Glücklich ist dieser Ort! | Istituto Svizzero Milano

Come pesci bianchi alla ricerca di un po' di riposo: Manuela Cossalter, Emil Michael Klein e Sean Völlmin
15 Dicembre 2016

Fino al 21 gennaio 2017 la sede milanese dell’ Istituto Svizzero ospita una mostra dedicata ai tre artisti svizzeri Manuela Cossalter (1990), Emil Michael Klein (1982) e Sean Völlmin (1988), intitolata ” Glücklich ist dieser Ort!”. La mostra è quasi un monito per ogni artista a prendere coraggiosamente coscienza dei propri bisogni. Non ci vuole una scusante, un motivo, una spiegazione; non c’è nemmeno bisogno di nascondersi dietro la storia o fare di questa un portatore di significato. La portata “vitalistica” del loro essere – sottolineata anche dal curatore Samuel Gross,  nuovo head curator dell’Istituto Svizzero “il desiderio di fare della loro pratica artistica un elemento vitale” – fa sì che la loro opera sia vista con occhi diversi. Felicità e leggerezza guidano le composizione colorate e dai toni stridenti, i collage visionari dove epoche e sensibilità diversi di incontrano (e cozzano), il trash si tramuta in tenere sentinelle domestiche, quadri dalle forme sbiadite che fluttuano nella tela.
Gross sottolinea che questi artisti testimoniano con le loro opere, il sottile passaggio che dallo studio, luogo della creazione, alla collezione, luogo ultimo dove i lavori (in teoria) “finiranno”, non c’è uno iato così abissale. “Tutti e tre, ci ricordano che i luoghi delle mostre sono come frammenti di un ambiente naturale. Le opere vi trovano uno spazio intermedio tra lo studio dell’artista e la domesticità di una collezione. Quanto agli artisti, come dei pesci bianchi, non si stancano mai di cercavi un po’ di riposo, prima che la correnti li trascini altrove.”
I lavori di Klein sono oli su tela in cui campiture piatte di colore sono insieme dipinto e architettura, soggetto e oggetto del quadro. Non è chiaro se in primo piano siano le macchie di colore o le linee di contorno: tutto emerge e affonda contemporaneamente sulla superficie del dipinto. Non per niente alcuni suoi lavori precedenti vedevano linee nere che si stagliavano su uno sfondo bianco, ma a ben vedere erano lo spazio rimasto scoperto dalla seconda mano di colore chiaro. Il disegno può essere, in definitiva, il non disegnato.  Spiega il curatore,  “in Sean Völlmin, l’immagine si dissolve e diventa colore. Le tonalità si accavallano e si fanno vernice. La trasparenza sembra a poco a poco colorarsi per sospendere il soggetto alla sua condizione di immagine mentale talvolta inquietante. Mentre Manuela Cossalter addomestica la sua quotidianità, fissando nella ceramica animali familiari che portano impressi gli attributi idealizzati dei loro caratteri e fa scaturire da ambienti demodé fantasmi domestici” (S.G.).

Glu?cklich ist dieser Ort!,   Manuela Cossalter,   Emil Michael Klein e Sean Vo?llmin Istituto Svizzero,   Milano. Installation view -  Foto Giulio Boem

Glu?cklich ist dieser Ort!, Manuela Cossalter, Emil Michael Klein e Sean Vo?llmin Istituto Svizzero, Milano. Installation view – Foto Giulio Boem

Glu?cklich ist dieser Ort!,   Manuela Cossalter,   Emil Michael Klein e Sean Vo?llmin Istituto Svizzero,   Milano. Installation view -  Foto Giulio Boem

Glu?cklich ist dieser Ort!, Manuela Cossalter, Emil Michael Klein e Sean Vo?llmin Istituto Svizzero, Milano. Installation view – Foto Giulio Boem

Glu?cklich ist dieser Ort!,   Manuela Cossalter,   Emil Michael Klein e Sean Vo?llmin Istituto Svizzero,   Milano. Installation view -  Foto Giulio Boem

Glu?cklich ist dieser Ort!, Manuela Cossalter, Emil Michael Klein e Sean Vo?llmin Istituto Svizzero, Milano. Installation view – Foto Giulio Boem

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