Artissima chiude i battenti con molte soddisfazioni

Artissima 2021 è all’insegna della spazialità, del dinamismo e della sperimentazione. Il meglio delle gallerie in mostra nella ventottesima e ultima edizione, forse, guidata da Ilaria Bonacossa.
9 Novembre 2021
Peres Project – Artissima 2021
Renata fabbri – Giovanni Kronenberg, Margherita Moscardini e Serena Vestrucci – Artissima 2021
Galerie Rolando Anselmi, Berlin | Rome works by Guglielmo Castelli, Ignacio Uriarte – ph Sebastiano Luciano – Artissima 2021

A pochi giorni dalla chiusura di Artissima i rumors sulla quinta e ultima edizione guidata da Ilaria Bonacossa non si sono fatti attendere, dunque l’attuale direttrice verrà o non verrà riconfermata in vista della prossima stagione? In cinque anni abbiamo assistito a tanti cambiamenti audaci e scelte innovative, e quest’ultimo non poteva essere da meno. Le aspettative sono state premiate, e decisamente il ritorno in presenza della fiera d’arte contemporanea più importante d’Italia è stato un ragguardevole successo.

La ventottesima edizione di Artissima ha messo d’accordo quasi tutti, a cominciare dalla sempre più versatile e solida location dell’OVAL Lingotto Fiere di Torino, all’interno del quale è emersa un’agile spazialità tra gli stand, e un forte impatto visivo e intuitivo lungo i corridoi perimetrali e interni della grande arena, dovuto anche all’assenza, almeno fisica, delle sezioni Present future, Back to the future e quella dedicata ai Disegni.

L’ampia visione d’insieme ha dato notevole rilevanza anche alla lettura percepita nei confronti delle singole gallerie in mostra, soprattutto durante le ore di maggiore affluenza, dunque una condizione museale e ideale per fruire al meglio la dimensione espositiva, installativa ed espressiva dell’intero circuito. Tra le proposte più interessanti, coraggiose, inedite e concrete possiamo citare determinate gallerie come: White Noise Gallery (esordiente, presenta il grande cancello barocco del giovane francese Nelson Pernisco), Gallleriapiu (l’allestimento dinamico con le opere di Gaia Fugazza, Concetto Pozzati e Invana Spinelli), Spazio A (con la divinità vegetale di Chiara Camoni), Vistamare studio (valeva il viaggio l’opera di Spalletti dietro lo stand), P420 (con le grandi mani di lana cucita su tela di Adelaide Cioni), LaVeronica (forte impronta politica e anticolonialista nel polittico di Daniela Ortiz), Clima (insolito ma efficace allestimento con i due versatili cofani da barbecue), Sprovieri London (ottimo allestimento senza pareti), Franco Noero (bilanciato e armonico stand con in mostra anche Lara Favaretto, Lothar Baumgarten e Gabriel Kuri), Spazio Veda (poetica e drammatica la scultura di Dominique White che si frantuma al suolo), Renata Fabbri (l’allestimento sfrutta ogni tipo di spazialità con le opere di Giovanni Kronenberg, Margherita Moscardini e Serena Vestrucci), Studio G7 (con il solo show di Daniela Comani che riscrive al femminile i titoli delle opere più importanti della storia della letteratura), Apalazzo (con i bellissimi ritratti di Larry Stanton), Peres Project (caratterizzato dalle ampie e colorate pitture di Donna Huanca e Melike Kara) e Rolando Anselmi (che presenta un nutrito stand con opere di Guglielmo Castelli, Arcangelo Sassolino, Sofia Silva, Gianni Caravaggio, Luca Vitone, Vincenzo Schillaci, tra gli altri).

White Noise – Nelson Pernisco – Artissima 2021
Studio G7 – Artissima 2021
SpazioA – Artissima 2021
Spazio VEDA – Artissima 2021
P420 @ Artissima, Torino, 2021, installation view – ph. @sebastianopelliondipersano
Gallleriapiù – Artworks on show by Gaia Fugazza, Ivana Spinelli and Concetto Pozzati – Ph Renato Ghiazza
Clima – Gianluca Concialdi and Valerio Nicolai – Artissima 2021
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