U30CINQUE, focus sulla giovane fotografia

U30CINQUE si rivela un palcoscenico sul quale giovanissimi recitanti danno voce a una pièce teatrale attuale dai toni e visioni audaci, ma consapevole di una tematica così complessa come quella delle rivoluzioni.
23 Maggio 2018
Spazio U30Cinque, Reggio Emilia 2018 - Allestimento

Spazio U30Cinque, Reggio Emilia 2018 – Allestimento

Tre capitoli di una storia di rivoluzioni, cambiamenti e lotte sono interpretati attraverso gli occhi di tredici giovani fotografi under 35 selezionati in seguito a una open call che ha visto più di 130 candidature. U30CINQUE è un progetto curato da Daniele De Luigi che si inserisce nell’ambito del Festival di Fotografia Europea 2018 e si articola in tre sezioni.

Otto artisti selezionati attraverso il bando Giovane Fotografia Italiana si sono confrontati con la tematica dell’immagine fotografica come forma di attivismo e hanno declinato le loro interpretazioni in totale libertà creativa. La prima sezione, Activism, è un’indagine territoriale nell’area delle Dolomiti realizzata da Marina Caneve, vincitrice del premio Giovane Fotografia Italiana #6, che cerca di misurare i rischi idrogeologici connessi a determinati luoghi di montagna.
Activism è anche un racconto sulla difficile armonia tra gli uomini di Alice Caracciolo e Cemre Yesil. È un lavoro d’archivio di Valeria Cerchi che indaga i rapimenti avvenuti nel territorio della Sardegna. Oppure un muro di fotografie che fa emergere memorie passate di abusi sessuali compiuti da membri della Chiesa, cicatrici mai ricucite che Tomaso Clavarino mette in dialogo. È un lavoro critico di Lorenza Demata che chiede agli spettatori una riflessione attenta sulla tematica del lavoro nel nostro contesto politico caratterizzato da migrazioni globali. Così come una ricerca sulle cause dell’estinzione di una particolare specie di tartaruga, di cui Carlo Lombardi mette in mostra le possibili soluzioni. E infine, è una riflessione di Zoe Paterniani sulle modalità di rappresentazione del potere e sulla contrapposizione tra immagine istituzionale e immagine elettorale, dove da un lato vi è storicizzazione e dall’altro consumo.

Spazio U30Cinque, Reggio Emilia 2018 - Allestimento - Alice Caracciolo e Cemre Yesil - Activism

Spazio U30Cinque, Reggio Emilia 2018 – Allestimento – Alice Caracciolo e Cemre Yesil – Activism

Spazio U30Cinque, Reggio Emilia 2018 - Allestimento - Lorenza Demata - Activism

Spazio U30Cinque, Reggio Emilia 2018 – Allestimento – Lorenza Demata – Activism

Spazio U30Cinque, Reggio Emilia 2018 - Allestimento - Marina Caneve - Activism

Spazio U30Cinque, Reggio Emilia 2018 – Allestimento – Marina Caneve – Activism

In una seconda parte del progetto U30 cinque – Mediterranea Youth Photo – Saggio sulla cecità – tre artisti hanno affrontato un luogo intriso di memorie e identità profonde: il mar Mediterraneo, crocevia di migrazioni, luogo che nell’immaginario collettivo è per lo più collegato al paesaggio, alla vacanza, alla bellezza sublime della natura, ma che è in realtà simbolo di numerose tragedie. Attraverso un sistema di luci al neon – nella serie In The Death of Tiresias dell’artista riminese Federica Landi – ci è negata la visione di volti di donne migranti respinte dalle città di Goro e Gorino. Ogni volto è come intrappolato tra due lastre opache, che assorbono la luce al neon posizionata all’interno di questa fessura. Sporgendoci da un lato la nostra visione è immediatamente accecata e l’unico modo di poter guardare i volti di queste donne è attraverso il loro riflesso, nell’opaca superficie opposta. Ciechi di fronte alla realtà che dobbiamo osservare attraverso un filtro, una mediazione.
Emeric Lhuisset riporta la vita quotidiana di alcuni amici rifugiati stampandoli attraverso la tecnica del cianotipo, che restituisce con omogenee sfumature le fotografie sviluppate, destinate a diventare monocromi blu con il passare del tempo. Immagini che scompaiono sotto il colore della bandiera dell’Europa.
Si parla invece di conflitti e tensioni tra le nazioni europee nel montaggio video di Ana Catarina Pinho che a un primo sguardo sembra una ripresa delle onde del mare, mentre l’osservazione attenta ci rivela un movimento contrastante, esse appartengono dunque a frammenti di mare diversi.

