Prosegue in nostro excursus descrittivo dei dieci progetti vincitori dell’Italian Council dell’Ambito n.1: quello dedicato al finanziamento della produzione di nuove opere che andranno a incrementare le collezioni pubbliche.

L’artista Jacopo Miliani si aggiudica il finanziamento con La discoteca, un film in cui il racconto orale e visivo si concentra su quei corpi danzanti che animarono la scena del clubbing italiano degli anni ’80 e ’90, giustamente letti dall’artista come contesti di contaminazione, trasformismo, relazioni amorose, dal forte potenziale politico e sociale. A metà tra fiction e archivio il film d’artista immagina la discoteca come una “camera dell’amore” in cui si entra due per volta per consumare un atto sessuale rigorosamente controllato, in cui del divertimento e della scoperta non resta traccia mentre si assiste all’inibizione verso ogni tipo di relazione che prevede un confronto diretto, fisico e di pensiero. Se negli anni ’90 le discoteche rappresentavano il luogo fisico della contaminazione, del trasformismo e delle relazioni amorose oggi l’influenzarsi passa per canali diversi da quelli fisici. A partire da temi che alimentano il discorso performativo presente, l’opera di Miliani mette al centro questo spostamento di valore dell’elemento corporeo indagando le dinamiche di controllo e la trasformazione in atto nella dimensione relazionale che ne deriva. Questo progetto è presentato dall’Associazione Nosadella.due (Bologna in collaborazione con APS Arcigay Il Cassero, l’associazione culturale Bottega Bologna, laFondazione di Amsterdam If I Can’t Dance, I Don’t Want To Be Part of Your Revolution, e l’Associazione Run by a group / openspace di Nancy e destinato al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato.

VIP = Violation of the Pauli exclusion principle è il progetto di Margherita Morgantin e si articola attraverso l’osservazione di alcune immagini della fisica astroparticellare in relazione all’immaginazione artistica, alla sensibilità personale come forma di dato scientifico, osservazione messa al confronto con il pensiero della filosofa Simone Weil. Il lavoro è pensato in modalità processuale e prevede, in varie fasi, incontri e dialoghi trasversali tra scienziate/i, filosofe, artiste/i e studenti.
La prima fase del lavoro di ricerca, CAMPO 1, iniziato da qualche settimana è rivolta alla montagna, con un particolare attenzione all’aspetto climatico. Il campo di ricerca è allestito al Rifugio Racollo (1570 mt lmm), a Campo Imperatore loc. Racollo (comune di Santo Stefano di Sessanio) nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Una seconda fase della ricerca prevede, CAMPO 2, prevede un moneto di studio presso i Laboratori Nazionali di Fisica Nucleare.
Questo progetto ha come promotore XING di Bologna, e poi L’Accademia di Belle Arti di l’Aquila ABAQ, il Gran Sasso Science Institute, il museo MAXXI L’Aquila, Palazzo Lucarini Centro per l’Arte Contemporanea di Trevi, la casa editrice Nottetempo di Milano, Serralves Museu de Arte Contemporanea di Porto, la galleria d’arte contemporanea La Salle des Bain di Lione, e Ca’ Pesaro Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia.

The Cute and the Useful è il progetto che realizzerà il duo The Cool Couple che vuole analizzare e rappresentare la percezione dell’idea di natura in Occidente.
L’espressione The Cute and the Useful identifica quelle specie animali che sopravviveranno all’attuale estinzione di massa per via del loro legame, affettivo o economico, con gli esseri umani. Il progetto nasce na una ricerca avviata dagli artisti nel 2017 durante un programma di residenza d’artista presso Nirox Foundation, e proseguita nel 2019 grazie al Premio Johannesburg. The Cool Couple realizzeranno un film documentario combinato ad una narrazione speculativa, per raccontare il mercato e l’industria degli animali selvaggi Sudafricana, che trasforma questi animali in beni che possono essere comprati, ceduti, affittati e necessitano di protezione, generando una vera e propria economia. La profonda frizione tra questa situazione e l’idea occidentale di natura è il nucleo del film The Cute and the Useful, che intende stimolare una riflessione sulla crisi del pensiero Occidentale e sulla nascita del sistema che ha portato all’Antropocene. L’industria degli animali selvatici diviene così una chiave per evidenziare la persistenza di stereotipi e retaggi coloniali costruiti su una concezione del mondo ormai anacronistica. Questo progetto è presentato dall’Associazione Culturale Careof e dalla Nirox Foundation e destinato al Mambo. I partner culturali di questo progetto sono l’Istituto Italiano di Cultura di Pretoria, AcPAV, Associazione Culturale Parco d’Arte Vivente KABUL magazine ed è inoltre supporto da Alberta Romano, curatrice Kunsthalle Lissabon, dalla Viennale, Vienna International Film Festival e da Archive Books.