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Pittura LINGUAVIVA | KAPPA-NöUN

Matteo Fato, Thomas Berra, Giulio Saverio Rossi, Alessandro Fogo e Andrea Marco Corvino / LOL63 sono i cinque protagonisti della collettiva LINGUAVIVA, curata da Antongiulio Vergine e allestita negli spazi di KAPPA-NöUN dal 12 febbraio al 30 aprile 2022. La...

LINGUAVIVA, exhibition view, 2022, KAPPA-NöUN, San Lazzaro di Savena (BO), ph. Carlo Favero
Giulio Saverio Rossi, ITEM (videogame) #3, 75 x 63 cm, 2021, LINGUAVIVA, 2022, KAPPA-NöUN, San Lazzaro di Savena (BO)

Matteo Fato, Thomas Berra, Giulio Saverio Rossi, Alessandro Fogo e Andrea Marco Corvino / LOL63 sono i cinque protagonisti della collettiva LINGUAVIVA, curata da Antongiulio Vergine e allestita negli spazi di KAPPA-NöUN dal 12 febbraio al 30 aprile 2022. La mostra riflette sulla pittura intesa come un essere vivo, che cambia, sfugge e comunica: una vera e propria lingua, indagata dagli artisti attraverso una serie di lavori prodotti negli ultimi anni che si concentrano sia sul contenuto che sulla forma – il medium appunto – e i suoi meccanismi. 

La collettiva si contraddistingue per un carattere sinestetico e sonoro: le opere esposte si parlano e ci parlano, approfondendo caratteri e componenti del linguaggio visivo, dalla luce al colore, dalla visione d’insieme al dettaglio e al particolare. Matteo Fato e Giulio Saverio Rossi si concentrano sulla pittura dal punto di vista del medium – movimentazione e preparazione del supporto – e della comunicazione: Una cosa identica non ha veramente una propria immagine è il ritratto che Fato espone in mostra per riflettere sulla relazione che intercorre tra l’opera e lo spazio in cui si inserisce, pensando ad un allestimento che ne esponga anche il veicolo di movimentazione, la cassa. Anche Rossi riflette sulla materialità dell’opera pittorica: il gesso diviene metafora sia dell’atto preliminare al dipingere – la preparazione della tela – che della capacità di emozionare e veicolare un messaggio. In Item non manca, come nei lavori di Fato, il dialogo con il contesto e l’ambiente in cui si inserisce: un’arma fluttua in uno sfondo scuro, una sorta di tunnel spaziale o virtuale, da cui è impossibile capire se stia per essere risucchiata o espulsa. Fluttuando di fronte a noi, l’arma ci stuzzica, invita il nostro sguardo ad essere catturato dai giochi di luce e dalle illusioni ottiche. 

Alessandro Fogo, La danza del corvo, 50 x 40 cm, 2020, LINGUAVIVA, installation view, 2022, KAPPA-NöUN, San Lazzaro di Savena (BO)

L’enigma, il mistero e il non detto sono elementi che definiscono il linguaggio nel suo momento muto: il silenzio. Anche non emettendo un suono si comunica qualcosa: lo sa bene Alessandro Fogo, nelle sue figure verdi – di uomini e animali -, ipnotiche e avvolte in un dialogo intimo ma estraneo allo spettatore. Lo stesso colore pervade la serie Elogio delle Vagabonde di Thomas Berra: il verde, simbolo del rapporto tra uomo e natura, guida la nostra percezione, ci incanta con le sue sfumature in un’atmosfera non più cupa ma onirica e fiabesca. 

Andrea Marco Corvino / LOL63 stravolge con la sua installazione: la pittura si trasforma in un arazzo colorato, appeso a parete, in un insieme di numeri e lettere. L’opera ha un carattere quasi tattile, invita lo spettatore ad avvicinarsi e ad ascoltare quelli che sembrano dei legami impossibili, giocosi e stravaganti. Attraverso un linguaggio primitivo – composto da forme semplici e colori vibranti – Corvino sintetizza al meglio il concept della mostra: una pittura che cambia forma, scompare e riappare in forme impreviste, parlanti e vive. 

LINGUAVIVA | KAPPA-NöUN
A cura di Antongiulio Vergine
Con Matteo Fato, Thomas Berra, Giulio Saverio Rossi, Alessandro Fogo e Andrea Marco Corvino / LOL63

KAPPA-NöUN
Via Imelde Lambertini 5, San Lazzaro di Savena (BO)
Fino al 30 aprile 2022 

Thomas Berra, Beccanaso, 40 x 30 cm, 2022, LINGUAVIVA, installation view, 2022, KAPPA-NöUN, San Lazzaro di Savena (BO)
Andrea Marco Corvino / LOL63, Quel che non c’è più mi vive dentro, 200 x 130 cm, 2021, LINGUAVIVA, 2022, KAPPA-NöUN, San Lazzaro di Savena (BO)
Matteo Fato, Una cosa identica non ha veramente una propria immagine, portrait of Marco Ghigi collector, 63 x 49 cm, 2019, LINGUAVIVA, installation view, 2022, KAPPA-NöUN, San Lazzaro di Savena (BO)