#ArtissimaLive | La parola ai galleristi | 2° parte

Galleria Continua, San Giminiano, Beijing, Boissy-le-Châtel, Havana; Sprovieri, London; Galleria Raffaella Cortese, Milano; Vistamare, Pescara; SpazioA, Pistoia; P420, Bologna; Monitor, Roma-Lisbona; Galleria Tucci Russo, Torre Pellice (TO); Lorcan O’Neill, Roma
7 Novembre 2017

Seconda mandata di interviste ad una selezione di gallerie presenti all’ultima edizione di Artissima, fiera d’arte contemporanea che ha chiuso i battenti domenica scorsa. Cosa pensano i galleristi della nuova direzione di Ilaria Bonacossa? Come sono andate le vendite? Erano presenti collezionisti internazionali? Una selezione di galleristi raccontano…
Le brevi interviste sono state raccolte da Federica Arra e Margherita Regis.

Galleria Continua, San Giminiano, Beijing, Boissy-le-Châtel, Havana; Sprovieri, London; Galleria Raffaella Cortese, Milano; Vistamare, Pescara; SpazioA, Pistoia; P420, Bologna; Monitor, Roma-Lisbona; Galleria Tucci Russo, Torre Pellice (TO); Lorcan O’Neill, Roma

Main Section

Galleria Continua – San Giminiano, Beijing, Boissy-le-Châtel, Havana
Mario Cristiani (direttore con Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo) 

Cosa pensa della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Per quello che ho visto c’è una buona energia, una continuità con le linee già tracciate precedentemente e qualche cambiamento. Rispetto alle altre fiere, Artissima non è una copia di Basilea in piccolo. Qui c’è un’attenzione a un altro tipo di pubblico, di collezionismo e gallerie. E’ evidente una linea diversa.
Avete notato la presenza di un pubblico internazionale? 
Qui ritrovo chi segue il nostro lavoro, anche nuove persone. Gli italiani si sono un po’ risvegliati.
Per quanto riguarda il collezionismo,  avete notato se la maggioranza è italiana o straniera?
Abbiamo incontrato degli stranieri, però mi hanno colpito soprattutto gli Italiani che da un po’ di anni non si facevano avanti.
I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
La tendenza è andare sul sicuro con artisti storicizzati, nonostante questa fiera sia indirizzata su artisti giovani e quindi ci sia un margine di attenzione più alto rispetto ad altre fiere.
A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti? 
Non saprei dire, non ho avuto tempo
In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Bene direi, più delle aspettative, insomma non esageratamente. Per i collezionisti Italiani ho notato che hanno mostrato dell’interesse, sarà per via della ripresa.

Sprovieri – London
Carolina Esposito (Sales Manager )

Cosa pensa della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Siamo molto soddisfatti per la nuova direzione di Artissima, notiamo una scelta più curatoriale piuttosto che commerciale all’interno degli stand. Anche per la scelta degli artisti che sono molto più internazionali rispetto al passato.
Avete notato la presenza di un pubblico internazionale?
Nonostante siamo una galleria italiana che opera a Londra, abbiamo incontrato anche collezionisti canadesi, francesi e americani.
I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Noi abbiamo sia artisti giovani sia storicizzati e possiamo dire di aver avuto un interesse per entrambe le categorie.
A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti? 
Abbiamo trovato molto interessante la main section
In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Molto soddisfatti.

Sprovieri, Londra Artissima 2017 - Foto Silvia Mangosio / ATPdiary

Sprovieri, Londra Artissima 2017 – Foto Silvia Mangosio / ATPdiary

Galleria Raffaella Cortese – Milano
 Raffaella Cortese (direttore) —

Cosa pensa della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Penso che sia una buona edizione di Artissima, bisogna forse lavorare sull’invito dei collezionisti. Bisogna invitare collezionisti più giovani, soprattutto stranieri per aiutare il ricambio generazionale.
Avete notato la presenza di un pubblico internazionale?
Pubblico è prevalentemente Italiano
Per quanto riguarda il collezionismo,  avete notato se la maggioranza è italiana o straniera?

