#MilanoArtWeek | La notte degli ‘indipendenti’!

Tra le novità della #MilanoArtWeek 2018, l’ART NIGHT NO PROFIT SPACES che si svolge nella serata di sabato 14 aprile
12 Aprile 2018

All’interno della settimana di miart si inserisce quest’anno una serata dedicata alle diverse realtà di spazi indipendenti che operano all’interno del contesto milanese. Segue un’ overview delle proposte che partecipano all’evento: Assab One, [.BOX] Videoart Project Space, Cabinet, Dimora Artica, Edicola Radetzky, FuturDome, Mars-Milan Artist Run Space, Marsèlleria, Mega, Standards, t-space, The Open Box.
Per tutti gli eventi in città 

Tile Project Space presenta Caradrio, bipersonale degli artisti Diego Gualandris e Riccardo Sala. La figura mitologica di un uccello leggendario, caricato di un carattere salvifico e capace di assorbire i malesseri dei malati, diviene rappresentazione di trasmissioni culturali, esportazioni e importazioni di stampo cristiano e pagano. I dipinti e le sculture in mostra generano scenari e paesaggi mobili in un territorio che non si chiude in uno sguardo cosmologico e fiabesco ma lascia aperti innumerevoli tracciati.
Daniele Pulze e Paolo Bufalini presentano all’interno dello spazio di Dimora Artica una serie di inedite sculture. La seconda collaborazione degli artisti, a seguito della mostra Grande Slime da GAFFdabasso, propone nel progetto Bello il rifiuto di strutture di costruzione concettuale a favore di una spontaneità esecutiva e di dialogo.
t-space
, in collaborazione con Current, presenta con Casus Belli il lavoro dell’artista francese Jean-Charles Remicourt-Marie. Il progetto, che sarà esteso attraverso diverse aperture in tutto il mese di aprile, evidenzia l’indagine realizzata in diversi paesi dall’artista su dispositivi militari. La rappresentazione del potere e dei suoi strumenti assume un linguaggio giocoso mentre chiude lo spettatore nella trappola dell’impossibilità di contemplazione.
Futurdome in occasione della serata degli spazi indipendenti invita a partecipare al talk di Gianni Pettena e all’installazione del suo progetto Sospensione di Archipensieri, scomposizione ottica dalla forma cubica che accoglierà il pubblico all’interno del cortile d’ingresso. La lezione di percezione spaziale che l’artista e architetto eseguirà mette in discussione le certezze di uno spazio preordinato.

Gianni Pettena - Sospensione di Archipensieri - FutureDome

Gianni Pettena – Sospensione di Archipensieri – FuturDome

Da Assab one la seconda edizione di 1+1+1 a cura di Marco Sammicheli porta Johanna Grawunder, Christoph Hefti e Antoni Malinowski all’interno dei suoi spazi per la creazione di installazioni e opere inedite. I codici disciplinari dissolti fondono insieme arte, architettura e design per i progetti Alone Together, dove Grawunder offre un cammino sospeso in uno spazio oscurato, The horse, slamming doors, in cui Hefti allestisce un accampamento per l’incontro di immagini, e infine Almost seen, indagine di Malinowski sulle teorie del colore e la proiezione della luce.
Lo spazio Cabinet di Via Tadino ospita “Ivan Seal feat. The Caretaker”: la collaborazione tra l’artista inglese di casa a Berlino, Ivan Seal, con il progetto musicale di lunga data The Caretaker.
MEGA in occasione di Miart 2018 presenta due progetti: BillyClub in sede con gli ZAPRUDER, ultimi vincitori del premio MAXXI, mentre l’altro all’interno dello spazio LIT con Nicola Martini e Jacopo Menzani. Da un lato i filmmakers accantoneranno il linguaggio cinematografico per cimentarsi nella scultura, fatica paragonabile a una delle tante che la mitologica figura di Ercole dovette intraprendere e superare, dall’altro i due artisti in un processo a quattro mani indagano un nuovo percorso di ricerca verso una materia che oltre ad essere immagine è anche superficie scultorea.
The Open Box inaugura Immagini Ombre Idee, collettiva a cura di Gaspare Luigi Marcone. Tra i nomi in mostra Valentino Albini, Corrado Bove, Gianni Caravaggio, Carlo Fei, Goldschmied&Chiari, Sophie Ko, Mikayel Ohanjanyan, Ornaghi&Prestinari, Shigeru Saito, Elisabeth Scherffig.

t-space - Casus Belli - Jean-Charles Remicourt-Marie

t-space – Casus Belli – Jean-Charles Remicourt-Marie

Negli spazi di Marsèlleria Alessandro Di Pietro progettando un ambiente con l’obbiettivo di indagare un personaggio senza nome creando allo stesso tempo una relazione empatica con l’osservatore. Felix, quarto e ultimo capitolo di una serie di mostre iniziate nel 2016 verrà, in occasione di Art Night Non Profit Space, attivato con la collaborazione di Enrico Boccioletti da un intervento sonoro che forse non si realizzerà mai completamente.
[.BOX], progetto di Visualcontainer Italian Videoart Platform, alla decima edizione di FlashForward la ricerca di artisti emergenti italiani e internazionali (Eleonora Roaro, Elisabetta Di Sopra, Slawomir Milewski, Davies Zambotti, Rita Casdia, Barbara Brugola, Angelina Voskopoulou, Lucia Veronesi, Barbara and Ale) si concentra sul meta-linguaggio cinematografico.
Continua da MARS il focus sulla videoarte nazionale e internazionale con il progetto BelVedere. A cura di Fabio Carnaghi la metafora del paesaggio diviene un osservatorio privilegiato per uno sguardo indirizzato verso un altrove. Lo screening con i lavori di Yoav Admoni, Alejandro Almanza Pereda, Chameckilerner, Debora Hirsch, Sasha Litvintseva, Oliver Micheals, Johanna Reich, Devis Venturelli sarà affiancato da un’installazione site specif di Alberto Mugnaini.
Infine, A Few of the Things You left behind, progetto a cura di Francesco Tenaglia per Edicola Radetzky, coinvolge sei figure provenienti da ambiti di ricerca differenti. Gli artisti Andrea Romano e Massimo Grimaldi dialogheranno con gli editori e scrittori Eley Williams, Steven J Fowler e Owen Vince istituendo una nuova tipologia di confronto all’interno dello spazio.
Then it move a fraction è il progetto no stop (dalle ore 8 pm ad oltre le 6 am del giorno successivo) che offrirà Standards in collaborazione con Archive Books e Archive Kabinett Berlin. Ampliando la possibilità di esperire la selezione di proiezione per la serata ad un tempo più lento, l’obiettivo si prefigura come modalità per restituire all’ascolto la sua valenza politica.

Tile Project Space - Diego Gualandris & Riccardo Sala, Caradrio, 2018. Installation view, courtesy Tile Project Space, photo by Siliqoon

Tile Project Space – Diego Gualandris & Riccardo Sala, Caradrio, 2018. Installation view, courtesy Tile Project Space, photo by Siliqoon

Edicola Radetzky

Edicola Radetzky

Theme developed by TouchSize - Premium WordPress Themes and Websites