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Ex libreria ARS — luogo_e | Enrico Boccioletti, Teoria del Vento (Studio 1)

Le dimensioni di ARS erano esemplificative del carattere intimo che ha sempre qualificato l’ambiente.  La porta d’ingresso era attorniata dall’iscrizione “LIBRERIA”, in stampatello.  Passandoci davanti, spesso si scorgeva un gruppo di persone attorno al tavolo intente a conversare e a...

Enrico Boccioletti, Teoria del vento, production still da video, 2017
Enrico Boccioletti, Teoria del vento, production still da video, 2017

Le dimensioni di ARS erano esemplificative del carattere intimo che ha sempre qualificato l’ambiente.  La porta d’ingresso era attorniata dall’iscrizione “LIBRERIA”, in stampatello.  Passandoci davanti, spesso si scorgeva un gruppo di persone attorno al tavolo intente a conversare e a bere caffè (o mangiare gelato, a seconda delle stagioni), attorniate dai libri alle pareti.  Sempre, nella parete di fondo, c’era esposta un’opera, parte della mostra in corso (252 in totale, in 27 anni di ARS).
Altre volte invece si vedeva solo una persona, seduta alla scrivania tutta alla sinistra dello spazio, intenta a leggere un libro, guardare qualcosa al computer, ascoltare un brano. Ecco, quando Luciano era lì dentro da solo, sembrava tanto il San Gerolamo nello studio di Antonello da Messina, anche nelle dimensioni.
La scritta LIBRERIA c’è ancora, e l’ambiente non è certo ingrandito, ma da qualche tempo è iniziata una nuova era per questo piccolo posto accogliente: si chiama luogo_e, sempre luogo e mai solo spazio.
Di ARS rimane il libraio, e certamente lo spirito: un luogo con la porta sempre aperta, dove chiunque può entrare e sedersi attorno al tavolo per parlare d’arte, e non solo. Un luogo che grazie all’intraprendenza di Federica Mutti, Chiara Fusar Bassini, Marta Begna e Andrea Zucchinali ospiterà, e sta già ospitando, mostre, ma anche concerti, letture, accadimenti dei generi più svariati.

“Teoria del Vento (Studio 1)”, fa forse parte di questa ultima categoria.
Enrico Boccioletti non è un musicista e neppure un video artista, ma un compositore ibrido, innestato tra varie discipline.  In estrema sintesi, la sua ricerca verte sulla riflessione di come l’accelerazione tecnologica abbia condizionato l’intimità umana e la nostra comprensione del rapporto con l’altro, una realtà che Enrico ha vissuto in prima persona essendo, classe 1984, figlio dell’infosfera.

Il 12 gennaio ha portato a luogo_e “Teoria del Vento (Studio 1)”: ha registrato outdoor senza la protezione antivento, dopodiché ha editato e ricomposto il materiale.
Durante l’azione live, ha gestito i canali e le intensità delle diverse fonti. Anche in ambito cinematografico, il vento è uno dei suoni più problematici da simulare: quello su cui l’artista ha lavorato non è solo la simulazione in sé, ma il movimento dell’aria nella sua ontologia, qualcosa che sbatte contro una membrana che registra e restituisce, alterando.
Quello che sento è una melodia contaminata, una sovrapposizione di linguaggi: voci di bambini, onde, trombe, speaker da luna park, stralci di musica classica, annunci aeroportuali, fruscii e mormorii che mi fanno immaginare un video, come se questa traccia fosse una colonna sonora, supporto di un’immagine potenziale: ma forse che tutto debba essere associato ad un’immagine, è una psicosi della nostra contemporaneità.

luogo_e  -via Pignolo 116 – 24121 Bergamo

Studio I - SONORO di Enrico Boccioletti 12 gennaio 2018
Studio I – SONORO di Enrico Boccioletti 12 gennaio 2018
luogo_e - Bergamo
luogo_e – Bergamo