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John Bock — The Next- Quasi Complex | Fondazione Prada, Milano

La Fondazione Prada, “aperta per ferie”, presenta nello spazio del Podium la personale di John Bock, The Next-Quasi Complex, con due grandi installazioni When I’m Looking into the Goat Cheese Baiser (2001) e Lüttle mit Rucola (2006) entrambe provenienti dalla collezione Prada, insieme ad altre costruzioni percorribili in cui lo spettatore è invitato a entrare […]

Festival del Paesaggio 3° edizione | Capri

Il paesaggio, nella sua complessità fisica, antropologica e culturale, è al centro di questo evento che vuole indagarne i vari aspetti attraverso il legame con le arti che tradizionalmente ne ha fatto uno dei generi più frequentati. I curatori Arianna Rosica e Gianluca Riccio invitano ogni anno sull’isola artisti che esprimono diversi modi di guardare […]

Marcello Tedesco alla Galleria Arrivada, Milano

Arrivada, dopo l’esperienza in terra Svizzera, a Coira, e il progetto Homeworks nella sede di Corso Monforte a Milano, approda in via Pier Candido Decembrio 26, in uno spazio destinato a crescere, plasmarsi e modificarsi con i progetti che man mano ospiterà divenendo creatore di paesaggi animati. La mostra di Marcello Tedesco (Bologna, 1979) si inserisce […]

William E. Jones e Michael Fliri alla galleria Raffaella Cortese

[nemus_slider id=”75793″] — La ricerca di William E. Jones è caratterizzata da un forte interesse per l’analisi delle strategie di controllo della comunicazione messe in atto dal potere dominante. La sua pratica si fonda su materiali d’archivio che vengono reinterpretati gettando luce su aspetti marginali della società sottoposti a rimozione. Holes in the Historical Record […]

Nasan Tur, Memory as resistance | Fondazione Pini

[nemus_slider id=”73058″] — La libertà di informazione è ancora lontana dall’essere raggiunta. Nel 2007 sono stati 93 i giornalisti uccisi nel mondo (dati di RFS – Reporters sans frontières): un numero preoccupante, che rappresenta la punta dell’iceberg di una ben più ampia schiera di reporter screditati, minacciati, perseguitati, costretti a vivere sotto scorta. Eclatante la […]

Regina José Galindo, SOS | Mario Santizo, El sol es un martillo

[nemus_slider id=”72876″] — La Prometeo Gallery di Ida Pisani offre un interessante spaccato dell’arte guatemalteca contemporanea con la doppia personale di Regina José Galindo e Mario Santizo. Solo dieci anni separano i due artisti (nati rispettivamente nel 1974 e nel 1984) ma la loro opera evidenzia un salto generazionale nell’approccio verso la società e il ruolo […]

Carlos Garaicoa, El Palacio de las Tres Historias | Fondazione Merz, Torino

[nemus_slider id=”70780″] — — La città è un organismo complesso in perenne evoluzione in cui coesistono vite, progetti e desideri in equilibrio precario tra le opposte tensioni di ordine, controllo e progettazione dall’alto e disordine, riappropriazione, autorganizzazione dal basso. È il grande laboratorio del vivere contemporaneo, da sempre al centro dell’interesse di Carlos Garaicoa che, […]

Debora Hirsch, Firmament | MARS Milano

Segue il testo in italiano In the context of My Room On Mars – a special projects series curated by Fabio Carnaghi at MARS – this third installment is particularly worthy of attention: Debora Hirsch’s work titled Firmament, launches a new direction in the research of the Milan based Brazilian artist. Hirsch redefines the space […]

In accumulo o in sospeso ma in equilibrio # 2

L’arte è un microcosmo dove avvengono incontri, si costruiscono relazioni, si scatenano conflitti. Volumi, superfici, colori e suoni suggeriscono racconti in divenire, continuamente riscritti. In accumulo o in sospeso ma in equilibrio#2 è una storia nata da un incontro, che si sviluppa sul terreno della pratica operativa in un contesto di negoziazione non convenzionale. Lo […]

Giovanni Morbin, Privazione | Prometeogallery di Ida Pisani

[nemus_slider id=”69959″] — Nella società della spettacolarizzazione, dell’esibizionismo estremo e dell’ipervisibilità l’unica strategia di resistenza possibile sembra essere la sottrazione. È questa la via scelta e percorsa con coerenza da Giovanni Morbin, che si traduce nella riduzione ai minimi termini dell’oggetto e nella rinuncia alla spettacolarità delle azioni, inscritte in una trama esperienziale di relazioni […]