Trey Abdella, In the Neighborhood | T293, Roma

Abdella fa di queste scene uno still la cui inquadratura viene dal passato e, allo stesso tempo, il luogo per stravolgimenti teatrali, a volte persino mostruosi nella loro estrema caratterizzazione iperrealista.
5 Giugno 2021
Trey Abdella, in the Neighborhood, exhibition view at T293, Rome, 8 May – 11 June 2021 Photo by Daniele Molajoli
Unmasked, 2021 acrilico, resina, strass su tela sagomata (182.88 × 198.12 cm) – Photo Luis Corzo

Di quanti passaggi fondamentali è fatta la delicata – a tratti dolorosa e traumatica – fase della crescita? Di quanti punti di svolta, anche divertenti, si compone questo momento di passaggio? Probabilmente si caratterizza anche per momenti che non si raccontano, ma che appartengono a molti, che si accolgono con quel sentimento del contrario pirandelliano che porta a riflettere davanti a un accadimento, cogliendone anche la spiacevolezza. “Ciò che nella vita infastidisce, nell’immagine si gusta volentieri”: con questa espressione di Wolfang von Goethe si può ben descrivere In the Neighborhood, il nuovo progetto del pittore Trey Abdella ospitato da T293.Per la sua seconda mostra personale negli spazi della galleria romana, l’artista newyorkese presenta una nuova serie di lavori pittorici di grande formato, che invadono il contesto della white cube in primis per il loro carattere cromatico forte e magnetico: è impossibile sottrarre lo sguardo da queste figure, che in parte già si possono riconoscere a distanza e parzialmente appaiono confusi dietro una lente deformante e distorcente. 

È da vicino che tutta la sfilza di soggetti si rivela per quello che è, in una sfilata di personaggi che appaiono da subito come amici, volti familiari per lo spettatore che li passa in rassegna: si tratta di immagini scattate nel passato dell’artista, in quella adolescenza difficile che lo accompagna nel viaggio verso la maturità. Ricordi strappati alla memoria, in cui Abdella si rifugia in una sorta di traversata nel vicinato della propria età trascorsa. Seguiamo l’artista nei sobborghi del West Virginia, dove è nato e vissuto, mentre si trova al cinema a riprendere un film, senza che nessuno se ne accorga. Lo schermo della videocamera, grazie all’applicazione di tessuto, sembra sfondare le due dimensioni del quadro raggiungendo la terza dimensione, dalla quale l’osservatore si trova a guardare. Leggere Playboy rapiti, rimanere schiacciati tra la folla durante un concerto, lavorare freneticamente per potersi permettere l’affitto, tanto da lasciare le proprie dita schiacciare senza sosta i tasti di una macchina da scrivere fino a vederli sgretolarsi sanguinando: sono tutte scene di vita quotidiana, episodi banali eppure così comuni a tante persone, immagini qualsiasi che appartengono all’artista come a chiunque. 

The Sleepover, 2021 acrilico e resina su lino (152.40 × 198.12 cm) Photo Daniele Malajoli
Trey Abdella, in the Neighborhood, exhibition view at T293, Rome, 8 May – 11 June 2021 Photo by Daniele Molajoli

Abdella fa di queste scene uno still la cui inquadratura viene dal passato e, allo stesso tempo, il luogo per stravolgimenti teatrali, a volte persino mostruosi nella loro estrema caratterizzazione iperrealista. Tramite l’inserimento di elementi estreni, da luci al LED a glitter, passando per il quadrante funzionante di un orologio che diventa protagonista di una delle sue tele, il pittore americano sperimenta medium sempre nuovi che, elaborati e declinati secondo ricerche sempre influenzate dalla cultura pop e persino dai cartoni animati, contribuiscono a costruire la sua firma ormai riconoscibile, fatta di ready-made che nascono sulla tela fino ad assumere un aspetto quasi scultoreo. Nella narrativa portata avanti una tela dopo l’altra dall’autore, i personaggi protagonisti sono dapprima fonte di compassione, proprio in virtù del fisiologico senso di legame a loro rivolto che si insinua inizialmente, per poi lasciare spazio a creature stranianti, a tratti fastidiose, che trovano posto negli occhi e nella mente del visitatore, restando impresse come le si conoscesse. Ecco, dunque, che ciò che nella vita infastidisce può trovare una propria gratificazione una volta tradotto su tela. 

Chi sono quei personaggi? Perché risultano così familiari? Appartengono ad una memoria collettiva e non resta che guardarli da vicino, per poi allontanarsi e ritrovarsi a osservarli a distanza; come dietro la lente deformante di quella telecamera, con la bocca che si apre nella stessa espressione esterrefatta dell’attrice protagonista mentre si attende che qualcuno apra il contenitore in cui una mano nasconde una formica, pronta ad essere lanciata ad un povero malcapitato, preso di sorpresa nel bel mezzo del suo sonno.

T293, Via Ripense 6, Roma
Fino all’11 giugno 2021

Trey Abdella, in the Neighborhood, exhibition view at T293, Rome, 8 May – 11 June 2021 Photo by Daniele Molajoli
Unmasked, 2021 acrilico, resina, strass su tela sagomata (182.88 × 198.12 cm) Rome, 8 May – 11 June 2021 Photo by Daniele Molajoli
Overstretched, acrilico, resina, vetro, tessuto e penna biro su lino (111.76 × 365.76 cm) Photo by Luis Corzo
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