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HIDDEN HISTORIES | Pratiche performative nello spazio pubblico, Roma

L’età contemporanea che il mondo si è ritrovata a vivere all’improvviso, senza alcun preavviso, nell’ultimo anno e mezzo è stata caratterizzata da una fase di interruzione. Acceso, spento. Movimento, congelamento. Il corpo era bloccato all’interno di un perimetro: in senso...

A Ghost City – Stalker. Foto di Marco Passaro. Roma 2017
Stalker, EUR Walk, Roma, 2014. Foto di Giulia Fiocca

L’età contemporanea che il mondo si è ritrovata a vivere all’improvviso, senza alcun preavviso, nell’ultimo anno e mezzo è stata caratterizzata da una fase di interruzione. Acceso, spento. Movimento, congelamento. Il corpo era bloccato all’interno di un perimetro: in senso geografico, all’interno di uno spazio chiuso, segnato da profondi confini; in senso metaforico, in una dimensione nella quale ogni idea restava ferma senza poter vedere luce. La pandemia non è stata solo una piaga in termini di sanità mondiale, ma anche una ferita profonda nella dimensione personale e psicologica del singolo: davanti alla collettività ci si è sentiti tutti parte di un unico, grande, progetto, mentre nel silenzio delle proprie case la paura determinava il volume di un silenzio spaventoso. 

Proprio nel momento in cui il lockdown costringe a casa ogni singolo essere umano, nasce LOCALES, una piattaforma curatoriale nata a Roma durante la prima fase della pandemia nel 2020 per attivare una riflessione sullo spazio pubblico proponendo interventi artistici site-specific con la commissione di nuovi lavori, talk, momenti di approfondimento e performance, a partire dai luoghi simbolo della città e il loro legame con le comunità che li abitano. Sotto la guida degli stessi fondatori di questa nuova realtà di scambio e connessione fra l’arte contemporanea e lo spazio urbano, Sara Alberani e Valerio Del Baglivo, e con la collaborazione della curatrice Marta Federici, nasce Hidden Stories, un programma di interventi artistici sviluppati nella Capitale che dal 2020 porta avanti un racconto proiettato nel biennio più delicato, quello che terminerà nel 2022, in cui gli ideatori del progetto invitano il pubblico a rileggere in chiave decoloniale l’eredità storico-artistica della città.

È finalmente il momento di riappropriarsi degli spazi esterni, di uscire dalla propria dimensione abitativa e intraprendere nuovamente un’invasione culturale, in cui ridare significato agli spazi ormai svuotati del centro e riflettere sulla narrazione univoca di alcuni punti simbolici della realtà – passate alla storia ed ereditate di generazione in generazione da sistemi egemonici in termini di identità, razza e cultura – sembrano essere ormai responsabilità civiche urgenti e non più rimandabili.

Bankleer, Taumelnde Leere, 2021, still da video
Bankleer, Taumelnde Leere, 2021, still da video

Primo protagonista di questa nuova fase di incontri, performance, camminate urbane sviluppati in cinque appuntamenti dal 15 giugno al 30 settembre, sarà il collettivo romano Stalker, che condurrà il pubblico in una esplorazione del quartiere EUR. Nodo strategico tra il centro cittadino e il litorale romano, l’EUR rappresenta storicamente l’intervento dello stampo fascista sull’impianto urbanistico e architettonico. In una passeggiata nei luoghi più significativi della zona, prendendo il via dalla storica sede del Museo Preistorico Etnografico Luigi Pigorini, oggi parte del Museo delle Civiltà, il collettivo Stalker inviterà i partecipanti a ripensarne la memoria storica restando aperti ad una nuova narrazione di questi punti nevralgici della Capitale, sapendo leggerli con uno sguardo contemporaneo e rinnovato. L’appuntamento è in collaborazione con MuCiv, Museo delle Civiltà e NABA – Nuova Accademia di Belle Arti.

Il 24 giugno sarà la volta del duo tedesco bankleer che, in occasione della manifestazione Villa Massimo in città,presenteranno in dialogo con il curatore Florian Malzacher il loro film inedito Taumelnde Leere (Vuoto Barcollante), realizzato a Roma tra l’inverno 2020 e la primavera 2021, e concepito come un video-saggio. La città raccontata dalle bankleer è fatta di spazi deserti e notturni, svuotati dalle restrizioni dovute all’espandersi del COVID-19, profondamente in contrasto con la vita elettrica cui la città ha ormai abituato i propri cittadini e turisti. È una camminata, quella delle due performer, avvolta nella riflessione e nel silenzio, accompagnate dalle inquietanti teste scultoree che rappresentano Angela Merkel, Mario Draghi e Dutty Boukman, rimandando al ruolo che i sistemi finanziari hanno nel plasmare le vite degli esseri viventi. L’evento, realizzato dall’Accademia Tedesca di Roma Villa Massimo in collaborazione con il MAXXI – Museo delle Arti del XXI secolo, sarà l’ultimo prima della pausa estiva: da settembre la città sarà vissuta grazie a tre nuovi appuntamenti, il cui comune denominatore pensato dai curatori sarà quello di raccontare «non […] solo gli scarti che la storia ha lasciato fuori dalle narrazioni ideologiche ufficiali, le verità parziali; ma piuttosto i nuovi metodi di apprendimento e ricerca, i nuovi modi di fruizione e i nuovi approcci di lettura che determinano uno sforzo di ricostruzione del passato in maniera ubiqua. Un passato […] necessita di un metodo nuovo per essere articolato e rivisitato». 

15 giugno ore 18:00 – 20:30
EUR(H)OPE – Esplorazione del quartiere EUR con il collettivo Stalker
 appuntamento di fronte al MuCiv – Museo delle Civiltà
Piazza Guglielmo Marconi, 14, EUR, Roma

24  giugno ore 18.00-20.00
Talk con BANKLEER e premiere del loro film Taumelnde Leere
Auditorium MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo
Via Guido Reni, 4a, Roma

A settembre 2021
Leone Contini, Josèfa Ntjam e Daniela OrtizTBA

MuCiv, Museo delle Civiltà, Roma, 2021. Foto di Jacopo Tomassini