Intervista con Olivier Kosta-Théfaine — Swimming is Saving, Villa Medici

Aria di Roma parle de paysage, de territoires, ca parle de ma vie a la Villa, et de mes sorties dans le centre de Rome et en péripherie. Aria di Roma parle de contradictions, de sentiments melés, c'est une exposition qui imbrique différentes histoires, de très grandes et d'autres plus intimes.
18 Agosto 2017

Continuano le nostra ‘esplorazione’ nelle ricerche degli artisti invitati a Swimming is Saving, a cura di Chiara Parisi. La mostra raccoglie i progetti dei quindici artisti e creativi in residenza a Villa Medici, con la partecipazione speciale dell’artista e poetessa libanese Etel Adnan. Visitabile fino al 17 settembre 2017, l’esposizione è la prima del ciclo LORO.

Dopo Simon Brodbeck & Lucie de Barbuat, vi presentiamo la ricerca di Olivier Kosta-Théfaine (1972), artisti che si definisce un “pittore di paesaggi”. Esplora la città attraverso i suoi margini e, quando si sposta nello spazio urbano, va alla ricerca di elementi che ci sfuggono. L’interesse per il dettaglio lo guida nei suoi spostamenti e alimenta un vasto archivio di immagini. Considerandosi a sua volta un puro prodotto della città, Kosta-Théfaine gioca con i cliché e trasforma i riferimenti comuni.
Nell’ambito del suo progetto a Villa Medici, Olivier Kosta-Théfaine propone di osservare Roma e la sua periferia, la sua architettura antica e contemporanea, i suoi stereotipi e i suoi dettagli nascosti, analizzando il paesaggio romano per poi isolare e archiviare alcuni suoi elementi. A partire da questi frammenti scelti e attraverso un lavoro in studio, suggerisce una lettura trasversale della Città Eterna basandosi su certe verità o evitando la realtà attraverso reinterpretazioni e collisioni, intessendo legami tra passato e presente, centro e periferia.

Aria di Roma 

(…) Esco dalla Villa per contemplare i particolari di questa città-museo e i suoi dintorni.

C’è tutto quello che un turista potrebbe voler andare a vedere, con l’aiuto di una guida, e ciò su cui io decido di soffermarmi.
Piccoli monumenti composti di conchiglie raccolte in strada o sulla spiaggia competono con le volte dei palazzi e le fontane del centro storico.
Un tazza con l’effige del Papa, vari tipi di articoli per turisti, a buon mercato.
E ogni giorno una cornice diversa, un cielo dai colori sgargianti : dipinto rinascimentale o riproduzione made in China del cielo romano.
Una grata antintrusione rivela un diverso potenziale, agendo come parentesi temporale.
Un blocco di cemento raccolto a Corviale prende il nome di Palazzo, mentre il prezioso legno di un pino domestico centenario assume le sembianze e il nome di un mobiletto da grande distribuzione.
Tracce sui muri della città, tutto “potenziale pittorico”, oggetti abbandonati, trovati, raccolti tra il Bosco e San Vittorio.
L’aria di Roma è Neuilly-Sarcelles, le due borgate di Versailles raccontate dai fiori e il Ponentino,
un regalo rinfrescante che ci arriva diretto dalla periferia… […]

Olivier Kosta-Théfaine - Dix petits monuments, 2017 conchiglie trovate (Ostia), vasi di terracotta, fontana di cemento, malta adesiva, acrilico Liquitex verde phthalocyanine (blue shade), dimensioni variabili

Olivier Kosta-Théfaine – Dix petits monuments, 2017 conchiglie trovate (Ostia), vasi di terracotta, fontana di cemento, malta adesiva, acrilico Liquitex verde phthalocyanine (blue shade), dimensioni variabili – Villa Medici, Roma 2017

Seguono alcune domande all’artista (di cui riportiamo anche la versione originale in francese

ATP: Quali sono gli aspetti che più ti hanno suggestionato di Roma durante la tua residenza a Villa Medici?

Olivier Kosta-Théfaine: Villa Medici è un posto incredibile, così ricco di storia. Venire in residenza qui per un anno è sempre stato il mio sogno, fin da quando ero bambino. Risiedervi, è un privilegio. La Villa è la storia del luogo e dei grandi nomi che vi si sono succeduti. In Francia è considerata la residenza più prestigiosa, tuttavia non è così semplice confrontarcisi nel quotidiano.

La Villa Medici est un endroit incroyable, riche d’une histoire passée.
Y venir en résidence pour un an était un rêve de gamin. Y résider est un privilège. La Villa c’est l’histoire du lieu et des grands noms qui s’y sont succédés. Vu de France, c’est la résidence artistique la plus préstigieuse, mais c’est aussi un endroit compliqué, il y a 1000 raisons pour que ce ne soit pas si simple d’y vivre ou d’y travailler.

ATP: Nell’introdurre la mostra, la curatrice Chiara Parisi chiarisce che il titolo della mostra Swimming is saving, nasce da un errore, ma è proprio dall’errore che posso nascere nuove idee e significati. Qual è il tuo punto di vista sul concetto di errore?

