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Jorge Macchi | Suspension Points— Galleria Continua

La mostra di Jorge Macchi, integralmente imperniata sulla percezione, la dualità, il dubbio, l’allusione all’altro rispetto a quello che stiamo vedendo, cortocircuita con l’impronta fortemente storicizzata che attornia la galleria, ovvero il teatro medievale di San Gimignano, dove tutto pare...

Jorge Macchi - Suspensions Points - Installation views _ Galleria Continua, San Gimignano - Courtesy - GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio
Jorge Macchi – Suspensions Points – Installation views _ Galleria Continua, San Gimignano – Courtesy – GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio

La mostra di Jorge Macchi, integralmente imperniata sulla percezione, la dualità, il dubbio, l’allusione all’altro rispetto a quello che stiamo vedendo, cortocircuita con l’impronta fortemente storicizzata che attornia la galleria, ovvero il teatro medievale di San Gimignano, dove tutto pare essere incantato ed incastonato nel tempo che fu. La prima immagine che incontriamo è un dittico su carta, il cui titolo è omonimo a quello dell’esposizione stessa: Suspensions Points.
Quella che nella parte sinistra intuiamo essere un’architettura esplode invece a destra in tutte le molecole colorate di cui è composta, benché sia la nostra mente a suggerirci si tratti della stessa figura disfatta, piuttosto che di un’altra.

“Le persone vedono solo quello che si aspettano di vedere: non riescono a sperimentare consapevolmente i dati grezzi, ma solo lo schema che il loro cervello crea a partire da quelli” (Grandin, La macchina degli abbracci)

La stessa sala ospita una serie di sculture, disegni tecnici divenuti tridimensionali, essenziali origami metallici di cui restano le pieghe, i nudi telai.
In un attraversamento di quella che un tempo era la zona adibita a guardaroba l’artista ha installato, quasi nascosti nelle nicchie, una serie di giradischi che si avviano quando rilevano movimento, ovvero qualcuno che osserva e ascolta: ciascuno suona la stessa melodia, interpretata con uno strumento differente. L’opera, realizzata in collaborazione con Edgardo Rudnitzky, prevede quindi un tête-à-tête con lo spettatore, così come l’attivarsi di una sinfonia se idealmente ciascun giradischi venisse osservato da una persona diversa.

Jorge Macchi - Suspensions Points - Installation views _ Galleria Continua, San Gimignano - Courtesy - GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio
Jorge Macchi – Suspensions Points – Installation views – Galleria Continua, San Gimignano – Courtesy – GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio
Jorge Macchi - Suspension Points 03 acrilico su carta 2018 - Galleria Continua, San Gimignano - Courtesy - GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio
Jorge Macchi – Suspension Points 03 acrilico su carta 2018 – Courtesy – GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio

Ripensando un finale differente per Il barile di Amontillado di Edgar Allan Poe, Macchi crea una parete in mattoni da cui elimina il cemento, lasciando quindi aperture tra un mattone e l’altro e permettendo quindi allo spirito di Fortunato di liberarsi dalla sua triste prigione.
Suspension Points è costellata da appunti visivi, ironici acquerelli su carta che puntellano la mostra, tra i quali spicca il poetico Father and Son, una clessidra che si sgrana travasandosi da un contenitore all’altro, una fluidificazione tra due dimensioni, seppure le stesse siano aderenti e connesse.
La conformazione di Continua impone però che sia l’opera antistante il palco a calamitare l’attenzione, ed è qui che Macchi installa La noche de los museos, un enorme tappeto in lana che inevitabilmente dialoga con la tenda rossa: sul tappeto sono precipitati quattro faretti, che corrispondono ad altrettante “macchie” apertesi sulla superficie.
Questa caduta rivelatrice, associabile a quella –sempre di un faretto- di Truman Show, allude, minandola sottilmente, alla granitica convinzione che alberga in ciascuno di noi e che gelosamente conserviamo, forse per istinto di conservazione e sopravvivenza, di essere “padroni del nostro sguardo”, cioè di poterci fidare di quello che stiamo guardando.
Dietro le quinte, lo spettacolare video MD: uno spartito a cascata blu in cui quella che pare di primo acchito essere una melodia familiare e riconoscibile, sclerotizza matrixianamente, contraddicendo le nostre ordinarie previsioni.

Jorge Macchi | Suspensions Points
A cura di Laura Hakel
Galleria Continua, San Gimignano

Jorge Macchi - Suspensions Points - Installation views _ Galleria Continua, San Gimignano - Courtesy - GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio
Jorge Macchi – Suspensions Points – Installation views _ Galleria Continua, San Gimignano – Courtesy – GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio
Jorge Macchi - Vanitas 01 2018, wooden rod structure, 3 books, candle, 138 x 73 x 146 cm. Courtesy - GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio
Jorge Macchi – Vanitas 01 2018, wooden rod structure, 3 books, candle, 138 x 73 x 146 cm. Courtesy – GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio
Jorge Macchi - Suspensions Points - Installation views _ Galleria Continua, San Gimignano - Courtesy - GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio
Jorge Macchi – Suspensions Points – Installation views _ Galleria Continua, San Gimignano – Courtesy – GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio

Galleria Continua hosts one of the most prominent artists of the modern Latin American artistic panorama, Jorge Macchi

The solo show, “Suspension Points”, presents a series of works that weave together cinema, musical, literary and art history references with the dreamlike, the accidental, and with tragedy and humour: sculptures, paintings, watercolours, installations and two works born of a new collaboration between Macchi and Edgardo Rudnitzky, Argentinian musician and composer. Jorge Macchi’s poetics of suspension goes beyond the limits of the frame. “Suspension Points” takes its name from a diptych in which the dots which form the image appear to disperse upon reaching the edges of the paper. Artist work is an invitation to reconsider the relationship between the objects of the world, it recreates the conditions of a parallel reality which undercuts our certainties and our consciousness. The installation “La noche de los museos”, occupying the parterre of the ex-cinema and theatre space, is no exception.
This work invites the spectator to reflect on the meaning of one of the main questions in Macchi’s work: the materialising power of light. Moreover Laura Hakel, curator of the show, underlines, this installation creates a contradiction between the present and the past of an action, the ambiguous evanescence of an image and the presence of the viewer.The artist’s works are to be found in important collections such as those of MoMA in New York, MUSAC (the Museum of Contemporary Art of Castilla and León), the Tate Modern in London, Centro Galego de Arte Contemporáneo (CGAC) in Santiago de Compostela, Fundación Arco in Spain, MUHKA in Antwerp, SMAK in Ghent, Belgium, Museo d’Arte Contemporanea of Rosario in Argentina and Fundación Banco de la Nación Argentina in Buenos Aires.

Jorge Macchi, Father and Son acquerello su carta 2017 - Courtesy - GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio
Jorge Macchi, Father and Son acquerello su carta 2017 – Courtesy – GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio
Jorge Macchi, Video MR 2018 - Courtesy - GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio
Jorge Macchi, Video MR 2018 – Courtesy – GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio
Jorge Macchi - Present 03 2018, steel, 41 x 45 x 17 cm. Courtesy - GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio
Jorge Macchi – Present 03 2018, steel, 41 x 45 x 17 cm. Courtesy – GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio
Jorge Macchi - Waking hours 2018, sound installation in collaboration with Edgardo Rudnitzky. Courtesy - GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio
Jorge Macchi – Waking hours 2018, sound installation in collaboration with Edgardo Rudnitzky. Courtesy – GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio