Luca Vitone da Catania a Bolzano

13 Luglio 2012
Calliope, 2002 – Tavolo da pranzo, ciaramella, filo elettrico, lampadine rosse e blu Tavolo 79, 5 x 106, 4 x 98, 7 cm, dimensioni complessive variabili Courtesy the artist and Pinksummer gallery, Genova
  Io, Fattorie Romeo del Castello a Randazzo, 2012 Agenti atmosferici su tela 470 x 205 x 10 cm
Courtesy the artist
   
Polimnia, 2002, Sgabello, fisarmonica, filo elettrico, lampadine gialle e blu Sgabello47, 8 x 45, 7 x 26, 2 cm, dimensioni complessive variabili Collezione Renato Alpegiani, Torino
   Natura morta con paesaggi e strumenti musicali, Installation view, Fondazione Brodbeck, photo Federico Baronello
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“Annichilito dal disastro organizzativo di Windjet, sia all’andata, sia al ritorno, con spostamenti di volo, ore di ritardo accumulate, arrivi al di là di ogni coincidenza ferroviaria, uso di autostop, arrivo in albergo a notte fonda, scioperi regionali delle ferrovie, partenze impreviste all’alba, canicola costante versus temperate arie condizionate, raffreddore, bronchite, antibiotici, nevralgie, pronto soccorso, cliente abituale della farmacia prossima all’albergo, anti-infiammatori e anti-dolorifici. Sogno un bagno asciuga circondato da dune con uno stabilimento industriale bruciato sullo sfondo.”
Luca Vitone a proposito della ‘distanza’ tra Catania e Bolzano
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Luca Vitone
Natura morta con paesaggi e strumenti musicali progetto di residenze Fortino 1
a cura di Helmut Friedel e Giovanni Iovane
fino al 15 settembre 2012
Luca Vitone, nel suo continuo ripensare la geografia come espressione e costrutto culturale, ricostruisce (produce) un soggetto – un territorio o un paesaggio – inventando persino percorsi dimenticati e memorie, offrendo uno spazio misurabile e visibile ai soggetti autonomi e individuali prodotti dall’immaginazione creatrice. Accanto, nel senso spaziale e metonimico, a questa personale ricerca geografica, Luca Vitone ha avviato, da circa un decennio, una altrettanto originale e differente riflessione sulla natura del monocromo (emblema ma anche bersaglio telelogico dell’arte di avanguardia del ‘900).
In occasione della sua mostra personale presso la Fondazione Brodbeck, Luca Vitone ha esposto alcuni monocromi – ‘dipinti’ realizzati dagli agenti atmosferici -, appositamente dedicati ad alcuni luoghi della Sicilia (le tele dei monocromi sono state ospitate presso: Fattorie Romeo del Castello, Randazzo (CT); azienda Caffè Moak Spa, Modica (RG); Brodbeck Srl, Zona industriale Catania; C.o.C.A., Center of Contemporary Arts, Modica (RG); Zafferana/Etna).
Accanto a queste opere, una serie di nature morte sempre legate e ispirate dai luoghi siciliani. 
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Luca Vitone, ‘Monocromo Variationen’, Museion 2012. Foto Othmar Seehauser 
Luca Vitone, L’invisibile informa il visibile, 1988 – Courtesy the artist / Fondo ex-Galleria Paolo Vitolo, Milano – Museion 2012 Foto: Othmar Seehauser
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Luca Vitone
Monocromo Variationen
A cura di Letizia Ragaglia
Museion, Bolzano

Fino al 16 settembre la project room di Museion ospita l’artista Luca Vitone con ‘Monocromo Variationen’, il progetto speciale che sconfina nell’intero piano terra del museo. La scelta di Passage,   “piazza coperta” di Museion, per la presentazione delle opere di Vitone è in piena sintonia con la pratica di questo artista e con la sua particolare sensibilità nel misurarsi con i luoghi. Tra le opere in mostra Vitone presenta infatti anche un nuovo lavoro su Bolzano, “Rogo”, un film in 16 mm realizzato all’inceneritore cittadino. “Monocromo Variationen” offre inoltre una panoramica sull’opera dell’artista genovese e sulla sua ricerca sul monocromo, iniziata fin dagli anni ottanta.

Il percorso della mostra è un omaggio alla ricerca condotta dall’artista sin dagli anni Ottanta e un percorso di approfondimento, attraverso l’esposizione di opere eterogenee della tematica del monocromo. In quest’occasione sarà possibile rivedere un’opera dell’artista appartenente alla collezione Museion, Le ceneri di Milano (2007). La mostra è allestita all’interno di Museion Passage, uno spazio del museo in stretto dialogo con la città, in sintonia quindi con la pratica dell’artista, spesso strettamente legata al territorio in cui si trova. All’interno della project room il pubblico può assistere alla proiezione di un monocromo rosso fuoco in movimento, video che riprende le fiamme dell’inceneritore di Bolzano sud.
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