Sia italiani che internazionali, ma si può migliorare. Bisogna pensare al futuro, aiutare i giovani a comprare, noi come galleria stiamo cercando con piccoli sforzi di andare incontro ai più giovani e una fiera può aiutare in questa missione. Ripeto, bisogna invogliare i giovani che abbiano già una buona propensione all’arte.
I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Abbiamo ricevuto un generico consenso, noi in galleria abbiamo sia artisti emergenti sia storicizzati e anche qui abbiamo portato una rappresentanza di entrambe le categorie.
A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
Amo molto la main section, è un fatto molto personale. Io sono un po’ stanca delle varie sezioni, vivo un momento in cui amo presentare il lavoro nella sua interezza, nonostante io abbia partecipato, con piacere, anche ad altre sezioni negli anni passati.
Quest’anno ho avuto piacere di fare uno stand con i miei artisti, anche con una parte dedicata al video. Noi abbiamo da tanti anni artisti che fanno video arte e film e questa è stata un’occasione per portare qui delle rassegne.
In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Voi avete opere di video arte, è più difficile venderle?
Buone vendite. Per quanto riguarda anche le opere video, si vendono certo con più difficoltà, ma forse con più soddisfazione; diciamo che questo tipo di opere avvicina un collezionismo di una certa importanza. Il problema del mezzo è un falso problema, ci sono degli schermi molto belli oggi e bisogna lavorare un po’ su quello.

Vistamare – Pescara
Benedetta Spalletti (direttore) —

Cosa pensa della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Penso abbia dato una grinta ulteriore alla fiera, con un buon collezionismo e anche una buona qualità di progetti.
Avete notato la presenza di un pubblico internazionale?
All’inaugurazione ho notato un pubblico anche internazionale, ma essendo una fiera italiana è prevalentemente nazionale.
Per quanto riguarda il collezionismo, avete notato se la maggioranza è italiana o straniera?

Lo stesso per il collezionismo
I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Io tratto artisti prevalentemente artisti storicizzati, però quest’anno abbiamo una sezione a Disegni con un giovane artista e abbiamo avuto un buon riscontro, anche con qualche vendita.
A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
Back to the future è una sezione ben riuscita, interessante che presenta artisti difficili da vedere, che erano stati un po’ dimenticati.
In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
È andata bene, anche meglio di quello che ci aspettavamo.

Vistamare, Pescara - Artissima 2017 - Foto Silvia Mangosio / ATPdiary

Vistamare, Pescara – Artissima 2017 – Foto Silvia Mangosio / ATPdiary

SpazioA – Pistoia
Ariana Pacifico —

Cosa pensa della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Credo abbia fatto un buon lavoro, il livello generale della fiera mi sembra molto buono, anche per quanto riguarda la sezione nuova Disegni e, il progetto Deposito.
Avete notato la presenza di un pubblico internazionale? I collezionisti?
Abbiamo incontrato un po’ meno stranieri, gli italiani molti. Bisognerebbe forse lavorare per invitare più collezionisti stranieri. I collezionisti erano per lo più italiani.
I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?

Interessati ad artisti giovani, noi lavoriamo principalmente con loro.
A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti? 
Quest’anno c’è piaciuto principalmente Present Future, ci sono dei lavori interessanti.
In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Per noi positive, siamo contenti.

P420 – Bologna
Fabrizio Padovani (direttore con Alessandro Pasotti) —

Cosa pensa della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
La fiera un po’ è cambiata, la nuova direttrice ha dato la sua impronta, confermando l’alto livello e quindi il fatto che sia una fiera ben costruita e internazionale.
Avete notato la presenza di un pubblico internazionale? E i collezionisti?
Pubblico italiano buono anche internazionale. Questa è una fiera in cui si incontra il top del collezionismo italiano. C’è anche quello internazionali, ma in misura minore.
I collezionisti sono indirizzati maggiormente a opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Noi abbiamo entrambi e direi che sono stati apprezzati in pari misura.
A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
Secondo me la Main Section.
In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Molto bene.

P420, Bologna - Artissima 2017 - Foto Silvia Mangosio / ATPdiary

P420, Bologna – Artissima 2017 – Foto Silvia Mangosio / ATPdiary

Main section – Back to the future – Disegni
Monitor – Roma, Lisbona
Paola Capata (direttore) –

