ATP DIARY

Pics from Roma Contemporary #1

  Foto delle installazioni della mostra di Chris Sharp Out of Range  Location della presentazione di Roma Contemporary *** Ore 12 e sotto un sole cocente c’è stata la presentazione di Roma Contemporary. Apre la conferenza Pietromarchi che, invitato, loda...

Foto delle installazioni della mostra di Chris Sharp Out of Range
 Location della presentazione di Roma Contemporary
***
Ore 12 e sotto un sole cocente c’è stata la presentazione di Roma Contemporary. Apre la conferenza Pietromarchi che, invitato, loda l’ottimo lavoro del team che ha messo in piedi questa quinta edizione della fiera d’arte contemporanea di Roma. Parla di energia della città, messa in campo proprio dalla fiera, che, per molti versi deve essere concepita come un termometro della giovane arte. 
La parola più utilizzata sia da Pietromarchi, sia da Casiraghi che dall’assessore alla cultura Dino Gasperini, è stata proprio GIOVANE. Si punta il dito sulla giovinezza degli artisti, delle gallerie, dei curatori. Calzante in alcuni casi, meno in altri.
Casiraghi esordisce citando ” Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio… 97 anni ergeva la barriera contro il nemico”. Come allora la fiera deve ‘combattere il nemico’. Che nemico? Più che avversario, meglio chiamarla concorrenza. 
Continua Casiraghi dicendo che il ruolo della ‘sottiletta’ alla fiera non gli si addice per niente. Essere stretta tra la fiera di Hong Kong e Art Basel, non gli piace per nulla. Allora si sbandiera la freschezza e giovinezza che non guasta mai. E qui si dilunga sui meriti dei curatori – Ascari in primis, Sharp e Cerizza – che hanno redatto un ottimo percorso collaterale alla fiera. Parla di sentimento a proposito del lavoro svolto da Ascari: “convogliatore di energie ed esperienze diverse”.
Anche se molte gallerie (soprattutto romane hanno disertato), le presente giovani sono molte e interessanti. 
“Cosa fondamentale”, ribadisce il direttore, “è di puntare sul cambiamento di coscienza del sistema. La fiera è poca cosa se non è sostenuta da musei, collezionisti, fondazioni, riviste, gallerie ecc. Tutti assieme si riesce a fare qualcosa di duraturo e solido. Non bastano i 4 giorni della fiera a ‘combattere il nemico’, ma un lavoro continuativo e coerente. Ricordiamoci che i primi galleggianti sono proprio le gallerie… romane!”.
Il microfono passa a Luca Cerizza che racconta di come ha concepito il suo progetto. Spiega che dopo una lunga e approfondita ricerca è riuscito a coinvolgere una serie di gallerie giovanissime – alcune nate l’anno scorso, le altre tutte entro il 2007. Su modello della fiera Sunday di NY, ha pensato di far esporre le gallerie con il modello a ‘walls’: semplici muri dove presentare le opere e non attraverso i classici stands. Racconta come, da berlinese- milanese, ha notato l’effervescenza che caratterizza Roma nell’ultimo periodo. 
Chris Sharp esordisce dicendo che, dopo qualche incertezza avuta dopo essere stato invitato a curare un progetto collaterale, ha accetato la sfida. Si dice molto contento del risultato finale, della mostra – che ha per titolo Out of Range –  soprattutto per la grande collaborazione e impegno degli artisti. Ha cercato, nella scelta degli artisti da coinvolgere, di differenziarli sia per età che per esperienze.  Le opere a cielo aperto – presentate come di grandi dimensioni, ma non tutte esaudiscono questa caratteristica – sono state installate negli spazi antistanti ai padiglioni della fiera. La mostra è stata strutturata sul tema del doppio, coniugato in modi e forme abbastanza imprevedibili. Chi speculare, chi concentrandosi sull’emulazioni del reale, chi lavorando sul concetto di ‘oggetto prezioso e unico’ … Gli artisti: Stano Filko, Rainer Ganahl, Hannah James, Marco Bruzzone, Banjamin Valenza, Renato Leotta, Francisco Tropa, Michel Francois, Ariel Orozco, Esther Klas, Michael Dean
Ultimo, in ordine di sedie, Alessio Ascari che brevemente ha raccontato come ha concepito-gestito il progetto. “Fondamentale, nella serie di iniziative che si sviluppano in parallelo alla fiera è che nascano collaborazioni, contatti, progetti.. relazioni tra artsiti, galleristi, curatori, giornalisti ecc. 
Il microfono ritorna in centro per la chiosa dell’assessore alla cultura che snocciola tanti pensieri ottimisti. Ringrazia tutti. Mi sono segnata un lista di parole che ha detto: evoluzione, esposizione, educazione, approfondimento, dibattito, intrecci, forza di Roma, arrichimento, momenti magico e felice, entusiasmo, superare le difficoltà assieme a tanti amici ecc ecc. 
E’ quasi l’una, battiti di mani, molte strette e via.. verso i padiglioni della fiera.      

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