Like the sound of an Earthquake – Cassata Drone at Barriera Contemporanea, Torino

L'evento performativo rappresenta l’inizio e insieme uno degli eventi fondamentali di quello che è Cassata Drone (CD), progetto indipendente che si terrà a Palermo dal 16 giugno al 20 settembre 2018
28 Marzo 2018
Like the sound of an Earthquake, Barriera Contemporanea, credits Bianca Asmara Curti

Like the sound of an Earthquake, Barriera Contemporanea, credits Bianca Asmara Curti

Il giorno 23 marzo ha avuto luogo all’interno degli spazi di Barriera Contemporanea a Torino Like the sound of an Earthquake.
Una “scultura performativa” con il corpo di drone, pensata da g. olmo stuppia e curata da Giovanni Rendina, ha sorvolato la sede espositiva emettendo registrazioni sonore di ricette di cassate siciliane. Il rumore disturbante si affievoliva in coincidenza dei megafoni stesi a terra come fiori, permettendo alle voci delle persone del quartiere coinvolte nel progetto di dare forma al tipico dolce siciliano.
La gestione e il volo dei droni, insieme alla relativa messa in sicurezza all’interno dello spazio, sono affidati a IDRONI TORINO. L’evento performativo rappresenta l’inizio e insieme uno degli eventi fondamentali di quello che è Cassata Drone (CD), progetto indipendente che si terrà a Palermo dal 16 giugno al 20 settembre 2018 in un appartamento privato nel cuore del quartiere arabo della Kalsa.
CD vedrà la partecipazione con opere site specific degli artisti internazionali Raqs Media Collective, Stefano Cagol e Maria Rapicavoli. Se da un lato la Cassata Siciliana diviene il fulcro di un’operazione visiva legata alla decorazione, al gusto e alla lingua; dall’altra la parola Drone crea uno spazio per trasformare in forme estetiche e scultoree la presenza di dispositivi militari (Frontex, Drone Hawak, Drone Predator, Muos) utili tatticamente a fare della Sicilia una “portaerei naturale” strategica nel Mediterraneo.
Le forme della cassata e del drone abitano entrambe la regione Sicilia di cui l’artista è originario e si offrono come elementi per indagare due tratti ormai centrali della cultura siciliana: la tradizione linguistico-culturale siciliana (Cassata, dall’arabo ‘quas’at’) e la forte presenza militare (Drone, dall’inglese ‘ronzone’), con la base NATO di Sigonella, che caratterizza la Sicilia fin dal dopoguerra e oggi ospita svariati droni militari Hawk e Predator.

Il progetto a partire dal prossimo 29 marzo si vedrà impegnato nel secondo evento del programma pubblico Tintu è cu nun mancia a cassata pi Pasqua. A path to understand the Sicilian landscape, workshop esperienziale che si struttura in una camminata di 253 km che congiunge Sigonella a Palermo. Attraverso lo studio dei fenomeni paesaggistici e urbanistici, il tema indagato sarà l’interazione con le forme della base militare di Sigonella e il suo impatto antropizzante sul territorio in riferimento alla storia dell’architettura e ai miti siciliani. Il progetto formativo trae spunto dalla deriva situazionista di Guy Debord e dagli esperimenti di Walkscape condotti da Osservatorio Nomade.

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