Pssstt… STIAMO ARRIVANDO… CARTA CANTA !

Fino al 12 marzo è in corso presso Stamperia 74/b il progetto "Carta Canta" a cura di Samuele Menin.
3 Marzo 2016

  • Carta Canta - Spazio 74\b, Milano Installation view
  • Samuele Menin, Carta Canta - Spazio 74\b, Milano 2016 Installation view
  • Samuele Menin, Carta Canta - Spazio 74\b, Milano 2016 Installation view
  • Marcello Tedesco - Carta Canta - Spazio 74\b, Milano Installation view
  • Veronesi - Carta Canta - Spazio 74\b, Milano 2016 Installation view
  • Carta Canta - Spazio 74\b, Milano 2016 Installation view
  • Attilio Tono, Carta Canta - Spazio 74\b, Milano 2016 Installation view
  • Marco Useli, Carta Canta - Spazio 74\b, Milano 2016 Installation view
  • T-Yong Chung, Carta Canta - Spazio 74\b, Milano 2016 Installation view
  • Sergio Breviario, Carta Canta - Spazio 74\b, Milano 2016 Installation view
  • Carta Canta - Spazio 74\b, Milano 2016 Installation view
  • Carta Canta - Spazio 74\b, Milano 2016 Installation view
  • Calvino - Carta Canta - Spazio 74\b, Milano 2016 Installation view
  • Bellmer, Carta Canta - Spazio 74\b, Milano 2016 Installation view
  • Carta Canta - Spazio 74\b, Milano 2016 Installation view
  • Mirko Canesi, Carta Canta - Spazio 74\b, Milano 2016 Installation view
  • Fausto Melotti, Marco Useli, Carta Canta - Spazio 74\b, Milano 2016 Installation view
  • Marcello Tedesco - Carta Canta - Spazio 74\b, Milano Installation view
  • Carta Canta - Spazio 74\b, Milano Installation view

Se l’incisione fosse un idioma, sarebbe una lingua morta, come il latino o il greco antico: lessico antichissimo ormai per pochi, legato al Curriculum studiorum, poco frequentato dai giovani. Ma la passione per la stampa e per la carta resiste nel tempo, e la tecnica, in cavo o in rilievo, che ci ha regalato storicamente opere altissime, ancora vive. A Milano, per esempio, dove si trova uno dei luoghi che da anni la rende ancora lingua viva: Il Foglio/Spazio 747, punto di riferimento imprescindibile per chi si occupa di stampa d’arte grazie alla passione di Ivan Pengo, che porta avanti da quasi trent’anni un’attività di distribuzione e un laboratorio di incisione. Stamperia ma anche archivio che conserva, oltre alle illustrazioni e réclame pubblicitarie, anche numerose opere realizzate qui, tra cui alcune del Fondo Franco Sciardelli, storico stampatore, editore e gallerista, che collaborò con i più noti artisti del suo tempo, tra cui Crippa, Dova, Messina, Paladino, Sassu, Veronesi, solo per citarne alcuni. Un luogo magico, dove l’arte tipografica viene fatta e conservata, sconosciuto ai non specialisti.

Samuele Menin, curatore e artista, ha chiamato se stesso e altri sette a una doppia sfida: l’incontro con una tecnica desueta che non hanno mai o quasi mai avuto occasione di praticare e la riflessione sul passato recente. Ha infatti dato a ognuno un’incisione storica – scelta per affinità formale con le singole ricerche – non come prescrizione mimetica ma con l’intento di   stimolare una riflessione sia sull’opera sia sulla tecnica: gli esiti – stampe a tiratura di dieci – si collocano quindi in una relazione di continuità tra passato   e presente in cui ognuno interpreta la propria ricerca alla luce dell’esempio proposto, spesso forzando in senso poco ortodosso le diverse tecniche incisorie. Il dialogo con la tradizione, che ultimamente è frequentato in modo proficuo, diventa occasione di approfondimento e consapevolezza dell’orizzonte in cui il proprio lavoro va a inserirsi. Si tratta di incontri inaspettati e a volte sorprendenti: Sergio Breviario e un’illustrazione tratta dal libro di Gian Burrasca di Vamba, Mirko Canesi e la pubblicità della crema di bellezza Eva degli anni cinquanta, T.Yong Chung e Hans Bellmer, Cristiano Menchini e Hiroshige, Marcello Tedesco e un anonimo illustratore, Samuele Menin e Savinio, Attilio Tono e Veronesi, Marco Useli e Melotti.

La collettiva inaugurale, ben allestita nelle due sale espositive arredate come una galleria d’inizio secolo, è solo un assaggio: infatti il progetto prosegue con delle tappe successive a cadenza mensile, che vedono gli artisti impegnati singolarmente in una residenza che darà loro modo di lavorare nel laboratorio, con l’aiuto dei tipografi professionisti, e realizzare personali di sole incisioni.

Il prossimo appuntamento è con Marco Useli. Restiamo in ascolto: sentiremo molte carte cantare.

Cristiano Focacci Menchini - Carta Canta - Spazio 74\b,   Milano 2016 Installation view

Cristiano Focacci Menchini – Carta Canta – Spazio 74\b, Milano 2016 Installation view

Carta Canta - Spazio 74\b,    Milano Installation view

Carta Canta – Spazio 74\b, Milano Installation view

  Carta Canta - Spazio 74\b,   Milano 2016 Installation view

Carta Canta – Spazio 74\b, Milano 2016 Installation view

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