Cosa pensa della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Innanzitutto essendo io nel comitato da quattro anni ho avuto modo di seguire il passaggio di direzione con Ilaria e credo che abbia fatto un lavoro straordinario per la riconfigurazione della fiera conferendo a Back to the future un livello quasi museale. Le gallerie hanno lavorato sodo per fare delle presentazioni ottime. E’ notevole l’inserimento di Disegni come sezione fresca e curata da due persone molto attive, appunto i curatori della Kunsthalle Lissabon di Lisbona. Hanno fatto un’analisi veramente puntuale ed efficace di quello che è un panorama internazionale importante. Per quanto mi riguarda è un’ottima edizione che porta avanti il lavoro fatto in precedenza che era stato già ottimo.
Avete notato la presenza di un pubblico internazionale?
Tantissimi visitatori internazionali. Buon lavoro per quanto riguarda il vip program, per esempio le persone invitate dalla fiera. Ci sono tantissimi patrons che sono delle eccellenze; hanno fatto un lavoro molto professionale.
Per quanto riguarda il collezionismo,  avete notato se la maggioranza è italiana o straniera?
Le vendite sono andate ad americani, italiani, tedeschi, austriaci. Anche collezionisti nuovi. Stavamo effettuando la vendita ad un museo greco ma era già venduto e ci terremo in contatto. Privilegiamo la vendita a collezionisti italiani perchè abbiamo bisogno della reperibilità del materiale in occasione di mostre.
I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Beh nel caso di Nicola Samorì, artista “giovane” ma storicizzato dal punto di vista di artista italiano, che abbiamo portato in fiera. Abbiamo riscosso tanta attenzione da tutti e anche da parte di curatori e, nel caso di Nicola, anche dal punto di vista del mercato.
A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
Back to the future e Disegni, poi la riconfigurazione dell’allestimento, dell’architettura della fiera, di conseguenza la disposizione degli stand, insomma un lavoro di riconfigurazione dell’immagine. Nel caso delle sezioni che ho preferito, avendo partecipato a entrambe ho potuto vedere con i miei occhi la gestione che è stata buona.
In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Siamo contenti in tutti e tre gli stand. Nicola Samorì avendo fatto un solo è stato molto apprezzato

Main section – Back to the future
Galleria Tucci Russo – Torre Pellice (TO)
Elisabetta Di Grazia (fondatrice) –

Cosa pensa della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
A lavoro si aggiunge lavoro, la nuova direttrice ha continuato nel solco degli anni precedenti organizzando una fiera che mi sembra buona.
Ha notato la presenza di un pubblico internazionale?
Sì, maggioranza italiana per forza ma pubblico internazionale presente.
Per quanto riguarda il collezionismo, ha notato se la maggioranza è italiana o straniera?
Noi abbiamo degli ottimi contatti con collezionisti internazionali che sono venuti in fiera; come vendite però più italiani al momento attuale
I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Equilibrato, bilanciato. Spero siano interessati alla qualità e di potergliela offrire
A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
Sono tutte interessanti le sezioni perché diversificate e non entrano in concorrenza uno con l’altro. Back to the future, Disegni e il Deposito d’Arte Italiana Presente sono i tre punti che legano la fiera come orientamento
In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
Bene, e stiamo lavorando per arrivare al benissimo

Lorcan O’Neill – Roma
Laura Chiari (direttrice) —

Cosa pensa della nuova direzione di Ilaria Bonacossa?
Ho avuto poco tempo per visitare ma mi sembra che la fiera abbia una buona energia
Ha notato la presenza di un pubblico internazionale?
Il pubblico è prevalentemente italiano
Per quanto riguarda il collezionismo, ha notato se la maggioranza è italiana o straniera?
I collezionisti sono perlopiù italiani.
I collezionisti sono indirizzati maggiormente ad opere di ricerca di talenti emergenti o ad artisti già affermati?
Che cosa determina l’interesse non è la differenza tra giovane artista o artista più consolidato ma il prezzo contenuto dell’opera.
A suo parere, qual è la parte della fiera più interessante? Tra i vari progetti presentati dalla nuova direttrice, quali sono quelli più riusciti?
Le sezioni così identificate proseguono la tradizione delle precedenti edizioni e questa suddivisione per me è la cosa la più interessante.
In merito alle vendite, come sta andando in generale la fiera? Siete contenti o speravate in più interesse?
A proposito delle vendite, l’ho sempre considerata una fiera “lenta” che non porta a concludere subito. Però si creano interessanti conversazioni con curatori soprattutto, per futuri progetti.

Lorcan'o Neil - Roma - Artissima 2017 - Foto Silvia Mangosio / ATPdiary

Lorcan’o Neil – Roma – Artissima 2017 – Foto Silvia Mangosio / ATPdiary

Theme developed by TouchSize - Premium WordPress Themes and Websites