Painting is back: il ritorno di una pittura mai tramontata in mostra alle Gallerie D’Italia, Milano

PAINTING IS BACK Anni Ottanta. La Pittura in Italia, si sofferma sul panorama italiano che spesso si riduce erroneamente a un’identificazione approssimativa con gli artisti della Transavanguardia. La mostra propone un’idea della pluralità di posizioni del paesaggio multiforme di quegli anni che comprende una varietà di artisti provenienti da realtà ed esperienze differenti.
1 Ottobre 2021
Milano, Gallerie D’Italia, Intesa San Paolo, Mostra Painting Is Back, anni ottanta la pittura in Italia; allestimento
Milano, Gallerie D’Italia, Intesa San Paolo, Mostra Painting Is Back, anni ottanta la pittura in Italia; allestimento

Testo di Carla Tozzi —

“Gli anni Ottanta iniziano negli anni Settanta”: questo è il titolo del saggio di apertura del catalogo della mostra PAINTING IS BACK, alle Gallerie D’Italia fino al 3 ottobre 2021.
A quarant’anni dal decennio Ottanta, la premessa del curatore Luca Massimo Barbero è il punto di partenza del dialogo che le opere in mostra instaurano su quel periodo che per l’arte italiana ha rappresentato un momento di apertura sincronica verso il passato e verso il futuro, con uno sguardo sull’immenso bacino storico-artistico della tradizione e uno slancio significativo verso il panorama europeo e internazionale.
Tra la fine dei Settanta e la prima metà degli Ottanta, l’indebolimento delle istanze ideologiche che avevano contribuito ai cambiamenti politici e sociali del decennio precedente, che nell’ambito artistico avevano determinato una condivisione diffusa di ricerche e poetiche, aveva aperto un nuovo capitolo caratterizzato da molteplici individualità e da altrettante soluzioni linguistiche in quella che si andava configurando come fase post-concettuale e post-moderna.
Queste sensibilità trovano spazio di sperimentazione nelle gallerie italiane e non, diventando oggetto di interesse di posizioni critiche militanti, in un dibattito che modella e definisce le molteplici sfaccettature di quella contemporaneità. 
Lo scenario si articola in alcune mostre collettive che hanno segnato l’arte di quel periodo come  La Ripetizione Differente del 1974 curata da Renato Barilli che nel 1979 insieme a Francesca Alinovi lavora alla mostra Pittura Ambiente e nel 1980 Dieci anni dopo: i Nuovi-nuovi, le mostre degli artisti della Transavanguardia di Achille Bonito Oliva Opere Fatte ad Arte (1979), Le Stanze (1979) e Aperto 80 alla Biennale di Venezia curata con Harald Szeemann, Nuova Immagine – New Image di Flavio Caroli del 1980.

Milano, Gallerie D’Italia, Intesa San Paolo, Mostra Painting Is Back, anni ottanta la pittura in Italia; allestimento
Milano, Gallerie D’Italia, Intesa San Paolo, Mostra Painting Is Back, anni ottanta la pittura in Italia; allestimento

Senza dimenticare che in quegli anni, come scrive sul New York Times J. Russell nel dicembre 1982, “Gli italiani sono ovunque”: enorme è il successo al di fuori dei confini nazionali in mostre come Zeitgeist allestita al Martin Gropius-Bau di Berlino nel 1982, Documenta 7 a Kassel nello stesso anno, le mostre dal gallerista Paul Maenz a Colonia e da Sperone, Mary Boone e Leo Castelli a New York, fino alla mostra epocale A New Spirit In Painting, alla Royal Academy di Londra nel 1981.
Un primo tentativo di raccordo sostanziale si può individuare nella mostra diffusa ANNIOTTANTA del 1985, in cui le proposte artistiche internazionali sono in qualche modo raccolte e rappresentate: minimo comun denominatore è la riappropriazione del mezzo pittorico e figurativo, del colore, del selvaggio, del magico che trovano un rinnovato spazio di movimento. 

PAINTING IS BACK Anni Ottanta. La Pittura in Italia, si sofferma sul panorama italiano che spesso si riduce erroneamente a un’identificazione approssimativa con gli artisti della Transavanguardia.  
La mostra propone un’idea della pluralità di posizioni del paesaggio multiforme di quegli anni che comprende una varietà di artisti provenienti da realtà ed esperienze differenti.
Le opere di Paladino, Cucchi, Chia e De Maria, senza dimenticare Tatafiore e Germanà,  evidenziano i legami con la generazione precedente e contemporanea, con le tele di Schifano, i paesaggi di Salvo, l’eclettismo esotico di Ontani, il gioco di Boetti e delle composizioni di Aldo Spoldi, la genialità sottile di Gino De Dominicis, la visionarietà di Carol Rama, il rientro in Italia di Mimmo Rotella, Adami e Tadini, fino alla grande tela di Enrico Baj che occupa per intero l’ultima sezione dell’esposizione e l’opera di Studio Azzurro che richiama tutte le sperimentazioni nell’ambito dei new media. Non è dimenticata neanche l’ispirazione pittorica del maestro Mario Merz che dalle opere giovanili attraversa l’Arte Povera e torna a fuoco proprio in questo periodo. 

Milano, Gallerie D’Italia, Intesa San Paolo, Mostra Painting Is Back, anni ottanta la pittura in Italia; allestimento
Milano, Gallerie D’Italia, Intesa San Paolo, Mostra Painting Is Back, anni ottanta la pittura in Italia; allestimento

Gli anni Ottanta sono troppo lontani per considerarli propriamente contemporanei e troppo vicini perché siano visti come conclusi e storicizzati. Fonti fondamentali per una ricerca approfondita infatti sono le riviste come ad esempio Domus, Flash Art, Juliet, NAC, DATA le cui pagine erano luogo di discussione continua e vivace, in cui galleristi, critici, artisti avevano piena voce. Recensioni, interviste, manifesti: il catalogo della mostra edito da Skira è arricchito da pagine significative di questo dibattito, in un’operazione di evocazione e riattualizzazione del discorso. Così come nell’edizione Flash Art Pittura Ottanta, pubblicata appositamente in occasione della mostra alle Gallerie D’Italia, la rivista propone uno speciale del proprio archivio con la ristampa di pagine memorabili e commenti fondamentali alle mostre di quel decennio.

La lettura del curatore Luca Massimo Barbero riafferma l’immanenza del medium pittorico in Italia, che non è stato messo mai del tutto da parte e questo “ritorno” alla pittura è con le sue parole “un ritorno alla “felicità del dire”, alla libertà e alla capacità rapace di riportare all’interno dell’opera tutta la pittura come contemporanea: non necessariamente la vis postmoderna del riprendere o del citare, ma un vero affondo, a piene mani, nella pittura del ventesimo secolo e, curiosamente per una volta, italiana”.
Il lavoro di Barbero vuole rileggere l’esplosione di quel momento e le sue conseguenze, tessendo una rete fitta di collegamenti e mostrando come il colore non abbia mai perso una sua continuità temporale, trovando nuova linfa vitale nel territorio dell’individualità del solo silenzioso che si ritira a dipingere un quadro.

Milano, Gallerie D’Italia, Intesa San Paolo, Mostra Painting Is Back, anni ottanta la pittura in Italia; allestimento
Milano, Gallerie D’Italia, Intesa San Paolo, Mostra Painting Is Back, anni ottanta la pittura in Italia; allestimento
Theme developed by TouchSize - Premium WordPress Themes and Websites