‘Terrazza. Artisti, storie, luoghi in Italia negli anni zero’ ? Intervista con i curatori

24 Settembre 2014
QUADRIENNALE - TERRAZZA,   Copertina del libro

QUADRIENNALE – TERRAZZA, Copertina del libro

Oggi, mercoledì 24 settembre 2014 – all’ Associazione Civita  (Roma, piazza Venezia 11) – sarà presentato il primo atlante della giovane arte in Italia dopo il Duemila: le realta? culturali piu? dinamiche e gli artisti emergenti. Edito da Marsilio Editori, il libro ha per titolo ‘Terrazza. Artisti, storie, luoghi in Italia negli anni zero’, e riassume lo sguardo di quattro curatori: Laura Barreca, Andrea Lissoni, Luca Lo Pinto e Costanza Paissan

Queste le domande – tra le tante altre – che il libro antologico cerca di dare risposte: dal Duemila in poi, quali sono stati gli spazi maggiormente catalizzatori di energia creativa? Com’e? cambiato il percorso di formazione e accreditamento degli artisti? Chi sono oggi i nuovi committenti? Quali formule di produzione si sono rivelate piu? efficaci? Quali mostre collettive sono riuscite a proporre soluzioni narrative piu? innovative? Com’e? cambiato il modo di informare e comunicare quando si parla e si scrive d’arte?

Il libro è strutturato in due parti: la prima, “Storie, luoghi”, propone una carrellata scorrevole, in ordine cronologico, di oltre centocinquanta realta? tra accademie, universita?, studi d’artista, archivi, artist run space, collettivi, associazioni, spazi non profit, borse e premi, case editrici, festival, fondazioni, gallerie, progetti d’arte pubblica, residenze, riviste e blog, mostre collettive, musei, che secondo gli autori hanno segnato un cambiamento di passo nel modo di produrre, creare, offrire arte. La seconda sezione restringe lo sguardo su sessanta artisti che, pur nella loro individualita?, sono apparsi, per continuita? e qualita? di proposte, emblematici di nuove inclinazioni, rotte, submovimenti della nostra giovane arte. Il loro lavoro e? presentato attraverso la descrizione di alcuni interventi-chiave nel percorso di ricerca di ciascuno, particolare, questo, che conferisce inusitata chiarezza e leggibilita? ai testi pubblicati.

ATPdiary ha posto alcune domande ai curatori Laura Barreca, Andrea Lissoni, Luco Lo Pinto e Costanza Paissan

ATP: Dall’etimologia della parola ‘terrazza’ – terrazo, rialzo di terra per passeggiare e osservare –, sembra che questo libro indichi un punto di vista ‘privilegiato’ da cui osservare la situzione artistica italiana. Come è nato il titolo di questo ambizioso libro: “Terrazza. Artisti, storie, luoghi in Italia negli anni zero”?

Abbiamo pensato che la terrazza, che è un luogo di apertura e osservazione, fosse un posto ideale dal quale poter abbracciare un panorama così vasto e complesso come quello degli anni Zero in Italia. Raccontare lo stato dell’arte degli ultimi anni significava anche porsi in una posizione critica “aperta” come è lo sguardo che sia apre su un paesaggio, e avere quel lungo raggio che è servito a registrare fenomenologicamente le molte realtà, quella dimensione culturale e creativa che ha caratterizzato l’ultimo periodo storico. Terrazza è però anche un riferimento alla pubblicazione di Sottsass (“Terrazzo”) che dal 1988 al 1996 ha messo in relazione architettura, design, letteratura, arte, filosofia, alla ricerca probabilmente di un codice comune, di un linguaggio totale. Ci ha ispirato questa prospettiva, forse anche a ragione del fatto che le arti si sono estese a forme e pratiche che sfuggono alle classificazioni tradizionali. Come hai scritto è un progetto ambizioso, ma è stato generato con la consapevolezza che fosse impossibile essere esaustivi. Speriamo di avere restituito quella complessità che caratterizza il nostro tempo.

ATP: Uno degli obiettivi del libro è di mettere a fuoco gli spazi maggiormente catalizzatori di energia creativa. Brevemente me ne potete citare alcuni?

E’ vero, ma non ci siamo concentrati solo sugli spazi intesi in senso stretto. Abbiamo sondato anche tutti quei fenomeni temporanei o permanenti, pubblici o privati, singolari o collettivi che ci sono sembrati importanti nella definizione del contesto in cui si sono mossi gli artisti di questo periodo. Un contesto che non è uno sfondo fuori fuoco, una scenografia piatta, ma un elemento di primo piano nella scena dell’arte. Così nel nostro excursus siamo passati per esempio dalle mostre che hanno tentato di fare il punto della situazione o sono state particolarmente significative ai magazine che hanno promosso nuovi modi di produzione e dibattito, dai corsi in cui si sono formati gli artisti ai progetti ambiziosi che nascono e crescono fuori dai centri principali dell’arte, cercando di mantenere uno sguardo il più possibile ampio ed empirico.

ATP: Tra le tante domande che il libro solleva o tenta di rispondere, ce ne una in particolare che mi interessa: “Quali formule di produzione si sono rivelate più efficaci?” Che scoperte avete fatto in merito alle ‘formule di produzione’?

Non credo esistano formule vincenti o più efficaci. Se gli anni che abbiamo studiato ci dicono qualcosa, si tratta proprio di quest’idea di pluralità, di polifonia, di molteplicità di centri e di voci. Altro elemento interessante mi sembra essere quello della fluidità dei ruoli e del pragmatismo con cui diverse realtà agiscono attraversando le frontiere tra discipline artistiche, linguaggi, modalità di produzione, confronto e presentazione.

