
Mostra, installazione, happening o pubblicità? Do you think this is the best way to start? è il titolo della prima collettiva di spazio MASSIMO, visibile un solo giorno, realizzata grazie all’utilizzo di un camion vela. L’appuntamento è fissato per sabato 11 luglio 2020, nelle strade antistanti lo spazio, in via degli Scipioni 7 a Milano. 5 gli artisti protagonisti: Luis Campos, Nicole Colombo, Neckar Doll, Annkathrin Kluss e MiamiSafari.
La collettiva si può definire una mostra in quanto propone ed espone delle opere di artisti in relazione ad un concept, attuale e volto alla riflessione sulle problematiche e sulle questioni che contraddistinguono la nostra quotidianità. Ma è anche installazione, poiché il camion vela diviene supporto per i lavori degli artisti, che condividono e si relazionano nel medesimo spazio ristretto, e opera mobile. Ma è anche happening, un intervento temporaneo in cui lo spettatore può interagire sovvertendo i normali canoni d’uso dell’oggetto – il camion vela – da sempre destinato alla pubblicità. Infine, è pubblicità: sebbene ne sovverta i canoni, la base da cui l’intervento ha inizio trae spunto da quelli che sono i mezzi di diffusione di un messaggio pubblicitario.
La sfida lanciata agli artisti dai curatori dello spazio – Stefano Galeotti, Giulia Parolin, Martina Rota – riflette sul rapporto che intercorre tra uomo, ambiente e arte. Sebbene MASSIMO si possa definire un white cube, la scelta di esporre su un camion vela cambia completamente la collocazione e la percezione delle opere. Da uno spazio fisso e contraddistinto dalla regolarità delle pareti si passa ad una superficie mobile ed elissoidale. Inoltre, se il white cube presuppone una dimensione privata nella fruizione dei lavori, questi, esposti sul camion, diventano visibili a qualsiasi passante, inondando lo spazio urbano e stravolgendone, anche se per un momento, la conformazione.
Gli artisti stessi sono poi invitati a riflettere sulla superficie a loro disposizione. Nel camion vela le opere coesistono, si condensano e dialogano in maniera più dinamica e meno definita che non all’interno del white cube. Il lavoro non ha senso solamente nel suo essere ma anche nel porsi in relazione con gli altri, riflettendo la medesima dinamica privato-pubblico che comporta la realizzazione della mostra negli spazi urbani.
Il titolo, volutamente provocatorio, è un quesito aperto che MASSIMO rivolge al proprio pubblico, al fine di stimolare un dibattito e di inaugurare lo spazio in maniera polimorfa e irriverente.
DO YOU THINK THIS IS THE BEST WAY TO START?
MASSIMO
Via degli Scipioni, 7, 20129, Milano
11 luglio 2020




