OFF THE WALL | Opere “fuori controllo”

... le opere presentate in mostra sono “in eccesso” o “fuori controllo”, ovvero, opere che oltrepassano le tradizionali distinzioni di genere: non sono, infatti, né propriamente pitture né propriamente sculture
28 Dicembre 2016

OFF THE WALL è un’espressione in inglese che indica una situazione sopra le righe. Con questo titolo che la galleria bolognese CAR DRDE riunisce in una collettiva artisti tra loro piuttosto diversi per generazione, percorso e linguaggio.  Come racconta il gallerista, le opere presentate in mostra sono  “in eccesso” o “fuori controllo”, ovvero, opere che oltrepassano le tradizionali distinzioni di genere: non sono, infatti, né  propriamente pitture né propriamente sculture.
Nicola Melinelli con Montagne presenta un’inedita – all’interno della sua ricerca – istallazione ambientale; si tratta di una struttura estremamente leggera di spago inspessito da innumerevoli “bagni” nel colore a olio. La struttura rimane sospesa nello spazio: una colorata griglia che crea un volume tattile ma invisibile, dove ogni forma nega l’altra e ogni linea viene interrotta da una seconda linea che si muove nella direzione opposta e che si interpone tra il nostro sguardo e la parete della galleria. Con una piccola tela puntellata da leggeri tocchi di pennello, Melinelli sembra inoltre far riemerge il significato simbolico-astratto degli sfondi a finto marmo di Beato Angelico.
Anche l’opera di David Casini,  la Madonna della Misericordia ci porta indietro nel tempo, affrontando in modo inedito e originale una tra le immagini più celebri della storia dell’arte. Con questo lavoro l’artista trasforma attraverso una forte astrazione e in un’unica composizione la celebre figura della Madonna della Misericordia di Piero della Francesca, ne riconosciamo la veste rossa mossa dalle innumerevoli pieghe e quel senso di equilibrio e di sospensione che vi è tra il mantello protettivo, a ombrello, della Vergine, e i fedeli inginocchiati al suo cospetto.
Pitture che eccedono se stesse sono quelle dell’artista statunitense  Alexis Teplin  e dell’artista torinese Angiola Gatti che affrontano la tela indagando il legame con  la fisicità del corpo. In tutte e due i casi ci troviamo difronte a dei dipinti dalla forte carica espressiva, che mettono al primo piano l’esperienza fisica del gesto pittorico. Le opere presentate in mostra dai due artisti sono di grandi dimensioni, quasi a voler rimarcare lo spazio necessario alla pittura per contenere il corpo intero.
I due artisti Joseph Montgomery e Sebastiano Sofia, invece, eccedono nell’uso spregiudicato dei materiali utilizzati. Lavori in bilico tra pittura e assemblage che indagano le potenzialità della materia scultorea; è il caso ad esempio di Bird Stone  di Sebastiano Sofia che utilizza un foglio di silicone come supporto per tatuare i soggetti della sue rappresentazioni.
Più legati ai linguaggi della tradizione sono i lavori di Just Quist e Cuchi White. Se Just Quist sembra osare smussando i lati e gli angoli del supporto, le fotografie di Cuchi White ci riportano immediatamente alla atmosfere sospese ma concrete di Luigi Ghirri.

OFF THE WALL _CAR DRDE Bologna 2016 - Installation view,   Courtesy CAR DRDE Bologna

OFF THE WALL _CAR DRDE Bologna 2016 – Installation view, Courtesy CAR DRDE Bologna

Sebastiano Sofia,   Bird Stone 2015/2016 and Alexis Teplin,   Three Women 2011 Courtesy CAR DRDE Bologna

Sebastiano Sofia, Bird Stone 2015/2016 and Alexis Teplin, Three Women 2011 Courtesy CAR DRDE Bologna

Nicola Melinelli Montagne 2016 (detail),   wire,   twine,   oil,   variable dimension  - Courtesy CAR DRDE Bologna

Nicola Melinelli Montagne 2016 (detail), wire, twine, oil, variable dimension – Courtesy CAR DRDE Bologna

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