ATP: E’ una sorta di antologia degli ultimi 10 anni del ‘sistema dell’arte in Italia’, questo libro – per molti versi -racconta i tanti e diversi contesti della nostra scena artistica. Al di là del taglio indubbiamente ottimista, avete riscontrato delle carenze o zona d’ombra nell’ambito istituzionale?

Il volume non parte da assunti, ma evidentemente dopo averlo visto, sfogliato, letto, ci si accorge che in questi ultimi quindici anni quel “sistema dell’arte”, termine coniato felicemente da Achille Bonito Oliva, che si è imposto negli ultimi venti anni è venuto a mancare, o meglio, almeno in Italia, non è stato forse in grado di sostenere le sollecitazioni della generazione che abbiamo cercato di raccontare. E’ mancata una risposta istituzionale (in questo senso) che potesse accogliere, registrare e rappresentare la complessità contemporanea. Probabilmente anche per questo motivo, ma non solo, il panorama italiano si è frattalizzato e arricchito di esperienze creative, artistiche, editoriali indipendenti, fuori dal circuito istituzionale. Fondazioni private, collezionisti e mecenati dell’arte hanno poi contribuito a supportare la ricerca artistica, garantendo, in alcuni casi, un’offerta culturale più ampia e di livello internazionale, spesso ignorata dalle istituzioni.

ATP: A chi si rivolge e perché saranno utili queste 500 pagine che raccolgono oltre centocinquanta realta? tra accademie, università, studi d’artista, archivi, artist run space, collettivi, associazioni, spazi non profit, borse e premi, case editrici, festival, fondazioni, gallerie, progetti d’arte pubblica, residenze, riviste e blog, mostre collettive e musei?

Speriamo il volume abbia un pubblico non solo di addetti ai lavori, anche per la sua “fattura”. E’ un testo ricco di immagini, di fotografie che possono sollecitare il lettore a ritrovare una lettura personale tra i tanti riferimenti di questo ultimo decennio.

'Terrazza. Artisti,   storie,   luoghi in Italia negli anni zero'  - Marsilio  Editori 2014

‘Terrazza. Artisti, storie, luoghi in Italia negli anni zero’ – Marsilio Editori 2014

Roberto Cuoghi,   Belinda,   2013 ferro,   poliuretano,   calcare dolomitico,   poliolo,   isocinato,   ceramica,   Bulpren galvanizzato,   cm 450x400x315,   55 Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia,   Il Palazzo Enciclopedico,   a cura di Massimiliano Gioni. Venezia,   1 giugno -24 novembre 2013 Courtesy Fondazione La Biennale di Venezia,   Archivio Storico delle Arti Contemporanee,   foto di Francesco Galli

Roberto Cuoghi, Belinda, 2013 ferro, poliuretano, calcare dolomitico, poliolo, isocinato, ceramica, Bulpren galvanizzato, cm 450x400x315, 55 Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, Il Palazzo Enciclopedico, a cura di Massimiliano Gioni. Venezia, 1 giugno -24 novembre 2013 Courtesy Fondazione La Biennale di Venezia, Archivio Storico delle Arti Contemporanee, foto di Francesco Galli

Anna Franceschini,   A Siberian Girl,   2012 16mm film,   colore,   muto,   1’,   still da video courtesy l’artista e Ex Elettrofonica,   Roma

Anna Franceschini, A Siberian Girl, 2012 16mm film, colore, muto, 1’, still da video courtesy l’artista e Ex Elettrofonica, Roma

Pietro Roccasalva,   Z,   2008,   tableau vivant risma di carta,   sfera di riso impanato e fritto,   olio su tela,   neon,   cm 80x80x50 (risma di carta),   Ø cm 30 (arancino),   cm 83x73 (olio su tela),   cm 33x185 (neon) High Resolution Artists Projects at the Armory,   a cura di Trevor Smith,   Vincenzo de Bellis,   Maria Lind,   New York,   Park Avenue Armory,   21-25 febbraio 2008,   veduta dell’installazione Courtesy l’artista e ZERO...,   Milano,   foto di Chris Kendall

Pietro Roccasalva, Z, 2008, tableau vivant risma di carta, sfera di riso impanato e fritto, olio su tela, neon, cm 80x80x50 (risma di carta), Ø cm 30 (arancino), cm 83×73 (olio su tela), cm 33×185 (neon) High Resolution Artists Projects at the Armory, a cura di Trevor Smith, Vincenzo de Bellis, Maria Lind, New York, Park Avenue Armory, 21-25 febbraio 2008, veduta dell’installazione Courtesy l’artista e ZERO…, Milano, foto di Chris Kendall

Il volume e? un’iniziativa congiunta Quadriennale di Roma e Associazione Civita, che hanno unito know-how e risorse per produrre un’indagine impegnativa (500 pagine, con 500 illustrazioni a colori per ciascuna edizione) sulla giovane arte italiana al giro di boa del primo decennio del Duemila.

“Terrazza. Artisti, storie, luoghi in Italia negli anni Zero” di Laura Barreca, Andrea Lissoni, Luca Lo Pinto, Costanza Paissan, Marsilio Editori 496 pp, € 45

“Terrazza. Artists, histories, places in Italy in the 2000s” by Laura Barreca, Andrea Lissoni, Luca Lo Pinto, Costanza Paissan, Marsilio Editori 496 pp, € 45

? Comunicato stampa -Terrazza

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