L’organizzazione è buona però, personalmente, per la galleria è andata malissimo la fiera.
Ha notato la presenza di un pubblico internazionale? I collezionisti?
90% italiano, molti curatori stranieri, molti advisor, ma non sono passati da noi. I collezionisti con cui abbiamo avuto contatti sono italiani già conosciuti dalla nostra galleria; li avevamo incontrati a Parigi la scorsa settimana. Manca la generazione di collezionisti sui trenta anni, i giovani.
I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Gli artisti che abbiamo portato sono artisti francesi, Isabelle Cornaro, che è già seguita in Italia e ha collezionisti italiani; poi un artista cinese giovane, insomma artisti già conosciuti.
In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Non siamo soddisfatti per le vendite, non abbiamo venduto, non abbiamo ricevuto neanche una domanda di prezzo. Gli altri anni era andata bene, quest’anno non ha funzionato.

Artissima 2017 - Balice Hertling, Parigi - Photo Silvia Mangosio / ATPdiary

Artissima 2017 – Balice Hertling, Parigi – Photo Silvia Mangosio / ATPdiary

Rodeo – London
Katy Green (Director)

Cosa pensa della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Molto buona!
Ha notato la presenza di un pubblico internazionale? I collezionisti?
Si assolutamente, anche sudamericani e Inglesi oltre che italiani. Per i collezionsiti penso siano di varia provenienza. Ce ne sono sicuramente più italiani, come è normale che sia.
I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Noi abbiamo anche un artista degli anni 60, ma prevalentemente giovani. Penso che le persone che sono venute qui siano prevalentemente interessante a vedere i giovani artisti.
A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
Penso ci sia una buona rappresentanza di varie gallerie, alcune che non avevo visto prima con lavori interessanti, come del resto le grandi gallerie come Franco Noero, che sanno offrire il meglio. Noto che le piccole e le grandi gallerie hanno uno spazio di pari dimensioni e questa trovo sia una cosa davvero positiva.
In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Bene, noi di solito non parliamo delle vendite, ma in generale bene. Non siamo venuti con alcun tipo di aspettativa, eravamo già stati qui nel 2010 con un solo di un artista nella sezione Present Future. Quest’anno siamo tornati nella Main Section; eravamo emozionati e curiosi di partecipare con un altro format.

ChertLüdde – Berlino
Jennifer Chert —

Cosa pensi della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Mi sembra ci sia una buona continuità rispetto agli altri anni, a parte la sezione Disegni che è la novità e penso stesse molto a cuore a Ilaria. Noi la conosciamo bene per via del suo lavoro come curatrice. Alla fine bisognerà guardare i numeri, ma mi sembra sia su una linea di continuità.
Avete notato la presenza di un pubblico internazionale? I collezionisti?
Prevalentemente Europeo. Lo stesso per il collezionismo: europeo. E’ mancato quello americano.
I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Noi portiamo opere di artisti giovani, che già avevamo mostrato a questa fiera, sono sempre apprezzati.
A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
Back to the Future penso sia molto valida.
In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Abbiamo riscontrato un buon successo. E’ accaduto quello che ci aspettavamo con poche eccezioni, ma dopo dieci anni che si fa una fiera è difficile fare nuovi contatti, è piuttosto una sorta di continuità anche in questo caso.

Victoria Miro – Londra, Venezia

Cosa pensi della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
L’ho conosciuta solo recentemente, ha fatto davvero un buon lavoro per avvicinarci alla fiera, ora abbiamo uno spazio anche a Venezia, e questo da anche più senso al fatto che siamo qui ad Artissima. Ha fatto davvero un buon lavoro per convincerci a venire.
Avete notato la presenza di un pubblico internazionale? I collezionisti?
Un po’ di persone dalla Francia e da Bruxelles, ma in generale ho parlato più con Italiani.
I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Non posso parlare in generale. Noi abbiamo un gruppo di artisti contemporanei qui o comunque relativamente giovani: Chantal Joffe, Jules de Balincourt, Varda Caivano, e tutti sono stati presenti in mostre qui in italia. Abbiamo visto sicuramente interesse per questi lavori.
In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
È stata una buona fiera, siamo riusciti a ottenere nuovi contatti, locali e internazionali.

Artissima 2017 - Balice Hertling, Parigi - Photo Silvia Mangosio / ATPdiaryJPG

Artissima 2017 – Victoria Mirò Venice, London- Photo Silvia Mangosio / ATPdiaryJPG

Theme developed by TouchSize - Premium WordPress Themes and Websites