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Paola Anziché – La terra suona | QUARTZ STUDIO, Torino

Superato l’ingresso dello spazio espositivo percepiamo una dimensione interiore, un luogo inedito che accoglie il pubblico in un processo stimolante a più livelli, che coinvolge le facoltà cognitive, intellettuali, creative e pratiche, come la propensione dell’artista all’utilizzo di tessuti vari...

Paola Anziché, The Earth Sounds, 2022 installation view at Quartz Studio jute carpet, strips of colored fabric, beeswax – Photo Beppe Giardino courtesy the artist and Quartz Studio, Torino

Superato l’ingresso dello spazio espositivo percepiamo una dimensione interiore, un luogo inedito che accoglie il pubblico in un processo stimolante a più livelli, che coinvolge le facoltà cognitive, intellettuali, creative e pratiche, come la propensione dell’artista all’utilizzo di tessuti vari e residui materici carichi di una forte identità antropologica. Con La terra suona Paola Anziché (Milano, 1975) reinventa la natura dello spazio, trasformandolo in un ambiente protetto, un tempio effimero all’interno del quale è possibile, anche per pochi istanti rilassarsi. 

L’artista ha realizzato per Quartz Studio un’installazione site-specific che è un unicum per ricerca, modi di formalizzazione e metodo di lavorazione, caratterizzato dall’utilizzo di colorate fibre naturali e vegetali, immerse nella cera d’api. Si entra in pochi alla volta, chinandosi e senza scarpe, proprio come in un tempio orientale, si cammina sopra un “tappeto alveare” in iuta cucito dall’artista che ha ripreso le geometrie esagonali del pavimento. Seduti al centro della stanza l’odore di cera è intenso. Proviene da una grande ed intricata rete colorata sospesa a mezza altezza e dispiegata su tutta la superficie calpestabile.  Sottili striscioline di cotone, seta e lino legate a mano, una ad una, creano forme morbide, paesaggi visionari e cerchi concentrici che quasi levitano sopra le nostre teste e ci impongo un tempo di attesa, un momento di quiete che deriva dal delicato accostamento delle cere che, come per i mieli, variano di tonalità in base alla tipologia delle piante impollinate.

Paola Anziché, The Earth Sounds, 2022 installation view at Quartz Studio jute carpet, strips of colored fabric, beeswax – Photo Beppe Giardino courtesy the artist and Quartz Studio, Torino
Paola Anziché, The Earth Sounds, 2022 installation view at Quartz Studio (detail) strips of colored fabric, beeswax photo Paola Anziché courtesy the artist and Quartz Studio, Torino

In questa installazione ambientale Paola Anziché traduce le stoffe in disegni di colore, secondo una personalissima tecnica di esecuzione ad intreccio, attraverso un laborioso processo plastico-pittorico. 
Il visitatore vive un’esperienza multisensoriale e cromoterapeutica che coinvolge l’olfatto e la vista e trasforma lo spazio di Quartz in un universo sensibile. 
L’artista, per la quale l’interazione fisica del pubblico è parte integrante dell’opera, racconta: “In La terra suona, titolo del libro d’artista da me curato e pubblicato nel 2019, sono presenti tantissimi colori di origine naturale e vegetale. Di solito le mie opere hanno colori naturali, ma questo lavoro è iniziato durante il lockdown e in quel periodo sentivo la necessità di utilizzare il colore. Nel 2020, in occasione di un progetto di residenza curato da Andrea Lerda, ho iniziato un dialogo con un apicoltore che mi ha portata a lavorare con la cera d’api. Ho quindi approfondito lo studio delle api e del loro lavoro collettivo grazie alla lettura delle conferenze tenute a Dornach, in Svizzera, da Rudolf Steiner nel 1923 per gli operai del Goetheanum […]. Quello delle api è un mondo organizzato e tutto declinato al femminile, estremamente affascinante. 
Il sistema di trama ed ordito che caratterizza il lessico scultoreo di Paola Anziché ha riferimenti teorici nella tradizione novecentesca di area tedesca, nonchè delle evidenti assonanze con la cultura visiva sudamericana ed in particolare con i lavori neoconcretisti della brasiliana Lygia Clark (Belo Horizonte, 1920 – Rio de Janeiro, 1988) e del contemporaneo Ernesto Neto (Rio de Janeiro, 1964). Il grande reticolo a colori radiali di Paola Anziché si distende come un’ampia superficie irregolare, realizzata con tinte ricorrenti come il giallo, l’arancione, il rosso e il verde, e si presenta come un’opera dall’architettura organica aperta e percettiva, offrendosi generosamente davanti agli occhi ed alla sensibilità dei visitatori. 

Paola Anziché, The Earth Sounds, 2022 installation view at Quartz Studio jute carpet, strips of colored fabric, beeswax – Photo Beppe Giardino courtesy the artist and Quartz Studio, Torino
Paola Anziché, The Earth Sounds, 2022 installation view at Quartz Studio jute carpet, strips of colored fabric, beeswax – Photo Beppe Giardino courtesy the artist and Quartz Studio, Torino

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