Il programma estivo del Museo per l’Immaginazione Preventiva | MACRO – Roma

A un anno dal lancio della nuova direzione curatoriale di Luca Lo Pinto con il progetto Editoriale, 
il Museo per l’Immaginazione Preventiva ha presentato il programma, ampio e ambizioso, che scandirà i caldi mesi estivi romani, animando gli spazi del museo con una schedule di appuntamenti dal vivo, mostre e screening che attualizzano sempre di più quell’idea di museo come di un corpo tentacolare in costante
7 Luglio 2021
MUSICADACAMERA . CHAMBERMUSIC | Franca Sacchi
 Courtesy Franca Sacchi.
Friedl Kubelka, Das erste Jahresportrait (The First Year Portrait), 1972–1973, primo pannello. 
335 fotografie in bianco e nero e a colori, stampe vintage su carta baritata montate su cartone in undici parti, scritte a mano in inchiostro. Generali Foundation Collection—Comodato permanente presso Museum der Moderne Salzburg. © Generali Foundation.

A un anno dal lancio della nuova direzione curatoriale di Luca Lo Pinto con il progetto Editoriale – che aveva l’obiettivo di mostrare al pubblico l’approccio metodologico sotteso a definire una gestione sperimentale e innovativa del museo, ripensato integralmente nella propria eminente funzione di spazio culturale –  il Museo per l’Immaginazione Preventiva ha presentato il programma, ampio e ambizioso, che scandirà i caldi mesi estivi romani, animando gli spazi del museo con una schedule di eventi live, appuntamenti, mostre, performance e screening che attualizzano sempre di più quell’idea di museo come di un corpo tentacolare in costante movimento.
Con l’inaugurazione di mostre e progetti cadenzata a ritmo serrato, il museo si mostra così come un unico progetto espositivo, articolato attraverso una pluralità multiforme di eventi e accadimenti ma pensato e organizzato per configurarsi come diretta emanazione di una visione organica in cui le varie componenti procedono in continuità le une con le altre. È per questo motivo che, come ha sottolineato Luca Lo Pinto in occasione della conferenza stampa di presentazione, è possibile rintracciare alcuni temi nodali, aspetti ricorrenti che fanno da collante a sottolineare un’attenzione specifica per pratiche e linguaggi del contemporaneo che non sottostimino un ricerca rivolta a scovare i rimossi della storia, le pratiche trasversali e gli approcci eterogenei. Da un lato, la musica e la sperimentazione sonora – ha inaugurato il 10 giugno Enstasi, il progetto monografico dedicato a Franca Sacchi per la sezione MUSICA DA CAMERA, con una selezione di tracce musicali dal 1968 a oggi, alcune della quali inedite, digitalizzate per l’occasione – con una serie di eventi live, compreso il format in cui alcuni musicisti vengono invitati a raccontare la propria pratica suonando dal vivo: il primo ospite è il fondatore di Editions Mego Peter Rehberg a.k.a. Pita, una delle figure di riferimento della musica elettronica sperimentale. Dall’altro, il rapporto tra arte e linguaggio verbale, a porre un’attenzione decisiva verso le forme di processualità correlate a questa interazione, ad esempio attraverso il progetto Artists’ Library: 1989-2021, una bibliografia tridimensionale – con Noah Barker, Èric Baudelaire, Pauline Curnier Jardin, Claudia de la Torre, Maria Eichhorn, Simone Fattal, Aaron Flint Jamison, Davide Horvotz, Tobias Kaspar, Giulio Paolini, Walid Raad, Georgia Sagri, Luca Trevisani – dove le pubblicazioni e i testi in mostra indirizzano il pubblico a comprendere il modo di pensare, scrivere, collezionare e creare degli artisti che le hanno scelte. E ancora, l’attenzione rivolta a figure femminili eterogenee, come nel caso della mostra dell’artista e dominatrix inglese Reba Maybury, Faster Than An Erection, e l’interesse a fornire uno sguardo sulla città di Roma partendo da un approccio trasversale che rifugga qualunque dinamica convenzionale.

INDESIGN – Julie Peeters, Daybed, Courtesy Julie Peeters.
ARITMICI – Mario Diacono, Adam’s Banned Book (1972-73), Ph. Alessandra Calò.

Nell’ambito della programmazione estiva, a partire dal 16 luglio la sezione AGORÁ riprende gli appuntamenti in presenza ospitando nella terrazza del museo la serie REwind/REcount, un’esplorazione della scena musicale italiana degli ultimi decenni raccontata dai diretti protagonisti, tra cui Lino “Capra” Vaccina e il progetto Napoli Segreta. RETROFUTURO, dedicata alla giovane arte italiana, si espande con le opere di Real Madrid (22 giugno), Margherita Raso (12 luglio), Alessandro Cicoria (14 settembre) che vanno ad aggiungersi a quelle di Carola Bonfili, Costanza Candeloro, Ludovica Carbotta, Gianluca Concialdi, Giulia Crispiani, Giorgio Di Noto, Giorgia Garzilli, Beatrice Marchi, Diego Marcon, SAGG NAPOLI, Parasite 2.0, Francesco Pedraglio, Davide Stucchi. La sezione SUPPLEMENTO si arricchisce di due importanti momenti: Quadreria 2050 (2020) di Franco Mazzucchelli, un’installazione ispirata all’intervento presentato dall’artista nel 1971  all’interno della gioielleria di Anny di Gennaro a Milano e concepita come produzione permanente per le pareti della sala caffetteria del museo; la première del film TRACCE/TRACES, ispirato all’omonima mostra di Lawrence Weiner curata la scorsa estate da Luca Lo Pinto: nel film, realizzato in collaborazione con Ring Film, le reazioni del pubblico si uniscono alla voce dell’artista e alle fasi di documentazione della prima personale di un artista realizzata nel cielo.
Completano questa orchestrazione sapiente di eventi e mostre due monografiche dedicate a due figure di assoluto rilievo nel panorama nazionale e internazionale legato all’arte contemporanea: la prima personale dedicata a Mario Diacono, per la sezione ARITMICI,  e la prima monografica italiana di Tony Cokes per la sezione SOLO/MULTI.
Con Diaconia. La scrittura e l’arte, il museo approfondisce la figura eccentrica di Mario Diacono attraverso una selezione di pubblicazioni, documenti e opere di Vito Acconci, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, David McDermott e Peter McGough, Donna Moylan, Claudio Parmiggiani, raccontando in un percorso-manifesto, orchestrato in capitoli, l’interesse multiforme per l’arte, la filosofia occulta, l’alchimia, la letteratura.
This isn’t Theory. This is History, invece, è la prima grande mostra italiana dedicata a Tony Cokes con una selezione di 15 video e una nuova commissione dal MACRO per esplorare, all’interno di un display inedito, tematiche contemporanee care all’artista, come il razzismo, la guerra, il capitalismo, attraverso una coreografia di suoni e immagini che porta il visitatore a muoversi nel tempo e nello spazio.

RETROFUTURO Museo per l’Immaginazione Preventiva, MACRO 2021. Photo credit Agnese Bedini e Melania Dalle Grave di DSL Studio.
Real Madrid, Bounty of the mutineers, 2020 
Scatola di cartone, video a due canali 
Courtesy gli artisti
Franco Mazzucchelli, Quadreria 2050, 2020 PVC, aria, struttura in legno
Courtesy l’artista, ChertLüdde, Berlino
Museo per l’Immaginazione Preventiva, MACRO 2021
Photo credit Agnese Bedini e Melania Dalle Grave di DSL Studio.
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