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Rose Bouquet, independent art projects | Marsèlleria, Milano

[nemus_slider id=”71002″] — L’iniziativa Rose Bouquet tenutasi in Marsèlleria, è stata l’occasione per far incontrare diversi spazi indipendenti dove, attraverso il dialogo e il confronto, i partecipanti hanno esaminato e mappato obiettivi e finalità di tali istituzioni. Ne è uscito...

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L’iniziativa Rose Bouquet tenutasi in Marsèlleria, è stata l’occasione per far incontrare diversi spazi indipendenti dove, attraverso il dialogo e il confronto, i partecipanti hanno esaminato e mappato obiettivi e finalità di tali istituzioni. Ne è uscito un ritratto collettivo in cui emergono gli aspetti e i significati dell’essere oggi uno spazio indipendente in due contesti molto diversi come Milano e Londra.

Come in un bouquet di rose, il workshop e l’esposizione che ne è seguita, Rose Bouquet, independent art projects gather for a collective portrait a cura di Andrea Magnani di Siliqoon e Carolina Ongaro di Jupiter Woods, ha visto raccolti a confronto dodici realtà: gli spazi milanesi di Current, Fanta, Gasconade, Idioletta, Mega, Tile, Siliqoon, 77, e quelli londinesi di Jupiter Woods, Almanac, Auto Italia e Clearview.

Al workshop dell’11 e 12 novembre segue l’esposizione fino al 22 dicembre, in cui sono state esposte le tracce del dialogo intessuto durante quei due giorni, in cui i partecipanti hanno tentato di definire la loro pratica e la loro missione riflettendo sulle modalità e sulle peculiarità degli spazi indipendenti contemporanei.

L’innesco del processo è stato dato dalla richiesta di presentare un autoritratto per ciascun spazio: c’è chi ha portato del caffè e delle tazzine in segno di convivialità (Jupiter Woods), chi un fascio di tondini d’acciaio freschi di rinnovo dello sede (Current), chi un paio di sneakers infilate dentro ciabatte, a rimarcare la dualità della natura pubblica e domestica del loro spazio (Clearview). A strutturare i successivi dibattiti è stata un’autoanalisi su tre tematiche: le geografie, le dinamiche e i contenuti. I partecipanti hanno reso sotto forma di schemi, appunti, grafici e scarabocchi le loro riflessioni sulle geografie sia in termini spaziali, ossia dove è situato lo spazio espositivo, sia più concettuali, ovvero i contesti operativi e le aree d’interesse esplorate; allo stesso modo sono state analizzate le dinamiche interne ed esterne e i contenuti promossi dalla loro programmazione. Il risultato di questo flusso di coscienza, raccolto in un libro esposto all’ingresso della mostra, risulta essere, assieme alle voci dei partecipanti registrate e trasmesse da speaker, la parte più fruibile dell’esposizione finale.

Cleraview - Rose Bouquet - Marselleria, Milan 2017
Cleraview – Rose Bouquet – Marselleria, Milan 2017

Rose Bouquet è stata quindi l’occasione per una “psicoterapia” di gruppo che ha amalgamato la riflessione su se stessi a considerazioni più collettive; assieme alle comuni difficoltà operative è emersa la passione che spinge a superarle. Si è discusso di metodologie, urgenze, ruoli e responsabilità all’interno del mondo dell’arte, così come di collaborazioni e dell’inquadramento della programmazione dell’attività espositiva, che per alcuni è una pratica curatoriale definita, per altri una gestione più libera e arbitraria.

Sono emerse anche diversità legate soprattutto al finanziamento: mentre gli spazi britannici, finanziati spesso pubblicamente, devono rendere contenuti e finalità in modo chiaro anche quando hanno a che fare con temi di ricerca sofisticati; gli spazi meneghini, quasi, se non del tutto, autofinanziati, usufruiscono di maggiori libertà, ma purtroppo anche di minor pubblico, e sembrano di conseguenza più focalizzati sulla costruzione di quel network di supporto fra Accademie e mondo del lavoro, cui ogni altra istituzione ha da tempo abdicato.

Far emergere criticità e punti di forza aiuta ad aumentare la consapevolezza della propria pratica e chiarisce la missione che ciascuno spazio, a suo modo, persegue. Farlo confrontando molteplici realtà può solo che aiutare a incrementare la qualità del lavoro d’istituzioni, che per un motivo o per l’altro, sono divenute a oggi un tassello sempre più fondamentale dell’attuale ecosistema artistico.

JupiterWoods  - Rose Bouquet - Marselleria, Milan 2017
JupiterWoods – Rose Bouquet – Marselleria, Milan 2017
Workshop - Rose Bouquet - Marselleria, Milan 2017
Workshop – Rose Bouquet – Marselleria, Milan 2017

ROSE BOUQUET
INDEPENDENT ART PROJECTS GATHER FOR A COLLECTIVE PORTRAIT

Almanac, Auto Italia, Clearview, Current, Fanta, Gasconade, Idioletta, Jupiter Woods, Mega, 77, Siliqoon, Tile
16 – 26 November 2017
Marsèlleria – Via privata Rezia 2, Milan

(Pressrelease)

With Rose Bouquet a mapping trajectory is inaugurated, one marked by encounters between artistic contexts which, though geographically distant, share missions, intentions, and an aptitude to rethink organizational structures.
This presentation represents a sort of collective portrait, following a two day-long workshop that took place on 11 – 12 November at Marsèlleria. During these days, independent spaces and art projects from London and Milan met and gathered for the first time to begin a conversation on the manifold aspects and meanings of running an organization within the current art world economy and political climate.
The organizations were initially invited to narrate themselves in the form of self portrait, utilized as a trigger for a first dialogue during the workshop. The discussion unfolded through a reflection on three macro-themes – dynamics, geographies, contents – grounding the conversation in representational, graphic and written forms, here presented in the shape of a book. The tables – in their different configurations – played a pivotal role in this encounter: the marks and signs impressed on the copper surfaces evoke the actions and activities that happened in the space over these two days.

Rose Bouquet set up the space and time allowing for an exchange between the actors – individuals and groups participating in the workshop – to take place. Moments of self-reflection and collective considerations unfolded through play, chats and food, this way creating a collaborative environment that activated debates as well as forged new friendships and alliances.
“This was for us a testing ground, and a trigger force initiating a group conversation across contexts, with the formulation of questions that would otherwise hardly find the space to emerge on the surface. Two days of talking, debating, playing, and exchanging made us aware of many communal struggles and concerns, as well as strengths and passions that move us continuously. We recognized the importance of keeping the debate open for future conversations and for new groups to be formed in a similar setting.”

Thank you to the participants and the guests: Enrico Boccioletti, Maria Giovanna Drago, Grace Prince, Elena Radice, Letizia Scarpello.

Rose Bouquet is organized by Carolina Ongaro (Jupiter Woods) and Andrea Magnani (Siliqoon).

Rose Bouquet - Marselleria, Milan 2017
Rose Bouquet – Marselleria, Milan 2017
Rose Bouquet - Marselleria, Milan 2017
Rose Bouquet – Marselleria, Milan 2017
Workshop - Rose Bouquet - Marselleria, Milan 2017
Workshop – Rose Bouquet – Marselleria, Milan 2017