OKT: Più che l’errore, m’interessa la falla, quella piccola cosa che fa sì che una storia possa divenire traballante.
Mi ha divertito, per esempio, trovare delle piccole torri di Pisa con il timbro “Made in China” nei negozi di souvenir di una città ricca di patrimonio storico come Roma.
Quando propongo Cielo (Dafen), ci troviamo di fronte a un olio su tela dei più classici: la rappresentazione di un cielo è infatti un tema ricorrente negli affreschi del Rinascimento, visibile su molti soffitti di palazzi e chiese della Capitale. In questo caso, in realtà, si tratta della riproduzione a olio fatta partendo da una fotografia, scattata da me, di un cielo di Roma, che ho commissionato a una società con sede a Dafen, in Cina, specializzata nelle riproduzioni di opere classiche. Cielo (Dafen) è il risultato di questa commissione: la riproduzione “Made in China” di un cielo romano, ed evoca il turismo di massa, un po’ cheap, che Roma subisce.
È un po’ come quando propongo la scultura che ho chiamato Billy. Essa fa riferimento al primo elemento che ho notato quando sono entrato per la prima volta nel mio appartamento a Villa Medici: una piccola libreria bianca leggermente ammaccata, “vissuta”. Un’immagine che mi è rimasta impressa e che non corrispondeva all’immagine del mobile che mi aspettavo di trovare.
Così, quando il grande pino marittimo accanto all’Atelier Balthus è stato abbattuto perché troppo vecchio e malato, ho recuperato questo legno prezioso per fabbricare una piccola libreria. Un modo per far incontrare due mondi che non si sarebbero mai incontrati: la riproduzione di una piccola “Billy”, un mobile molto semplice venduto in 40 milioni di esemplari, realizzato con il legno pregiato di un pino secolare di Villa Medici.

Ce qui m’intéresse c’est moins l’erreur que la faille, ce petit truc qui fait que l’histoire peut devenir bancale. J’avais par exemple eté amusé de trouver des petites tours de Pise estampillées “made in China” dans des boutiques de souvenirs d’une ville riche d’un patrimoine comme Rome. Lorsque je propose Cielo (Dafen), on est face a une huile sur toile des plus classique : la représentation d’un ciel, un thème récurent dans les fresques de la renaissance, visible sur nombre de plafonds des palais et églises de Rome. Il s’agit en fait d’une reproduction à l’huile d’après une photographie que j ai prise d’un ciel Romain, que j ai commandé à une societé basée a Dafen en Chine, spécialisée dans la copie d’oeuvres classiques. Cielo (Dafen) est le résultat de cette commande : la reproduction made in China d’un ciel romain, et évoque ce tourisme de masse un peu cheap que subit Rome.
C’est un peu la même histoire lorsque je propose cette sculpture que j ai appelé “Billy”. Elle fait référence au premier élément que j’ai aperçu lorsque je suis entré pour la premiere fois dans mon appartement à la Villa : une petite bibliothèque blanche déglinguée, fatiguée. C’est une image qui m’a marqué, et qui ne correspondait pas à l’image du meuble que je pensais trouver en decouvrant mon appartement de la Villa. Lorsque le grand pin parasol attenant à l’atelier Balthus, qui avait été planté lorsque Ingres était directeur de la Villa, à ete coupé parce que trop vieux et malade, j ai récupéré ce bois précieux pour fabriquer une petite bibliothèque. Une maniere de se faire rencontrer deux monde qui n’auraient jamais du se rencontrer : la reproduction d’une petite “Billy”, un meuble très simple vendu a 40 millions d’exemplaires, fabriqué avec le bois précieux d’un pin plus que centenaire de la Villa Medici.

ATP: Mi racconti come è nata l’idea dell’opera che hai pensato per Swimming is saving? Quali sono le tematiche che approfondisci?

OKT: Il progetto che propongo per Swimming is saving si chiama Aria di Roma e si articola nelle prime due sale espositive di Villa Medici, è il risultato di un anno di lavoro, un anno fuori dalla Francia. È in qualche modo l’evocazione di un paesaggio trasversale di Roma. C’è quello che il turista si aspetta di vedere, aiutato dalla sua guida, e gli aspetti sui quali io decido di soffermarmi.

Aria di roma parla di paesaggio, di territori, della mia vita a Villa Medici, delle mie passeggiate nel centro di Roma e nelle periferie. Aria di roma parla di contraddizioni, di sentimenti contrastanti, è un’esposizione che interseca storie diverse, alcune molto grandi, altre più intime.

Le projet que je propose pour Swimming is saving s’appelle Aria di Roma et se déploie sur les deux premiers espaces d’exposition de la Villa, c’est le résultat une année de travail, une année hors de France. C’est en quelque sorte l’évocation d’un paysage transversale de Rome. Il y a ce que le touriste entreprend d’aller voir, aidé de son guide et ce, sur quoi je décide de m’arrêter.

Aria di Roma parle de paysage, de territoires, ca parle de ma vie a la Villa, et de mes sorties dans le centre de Rome et en péripherie. Aria di Roma parle de contradictions, de sentiments melés, c’est une exposition qui imbrique différentes histoires, de très grandes et d’autres plus intimes.

Olivier Kosta-Théfaine  - Aria di Roma, Installation view, Villa Medici, Roma

Olivier Kosta-Théfaine – Aria di Roma, Installation view, Villa Medici, Roma

Olivier Kosta-Théfaine  - Aria di Roma, Installation view, Villa Medici, Roma

Olivier Kosta-Théfaine – Aria di Roma, Installation view, Villa Medici, Roma

Olivier Kosta-Théfaine  - Aria di Roma, Installation view, Villa Medici, Roma

Olivier Kosta-Théfaine – Aria di Roma, Installation view, Villa Medici, Roma

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