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I (never) explain #54 – Silvia Camporesi

"Attraverso le immagini non cerco di dare un’interpretazione della storia, di giudicarla o di prendere posizione in merito alla sua veridicità, quanto di ricreare quella dimensione magica a cui sono fortemente affezionata e che ritrovo in quelle pagine."...

ALMANACCO SENTIMENTALE
2017- in corso
Silvia Camporesi

Da alcuni anni una parte della mia ricerca artistica si fonda sul potenziale illusorio della fotografia.

Il punto di partenza di Almanacco sentimentale sono riviste, libri ed enciclopedie sul tema del mistero, di fatti curiosi ed enigmi irrisolti che colleziono da anni (le vecchie raccolte del Reader’s Digest o intere enciclopedie come “Dimensione X”). E’ un argomento che mi ha appassionata fin da piccola, sfogliare quei libri era il mio modo per uscire dalla realtà ed entrare in una dimensione magica.

Il titolo: “almanacco” come la tipologia e la grafica di questi libri che colleziono; “sentimentale” perché è qualcosa che riguarda la mia storia personale. Il primo passaggio è cercare fra i testi storie che mi interessano, mi incuriosiscono, da cui seleziono le fotografie che corredano gli articoli. Solitamente si tratta di immagini dai colori morbidi, pastellati, perché le riproduzioni tipografiche di quel periodo mantenevano tonalità delicate, molto calde e anche perché le pagine cominciano lentamente a sbiadire.

A questo punto ricostruisco in studio l’immagine scelta, attraverso composizioni di modelli, dando vita a tableaux che coinvolgono nella loro preparazione scultura, architettura, scenografia.

L’intero procedimento termina con l’immagine fotografica: attraverso la giusta prospettiva creo un’immagine verosimile che lascia sempre, volutamente, qualche spiraglio di comprensione del fatto è che una finzione offerta dal mezzo fotografico.

Attraverso le immagini non cerco di dare un’interpretazione della storia, di giudicarla o di prendere posizione in merito alla sua veridicità, quanto di ricreare quella dimensione magica a cui sono fortemente affezionata e che ritrovo in quelle pagine.


Le linee di Nazca in Perù, create fra il 300 e il 500 d.c. rimangono
un mistero irrisolto: erano interpretazioni astronomiche o rituali legati all’acqua?

Il 16 gennaio 1958 il fotografo Almiro Barauna
riprese un avvistamento UFO nei pressi dell’isola di Trinidade.

Il Meteor Crater è stato il primo cratere meteoritico terrestre
di cui si sia accertata l’origine. Il cratere ha un diametro di
circa 1.200 metri e una profondità di circa 170 metri.

Le sliding rocks sono un fenomeno che consiste nel movimento
di enormi pietre per lunghi percorsi, senza l’intervento di uomini o animali, che ha luogo nella Racetrack Playa, un lago asciutto che si estende nella Valle della Morte, in California.

Tipica dimostrazione di ipnosi è il“ponte catalettico”, in cui una persona, con la testa poggiata a una sedia e i piedi su un’altra, rimane rigida e può sopportare su di sé il peso di un’altra persona.

Il 25 luglio del 1976, nel corso della sua 35ª orbita, la sonda Viking 1
realizzò sopra questa zona una fotografia,
comunemente conosciuta come Volto su Marte.

Otto Lilienthal, soprannominato “The glider king” (“il re degli alianti”),
fu uno dei massimi pionieri del volo. Fu in grado di effettuare oltre 2.000 voli lanciandosi da una collina che lui stesso fece realizzare
nei pressi di Berlino.

Raffaele Bendandi pseudoscienziato italiano, riteneva che i  terremoti fossero causati dall’attività solare e per questo fossero prevedibili. 
Sebbene godesse di fama internazionale, Bendandi non ha mai pubblicato un’esposizione scientifica verificabile della sua teoria.

Ernest Shakleton nel 1914 compì un’impresa miracolosa:
nonostante le incredibili traversie durante le quali la sua nave Endurance rimase incastrata fra i ghiacci dell’Antartide, non perse nemmeno uno dei 27 membri del suo equipaggio.