Mooon ☾ certain number of books

5 Marzo 2012
  Elio Grazioli / Ji?í Kovanda

Goran Petercol
Vincenzo Latronico / Aldo Mozzini
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certain number of books
Il primo libro del progetto editoriale A certain number of books è “Mooon”: immagini e parole dedicate alla luna, in particolare alle cose terrestri che sono diventate o diventeranno lunari.
MOOON
Erano le 4, 56 (ora italiana) di un mattino d’estate: il 21 luglio 1969 (negli Usa è ancora il 20), Neil Armstrong metteva piede sulla Luna. Un piede all’inizio e un po’ di cose dopo.
Oggetti personali lasciati dagli astronauti, come ad esempio la palla da golf di Alan Shepard abbandonata durante la missione Apollo 14 o la statuetta denominata Fallen Astronaut (creata dallo scultore belga Paul Van Hoeydonck) lasciata sul suolo lunare dell’equipaggio dell’Apollo 15 per ricordare gli astronauti di tutte le nazioni morti durante la corsa allo spazio (il Fallen Astronaut al momento attuale è l’unico manufatto artistico su un suolo diverso da quello della Terra).
Sono 22 gli oggetti lasciati sulla Luna dagli astronauti.
Zaini carichi di tecnologie usati per sopravvivere nell’atmosfera lunare, le soprascarpe e i guanti, insieme ai caschi con la cupola d’oro per ripararsi dalle radiazioni solari.
Inoltre una telecamera, due macchine fotografiche, una cassetta degli strumenti, un’antenna tv, il sismografo, il raccoglitore di campioni lunari, il telemetro a raggi laser, oltre ad alcuni utensili.
La bandiera americana, alcune medaglie con l’effige degli astronauti morti, la placca commemorativa della conquista della Luna e il dischetto con i messaggi augurali del Papa e dei capi di stato di tutto il mondo. David Scott depose sul suolo una piccola Bibbia.
Non manca “la spazzatura” lasciata dagli astronauti per alleggerire il peso della navicella; scatolette vuote di cibo e sacchetti di rifiuti.
E poi il Moon Museum. Questo piccolissimo oggetto venne lasciato dalla missione Apollo XII. I migliori artisti americani hanno voluto disegnarci qualcosa sopra: Andy Warhol ha scelto un pene.
Charlie Duke, nel 1972, con la Missione Apollo XVI, decise invece di lasciare una foto, una polaroid che lo ritraeva con la sua famiglia.
“Questa è la famiglia dell’astronauta Duke, dal pianeta Terra. Giunto sulla Luna, Aprile 1972“.
O forse è tutta una cospirazione e hanno ragione quelli del Moon Hoax, e il programma Apollo è stata una bufala. Ma noi le nostre cose da portare lassù le prepariamo comunque.
Gli autori: Aldo Mozzini, Alessandra Spranzi, Alessandro Rolandi, Alice Cattaneo, Andrea Nacciarriti, Bohdan Stehlik & Una Szeemann, Elio Grazioli, Goran Petercol, Irina Gheorge & Alina Popa, Jenny Perlin, Ji?í Kovanda, Joseph Del Pesco, Linda Fregni Nagler, Luca Francesconi, Marco Neri, Michele Robecchi, Oppy De Bernardo, Petra Feriancova, Simona Denicolai & Ivo Provoost, Umberto Cavenago, Vincenzo Cabiati, Vincenzo Latronico.
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Progetto di Giancarlo Norese e Luca Scarabelli 
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