Spazio U30Cinque, Reggio Emilia 2018 - Allestimento - Ana Catarina Pinho - Saggio Sulla Cecità

Spazio U30Cinque, Reggio Emilia 2018 – Allestimento – Ana Catarina Pinho – Saggio Sulla Cecità

Capitolo conclusivo di questo racconto sulla giovane fotografia, sono le immagini del progetto Energia Potenziale di Calori&Maillard, duo artistico che ha indossato costumi eccentrici per rianimare luoghi di archeologia industriale abbandonati come le ex Officine Reggiane e il ponte di Calatrava. In seguito a un bando istituito dal Mibact, le due artiste hanno potuto lavorare sulla tematica della rigenerazione urbana. Vestite da grattacieli le due artiste hanno messo quindi in contrapposizione i simboli del potere economico con la fatiscenza dei luoghi in stato di abbandono, non più parte di un circuito di valore. Sopra alcune cornici sono posizionate delle pietre di Onice e una conchiglia, prime monete ai tempi del baratto. Muse inquietanti contemporanee che ci fanno riflettere sullo spaesamento di cui l’uomo stesso è artefice.

U30CINQUE si rivela – nella più ampia e articolata cornice della Festival di Fotografia Europea – un palcoscenico sul quale giovanissimi recitanti danno voce a una pièce teatrale attuale dai toni e visioni audaci, ma consapevole di una tematica così complessa come quella delle rivoluzioni.

U30CINQUE a cura di Daniele De Luigi

ACTIVISM – Palazzo Magnani
Marina Caneve, Alice Caracciolo e Cemre Yesil, Valeria Cherchi, Tomaso Clavarino, Lorenza Demata, Carlo Lombardi, Zoe Paterniani

Mediterranea Youth Photo – Spazio Spazio U30CINQUE
Saggio sulla cecità
Federica Landi, Emeric Lhuisset, Ana Catarina Pinho

Panorami Contemporanei e Luoghi in trasformazione – Spazio Spazio U30CINQUE
Residenze di Fotografia in Italia 2017
Energia Potenziale – Calori & Maillard

Le esposizioni sono realizzate con GAI – Associazione per il circuito dei Giovani Artisti Italiani, in collaborazione con prestigiose realtà internazionali come FetArt – Circulation(s), Festival de la Jeune Photographie Européenne di Parigi, Photoworks – Brighton Photo Biennial, BJCEM – Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, Festival Encontros da Imagem di Braga e la Fondazione Palazzo Magnani – Festival Fotografia Europea, con l’apporto di partner locali come STU Reggiane Spa e Istoreco per il progetto Energia Potenziale, e cofinanziate da Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, da Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale e da Anci.

Spazio U30Cinque, Reggio Emilia 2018 - Allestimento - Tomaso Clavarino - Activism

Spazio U30Cinque, Reggio Emilia 2018 – Allestimento – Tomaso Clavarino – Activismù

Spazio U30Cinque, Reggio Emilia 2018 - Allestimento - Valeria Cerchi - Activism

Spazio U30Cinque, Reggio Emilia 2018 – Allestimento – Valeria Cerchi – Activism

Spazio U30Cinque, Reggio Emilia 2018 - Allestimento - Calori & Mailard - Energia Potenziale

Spazio U30Cinque, Reggio Emilia 2018 – Allestimento – Calori & Mailard – Energia Potenziale

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