I (never) explain #116 | Thomas Berra

"All’inizio è soltanto sognata, vaporosa. È una foschia “usva” in finlandese, “scighera” in milanese. Attraverso il gesto, nella potenza del segno prende forma il dipinto."
30 Giugno 2021
Paesaggio con l’agave
Paesaggio con fiore dell’agave

Immagini Contro la Paura
Thomas Berra – “Il Monta i vasi e lo steccolecco”, 2019 – Olio su tela di lino, cm. 145 x 205

State scrutando con scientifica attenzione tutti gli arbusti che vi corrono davanti, compare una pianta primitiva. Il Monta grida:  «Steccolecco ».
Poi tutto diventa blu.
È qui che nasce l’immagine.
All’inizio è soltanto sognata, vaporosa. È una foschia “usva” in finlandese, “scighera” in milanese.
Attraverso il gesto, nella potenza del segno prende forma il dipinto.

Il mio lavoro si descrive attraverso l’immagine.
Ad altri affido il compito delle parole, per sentirmi distante, per difendermi, senza l’ansia di dovermi mostrare diverso. 
Ho scelto di descrivere Il Monta, i vasi e lo Steccolecco con le parole di una canzone, adattando il testo, sostituendo l’idea della creazione.

Ho dipinto un quadro poco intelligente. Che si capisce subito non appena lo vedi. Un quadro buono per andarci la domenica al mare, un quadro buono da mangiare. È un quadro poco irriverente. Insomma un quadro come me, che ho perso tutti i denti. Un quadro per chi non ha voglia di abbaiare o di ringhiare, un quadro tanto per pittare.
Un quadro che parla d’amore. Perché alla fine, dai, di che altro vuoi parlare? Che se ti guardi intorno non c’è niente da disegnare. Solamente un grande vuoto che a guardarlo ti fa male.
Perciò sarò superficiale, ma in mezzo a questo dolore, tutto questo rancore, io dipingo solo per me.

Thomas Berra – Il Monta i vasi e lo steccolecco, 2019 – Olio su tela di lino, cm. 145 x 205 – ph. Cosimo Filippini

Il mio quadro poco intelligente, che ti ci svegli la mattina e ti ci lavi i denti. Un quadro per chi non ha voglia di pensare o di guardare. Un quadro per dimenticare.
È un quadro poco consistente. Insomma, un quadro come me, che non faccio più ragionamenti. Che voglio solo sensazioni, solo sentimenti e una tazzina di caffè.
È un quadro che parla d’amore. Perché alla fine, dai, di che altro vuoi parlare? Che se ti guardi intorno non c’è molto da pitturare. Solamente una tristezza che è difficile toccare.
Perciò sarò superficiale, ma in mezzo a questo dolore e in tutto questo rumore, io dipingo un mondo che non c’è.
E invece no, tu vuoi opere emozionanti, che ti acchiappano alla gola senza tanti complimenti. Quadri come sberle in faccia per costringerti a pensare, quadri belli da restarci male. Quei quadri da guardare a squarciagola, come se cinquemila voci diventassero una sola. Quadri che ti amo ancora anche se è triste, anche se è dura. Quadri contro la paura. Quadri che ti salvano la vita, che ti fanno dire  «no, cazzo, non è ancora finita!». Che ti danno la forza di ricominciare. Che ti tengono in piedi quando senti di crollare.

Ma non ti sembra un miracolo, che in mezzo a questo dolore e tutto questo rumore, a volte basta un quadro, anche uno stupido quadro, solo uno stupido quadro, a ricordarti chi sei?

(testo alterato tratto da Parole Contro la Paura di Brunori Sas )

Thomas Berra – Il Monta i vasi e lo steccolecco, 2019 – Olio su tela di lino, cm. 145 x 205 – ph. Cosimo Filippini (dettaglio)
Thomas Berra – Il Monta i vasi e lo steccolecco, 2019 – Olio su tela di lino, cm. 145 x 205 – ph. Cosimo Filippini (dettaglio)

Ha collaborato Simona Squadrito

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I (never) explain – ideato da Elena Bordignon – è uno spazio che ATPdiary dedica ai racconti più o meno lunghi degli artisti e nasce con l’intento di chiedere loro di scegliere una sola opera – recente o molto indietro del tempo – da raccontare. Una rubrica pensata per dare risalto a tutti gli aspetti di un singolo lavoro, dalla sua origine al processo creativo, alla sua realizzazione.

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