Una nuova galleria a Roma | Intervista con Gilda Lavia

Alcune domande a Gilda Lavia, proprietaria dell’omonima galleria che ha inaugurato il 1 giugno a Roma con una personale di Pamela Diamante
19 Giugno 2018
Pamela Diamante_Welcome Apocalypse_installazione site specific_ph Giorgio Benni

Pamela Diamante – Welcome Apocalypse, installazione site specific – Ph Giorgio Benni

Claudia Santeroni – Il 1 giugno ha inaugurato ufficialmente la tua galleria. Aprirne una è una scelta coraggiosa in questo periodo di incertezze: quale è stata la spinta ad intraprendere questo percorso? 

Gilda Lavia – Ho sempre subito il fascino dell’arte, il cinema è stato il mio primo amore e le altre forme di arte sono arrivate di conseguenza.
La spinta a provare a farmi spazio in questo mondo me l’ha data mio padre il quale mi ha insegnato che qualsiasi cosa fatta con passione non può che portare ottimi risultati.
Spero di riuscire a fare un buon lavoro.

CS – Roma: la scelta della città della sede a cosa è dovuta? 

GL – Mi sono trasferita a Roma per approfondire i miei studi in ambito cinematografico ed ho iniziato poco dopo a lavorare per alcune produzioni come coordinatrice di produzione. Dopo qualche anno ho iniziato ad appassionarmi anche al mondo dell’arte e si è così avviato il mio percorso in questo settore, restando di conseguenza a Roma.

CS – I tuoi studi in ambito cinematografico si riverseranno nella programmazione? Avrai un’attenzione particolare alla video arte?

GL – Sicuramente credo di avere una propensione particolare nei confronti degli artisti che utilizzano la video arte ma devo dire che sono molto affascinata dagli artisti che utilizzano più forme di espressione.

CS – Ci anticipi cosa succederà in galleria nei prossimi mesi, se hai già delineato un’agenda fieristica, quali artisti annetterai alla squadra?

GL – Dopo Pamela Diamante abbiamo in programma una mostra personale dell’artista slovacca Petra Feriancová e l’intenzione è quella di partecipare non solo a fiere italiane ma anche a quelle straniere cercando di muoverci in un contesto che sia più internazionale possibile.

Pamela Diamante, Serpentino, 2018, marmo Verde di Prato, cartolina su alluminio, acciaio inox - Ph Giorgio Benni

Pamela Diamante, Serpentino, 2018, marmo Verde di Prato, cartolina su alluminio, acciaio inox – Ph Giorgio Benni

CS – Hai inaugurato con una personale di Pamela Diamante, artista con cui hai dei trascorsi professionali: una tua lettura su questa mostra, Welcome Apocalypse.

GL – Ho conosciuto Pamela tre anni fa alla biennale dell’Avana quando ancora stava ultimando i suoi studi in Accademia e sono rimasta subito colpita dalla sua forte personalità e dal suo lavoro. Abbiamo lavorato insieme nella sua primissima mostra personale che già denotava una forte identità ed un grandissimo lavoro di ricerca. In “Welcome Apocalypse” Pamela presenta una serie di lavori inediti utilizzando diversi media e confermandosi, a mio avviso, una delle artiste italiane più interessanti in questo momento. La mostra è inoltre accompagnata da un testo critico scritto da Diego Sileo che approfondisce tutta la filosofia ed il lavoro di Pamela.

CS – Cosa offrirà in più e/o di nuovo la galleria Gilda Lavia al panorama artistico contemporaneo?

GL – Le due parole con cui mi piacerebbe venisse descritta la mia galleria sono “novità e ricerca”. E’ importante offrire ai collezionisti e agli appassionati di arte contemporanea degli artisti e dei progetti sempre all’avanguardia. Vorrei che la galleria Gilda Lavia fosse un luogo che possa accogliere artisti emergenti che svolgono una ricerca sentita e fortemente concettuale e che stimolino delle riflessioni in chi fruisce le loro opere.

 Welcome Apocalypse – Pamela Diamante
Galleria Gilda Lavia
Via dei Reti 29c, Roma
Fino al 29 settembre

Pamela Diamante - Pietraforte, 2018, Pietraforte e fotografia su alluminio, Ph Giorgio Benni

Pamela Diamante – Pietraforte, 2018, Pietraforte e fotografia su alluminio, Ph Giorgio Benni

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