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Opentour 2022 | Accademia di Belle Arti, Bologna

L’Accademia di Belle Arti di Bologna celebra la fine dell’anno accademico con l’ottava edizione di Opentour (22-26 giugno), rinnovando il dialogo proficuo con i luoghi della cultura e con il territorio urbano già avviato negli anni passati. L’evento principale del...

Francesco Levoni, Still life, 2022, olio su tela, 150x100cm (presso Casa Saraceni)
Francesco Ibba (presso P420)

L’Accademia di Belle Arti di Bologna celebra la fine dell’anno accademico con l’ottava edizione di Opentour (22-26 giugno), rinnovando il dialogo proficuo con i luoghi della cultura e con il territorio urbano già avviato negli anni passati. L’evento principale del programma è la grande mostra diffusa dei lavori di oltre 400 studenti e studentesse dell’Accademia in 29 gallerie e spazi culturali disseminati nel centro storico, a cura di Carmen Lorenzetti e Giuseppe Lufrano. È inoltre previsto un fitto palinsesto di eventi correlati: una rassegna di performance, talk e la messa in scena del progetto RiparAzioni – rielaborare ad arte.

Il sottotitolo scelto per l’edizione di quest’anno è “Art is coming out”: secondo Paola Poggi, presidente ad interim dell’Accademia, ciò allude alla necessità sentita dai giovani artisti di uscire allo scoperto, di manifestarsi e far sentire la propria voce, in occasione della prima edizione della manifestazione a seguito del biennio di pandemia. Ogni spazio che ha deciso di collaborare all’iniziativa ha avviato un proficuo dialogo con i giovani artisti e con i loro professori, che hanno spesso assunto il ruolo di curatori. Per la prima volta è stato possibile coinvolgere la quasi totalità delle realtà facenti parte dell’Associazione delle Gallerie di Arte Moderna e Contemporanea Confcommercio Ascom di Bologna, che si sono andate ad affiancare ad altri spazi pubblici e privati.
Secondo il presidente dell’Associazione Fabrizio Padovani il risultato è particolarmente significativo (nonché caso unico in Italia) e rappresenta una grande opportunità formativa per gli studenti, in quanto è data loro la possibilità di confrontarsi a fondo con il mondo del lavoro e di cominciare a familiarizzare con le dinamiche dell’allestimento e della curatela di mostre in spazi connessi al mercato dell’arte. La curatrice Carmen Lorenzetti tiene a sottolineare l’impegno assunto dagli organizzatori di rappresentare tutti i percorsi di studio in modo democratico e inclusivo, dalla Pittura alla Scultura, dal Fashion alla Scenografia, dal Fumetto al Design del prodotto, dalla Fotografia alla Grafica d’arte. 

Alessandro Aprile, Come Oriana ma con due c, 2022, tecnica mista su tela, 210x190cm (presso LABS Contemporary Art).

Il risultato è “una costellazione di linguaggi che rispecchia la ricerca e l’interdisciplinarietà dell’accademia”. Ai due studenti o studentesse più meritevoli verrà assegnato Art Up | Premio della Critica e dei Collezionisti, riconoscimento promosso dalla Fondazione Zucchelli e ormai giunto alla sua quarta edizione. I premi sono finanziati da Banca di Bologna e da Fondazione Carisbo, istituzioni che acquisiranno nelle rispettive collezioni le opere vincitrici. 

Le mostre inaugureranno giovedì 23 giugno dalle 15 alle 23 e saranno visitabili anche nei giorni successivi, compatibilmente con la disponibilità degli spazi ospitanti. Di seguito la lista delle realtà coinvolte: Accademia di Belle Arti (Corte del Terribilia e Teatro), AF Gallery, CAR DRDE, Casa Saraceni, Cinema Galliera, Comix Café, DAS Dispositivo Arti Sperimentali, Di Paolo Arte, Fondazione Rusconi, Galleria Enrico Astuni, Galleria 56, Galleria Forni, Galleria Stefano Forni, Parco del Cavaticcio (mostra promossa da Galleriapiù), Galleria G7, Galleria de’ Foscherari, Inuit Bookshop, L’Ariete Arte Contemporanea, LABS Contemporary Art, Lavì! City, Museo delle Bambole, Nebbam Gallery, OTTO Gallery, P420, Sof:Art, Squadro Stamperia Galleria d’Arte, Studio la Linea Verticale, Un Altro Studio, Zoo.

