






Lo Spazio Marris è talmente ‘caratterizzato’, ha un’atmosfera così decadente-chic (evito la ‘vecia Milan’ come riporta il CS), che è quasi inevitabile non scindere il contenuto dal contenitore. La carta da parati scrostata, la stanzetta con decide di cartoline da vacanze assolate, la luce fioca… insomma tutto si ammanta di incanto e bla bla.
La ricerca fotografica di Ketula è un po’ acerba. Collage, riflessi incontrollati della luce sulla pellicola, sperimentazioni con materiali vari tipo stoffe o stagnola, danno la sensazione di esercizi o tentativi in via di definizione. Nulla toglie che alcuni scatti siano intriganti. Apprezzo che la manipolazioni e i tagli a cui la fotografa sottomette i soggetti, rendano le immagini ambigue e meritevoli di un’attenta osservazione.
Prossimo appuntamento per l’ ‘appartamento artistico’ ad aprile, con una mostra di giovani artisti dell’Accademia di Brescia.