La Cina non è vicina. BADIUCAO – opere di un artista dissidente | Fondazione Brescia Musei

Prima personale italiana per l’artista-attivista cinese Badiucao in cui l’ironia diviene arma politica contro ogni forma di oppressione e censura.
17 Novembre 2021
Lennon Flag, 2021 Bandiera, 200 x 300 cm
Tank Man, 4 giugno 2018, Melbourne Frame dal video della performance ©Badiucao

Violazione dei diritti umani, censura e controllo, repressione del dissenso sono solo alcune delle tematiche che l’artista Badiucao affronta nella sua prima personale in Italia, allestita a Brescia (Museo di Santa Giulia) fino al 13 febbraio 2022. La Cina non è vicina. BADIUCAO – opere di un artista dissidente è il titolo della mostra presentata da Fondazione Brescia Musei e curata da Elettra Stamboulis, evento di punta del Festival della Pace. 

È il lontano 2007 quando Badiucao, oggi soprannominato il Bansky cinese, studia legge all’università di Shangai. Un giorno si imbatte nel documentario clandestino The Gate of Heavenly Peace, in cui vengono denunciate le violenze perpetuate dall’esercito cinese durante le proteste di piazza Tienanmen. La volontà di combattere contro ogni forma di oppressione rappresenta il punto di partenza della vocazione artistica di Badiucao, la cui produzione viene presentata – dagli esordi ad oggi – nel percorso espositivo bresciano. Installazioni multimediali, tele, opere grafiche, cartoon costituiscono solo una piccola parte dei suoi lavori, che si diffondono inizialmente in rete attraverso illustrazioni e attività  virtuali contraddistinte da un linguaggio visivo accattivante, figlio di una cultura pop deformata dall’ironia. Servendosi dei toni, della grafica e dei colori propri della propaganda comunista, Badiucao manifesta il suo dissenso, fisicamente e virtualmente. 

L’artista, esule in Australia a causa della sua battaglia politica contro il regime, sarà presente a Brescia per l’allestimento. La mostra costituisce un ulteriore tassello di un progetto espositivo iniziato nel 2019 con l’artista curda Zehra Doğan – protagonista della personale Avremo anche giorni migliori. Zehra Doğan. Opere dalle carceri turche – in cui arte contemporanea e diritti umani si intrecciano e dialogano. “Fondazione Brescia Musei ha intrapreso un paio di anni fa un percorso dedicato alla comprensione dell’arte contemporanea quale forma di espressione particolarmente forte e simbolica delle sofferenze vissute nei contesti in cui la libertà di parola, di espressione, di movimento è limitata o fortemente violata – dichiara Francesca Bazoli, presidente della Fondazione Brescia Musei -. Questo format, che ci permette ogni anno di esporre un artista che opera in quadranti geopolitici impegnativi, consente alla nostra istituzione di definire al meglio una voce autonoma e autentica nel panorama italiano dell’arte contemporanea”.

In occasione della mostra, Fondazione Brescia Musei ha realizzato un catalogo, edito da Skira, e un ricco programma di attività e approfondimenti dedicati ad un pubblico variegato (adulti, scuole, famiglie). 

La Cina non è vicina. BADIUCAO – opere di un artista dissidente 
Fondazione Brescia Musei
A cura di Elettra Stamboulis
Museo di Santa Giulia
Via dei Musei 81, 25121 Brescia
Dal 13 novembre 2021 al 13 febbraio 2022 

Winnie the Trophies, 2017, Stampa digitale, 115 x 150 cm ©Badiucao
No I Can’t, No I Don’t Understand, Covid Portraits for Dr. Li, 2020, Stampa digitale su carta di riso, 150 x 150 cm ©Badiucao
Ideas Are Bulletproof, 2021 Stampa digitale, 80 x 100 cm
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