L’altro importante aggregato di eventi che caratterizza questa edizione è RiparAzioni – rielaborare ad arte, la proposta con cui l’Accademia aderisce al PON Metro 14-20 (Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane) del Comune di Bologna, finanziato dall’Unione Europea e indirizzato a promuovere percorsi di welfare generativo. La strada intrapresa dall’Accademia è quella di fare leva sulla cultura e sull’arte per contrastare i fenomeni di emarginazione sociale presenti nel tessuto urbano. Il titolo del progetto si ispira al Kintsugi, l’arte giapponese della ricomposizione delle fratture degli oggetti rotti mediante resina e polvere d’oro: idealmente le azioni collettive saranno in grado di rinsaldare i legami della comunità, senza per questo annullare (e anzi esaltando) le differenze. Nei giorni di Opentour sono in programma due azioni, ambientate in Piazza Roberto Raviola, luogo poco distante dall’Accademia che è stato scelto perché spesso interessato da fenomeni di degrado. 

OpenTour, Bologna 2022 – Workshop Pasta – ph. Ilaria Depari

Venerdì 24 giugno avrà luogo Workshop Pasta, performance coordinata dagli artisti Sissi e Christian Holstad: uno degli atti principi della produzione artistica, la modellazione scultorea, sarà adattata ad un materiale inusuale, cioè la pasta fatta a mano, lasciando piena libertà creativa ai partecipanti. Nella metafora l’arte è nutrimento e infatti sarà possibile portare a casa il frutto del proprio lavoro e cibarsene.
Domenica 26 giugno l’Accademia di Belle Arti e la Pinacoteca Nazionale proporranno invece l’azione Regala l’Arte: ai presenti saranno donati cataloghi d’arte e pubblicazioni editi dalle due istituzioni, dopo essere stati decorati sul momento da studenti e studentesse. Nella settimana successiva ad Opentour sono previsti altri workshop, dedicati alle tecniche di stampa e all’acquerello.

Sabato 25 giugno è in programma anche un talk con l’artista Giulia Cenci, ex studentessa dell’Accademia, e Marta Papini, organizzatrice artistica dell’edizione corrente dell’Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. Altra importante novità di quest’anno è la rassegna di azioni performative Corneraholic, messe in atto da venti studenti e studentesse dei Bienni di Scultura e di Comunicazione e Didattica dell’Arte, i quali sono stati coordinati dall’artista Massimo Bartolini.
Dal 22 al 26 giugno, dalle ore 16 alle ore 19, per le vie della città sarà perciò possibile venire a contatto con “sculture temporanee” che attiveranno una serie di “angoli” dello spazio urbano, luoghi liminali tra intimità e collettività. Nelle parole di Bartolini: “L’angolo è la più esposta delle architetture dell’intimità. L’angolo è un tetto pensato da dentro. L’angolo è un oggetto fuori scala. L’angolo è un libro sempre aperto. L’angolo è l’incontro di due edifici. Nell’angolo ci si nasconde e nell’angolo ci si ritrova. L’angolo è un fuoco prospettico che si è materializzato. Nell’angolo si può stare soli o si può fare festa. L’angolo è architettura a braccia aperte. L’angolo è forse la prima concretizzazione della parola luogo. Corneraholic è un neologismo che indica una passione compulsiva per l’angolo inteso come luogo”.

Jacopo Risaliti, Code 1, 2021, marmo-carbone, 48x39x15 cm (presso Studio La linea Verticale)
Giuseppe Francalanza, Alba – Dintorni di Arnhem – Sutura, 2022, olio, grafite e fusaggine su tela , 40x30cm ciascuno (presso LABS Contemporary Art)