A Milano apre i battenti MEGA

Apre un nuovo spazio in Piazza Vetra a Milano con gli artisti Diego Perrone e Andrea Sala
4 Aprile 2016

  • Mega - Piazza Vetra, 2016 Milano
  • Mega - Piazza Vetra, 2016 Milano
  • Ph. Delfino Sisto Legnani
  • Mega - Piazza Vetra, 2016 Milano
  • Mega - Piazza Vetra, 2016 Milano
  • Ph. Delfino Sisto Legnani
  • Ph. Delfino Sisto Legnani

Bastano 15 metri quadri per fare dei ‘mega’ progetti? Raccolgono la sfida Davide Giannella, Delfino Sisto Legnani e Giovanna Silva – temerarie figure del sistema dell’arte (ma anche della fotografia ed editoria) – aprendo lo spazio MEGA: “un luogo dove poter sviluppare e mostrare progetti inediti che altrove non troverebbero collocazione”.

Senza mettere paletti tra le discipline – arte, architettura, design, musica, fotografia, editoria e cinema – MEGA “sviluppa la propria programmazione seguendo due traiettorie parallele e distinte, due momenti differenti. Da una parte i progetti ad Alta Intensita?: curati e prodotti internamente, sempre inediti, sempre accompagnati da una pubblicazione. Dall’altra, i progetti a Bassa Intensita?: gia? prodotti esternamente, sono ospitati per un tempo ridotto.”

Anche se i nomi non sono proprio “inediti”, MEGA apre i battenti martedì 5 aprile con “UNGHIA”, un progetto di  Diego Perrone e Andrea Sala (a cura di MEGA e Nicola Ricciardi).

Alcune domande ai Giannella, Sisto Legnani e Silva.

ATP: Perchè un fotografo, un’editrice e un curatore hanno deciso di aprire MEGA? 

Per affinità e amicizia. Poi soprattutto perché MEGA dovrebbe riunire al suo interno diverse realtà e visioni del contemporaneo. Ospiterà progetti di differente natura, cercando di unire le nostre competenze con quelle delle persone che di volta in volta inviteremo a collaborare con noi, si tratti di artisti, designer, curatori, fotografi, scrittori… Dovrebbe esserci una certa fluidità, ci piacerebbe che ognuno – non solo noi – uscisse dal proprio ruolo o dalle proprie abitudini professionali per dare luogo a qualcosa di nuovo ogni volta.

ATP: Perchè questo nome? 

Per ossimoro probabilmente. Lo spazio misura 15 metri quadrati. Al di là delle contingenze fisiche vorremmo che fosse il contenitore per progetti di ampio respiro, cercando di trasformare un possibile limite in una potenzialità.

ATP: Lo spazio ha un particolare carattere distintivo?

Era un laboratorio di restauro con un’ampia vetrina su piazza Vetra. Cercheremo di mantenere questa condizione originaria con progetti sempre inediti e concepiti per relazionarsi specificatamente allo spazio. La vetrina permette un buon dialogo tra l’esterno e l’interno dello spazio. Pensiamo poi che un spazio di dimensioni ridotte possa essere una risorsa: non potendo stipare lo spazio, si è in una certa maniera costretti a trovare un concetto efficace che in qualche modo vinca sulla quantità, una maniera per far prevalere le idee.

ATP: Che mostre avete in programma per i prossimi mesi?

Ad oggi abbiamo messo in programma una mostra di Natalie Du Pasquier, una sulle relazione tra produzione artistica ed entomologia, una più attenta alla fotografia e ai suoi potenziali.

ATP: Oltre alle mostre temporanee, ci saranno anche altre iniziative?

Abbiamo diviso la programmazione in appuntamenti ad Alta Intensità e a Bassa Intensità: nel primo caso si tratta di progetti ideati e curati da Mega. Questi avranno una durata di circa un mese e saranno accompagnati da una piccola pubblicazione collezionabile che possa a sua volta veicolare le suggestioni prodotte dalla mostra. Nel secondo caso si tratta invece di realtà esterne con le quali ci sentiamo affini e che abbiamo deciso di sostenere, ospitandole e offendo loro una vetrina per un solo giorno.

ATP:  Con che mostra inaugurerete?

Con ‘’UNGHIA’’ di Diego Perrone e Andrea Sala. Andando oltre i lavori realizzati a quattro mani -sui quali preferiamo non anticipare nulla in vista dell’inaugurazione del 5 aprile- pensiamo si piuttosto interessante il fatto che Diego e Andrea si siano sentiti liberi di lavorare ad un progetto comune e del tutto inedito, animati dalla volontà di sperimentare tecniche nuove rispetto alle proprie abitudini produttive, principalmente legate alla pratica scultorea. Altrettanto importante è che il lavoro sia stato portato avanti con estrema serietà e professionalità ma anche con la libertà di sbagliare e di mettersi in discussione tante volte, tentativo per tentativo, nel pieno dello spirito di MEGA. Ha permesso a tutti di costruire un ottimo dialogo, libero dalle consuete dinamiche – e conseguenti stress – di una mostra in galleria o in luoghi istituzionali. In questa occasione abbiamo lavorato anche con Nicola Ricciardi che a sua volta si stava interessando a questo corpo di lavori e ci è sembrato naturale coinvolgerlo per ampliare ulteriormente le riflessioni a riguardo.

Mega Spazio - Piazza Vetra

Mega – Piazza Vetra, Milano

Diego Perrone,   Andrea Sala - Unghia -  Spazio Mega,   Milano 2016

Ph. Delfino Sisto Legnani

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