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Chicche nella mostra ce ne sono tante: Ivano Atzori (di bianco vestito) in mezzo ad un ‘mare’ di bicchieri bianchi di plastica che simula il gesto di urinare in una vaschetta. Martino Gamper presente con una sedia ‘mezza e mezza’. Le romantiche foto di Riccardo Bagnoli: peccato che non erano illuminate e stampate ‘a dovere’. Il video collage di Alessandra Toni che taglia e incolla perle di cinema d’autore. Una serie di acquerelli a china di Federica Perazzoli che oscillano tra Tracey Emin e Marlene Dumas. Mi spiace di essermi persa la performance sonora dei Blastula. Per chi l’ha vista, lasci qualche segnale di fumo.
La sala Kings presenta una serie di installazioni, sculture, fotografie della coppia di ‘sons of a bitch’. Caotici ma laccati, teoricamente ‘brutti, sporchi e cattivi’ -ma sempre perfetti, cristallini e fin troppo puliti – i due artisti si sono impegnati al massimo per creare, con le loro sole forze, un progetto ambizioso che è solo all’inizio. Sia alla mostra che al magazine ha contribuito la giovane curatrice Guia Cortassa.