Carnet de Miart ✍ Alcune domande a Nicola Ricciardi

10 Dicembre 2014
Cover  #0_ Andrea Cassi per Carnet de miart

Cover #0_ Andrea Cassi per Carnet de miart

E’ da pochi giorni online la piattaforma Carnet de Miart che seguirà l’edizione 2015 del Miart. Abbiamo posto a Nicola Ricciardi alcune domande per capire in cosa consiste il progetto editoriale.

ATP: Com’è nata l’idea di Carnet de Miart?

Nicola Ricciardi: Vincenzo de Bellis (Direttore Artistico di miart) ed io ne abbiamo parlato per la prima volta la scorsa estate. In quel momento c’era la volontà da parte di entrambi di costruire un nuovo spazio virtuale dove ospitare e promuovere idee, pensieri e riflessioni sulla produzione, la conservazione e la circolazione dell’arte a Milano e non solo (ma ovviamente con un’attenzione particolare rivolta al contesto della fiera e ai suoi principali protagonisti). Con questo obiettivo in mente, ci siamo quindi adoperati per trovare le risorse necessarie per garantire un’equa retribuzione a chi avrebbe contribuito al progetto con le proprie parole e il proprio lavoro. La nostra fortuna è stata imbatterci sin da subito in Studiolabo, realtà tra le più importanti a Milano nel campo del design della comunicazione, a cui tra l’altro si devono progettazione e layout del sito (mentre il logo è opera di Francesco Valtolina e dei ragazzi di Mousse).

ATP: In cosa consiste?

NR: Con Carnet de miart volevamo dar vita ad un vero e proprio magazine, più che a un blog. Ci siamo lasciati ispirare da esempi quali la bellissima rivista di Frieze Masters, ma con una differenza sostanziale: ovvero l’idea di dilazionare i contenuti nel tempo, così da creare un percorso dinamico, piuttosto che un unico appuntamento. In pratica stiamo costruendo una guida—o meglio, una mappa—della strada che da oggi accompagnerà il lettore fino all’apertura di miart, e che al tempo stesso è anche un quaderno dove annotare le mete e le persone più interessanti incontrate durante il viaggio (come fosse un carnet de voyage, appunto). A livello editoriale abbiamo da subito deciso di alternare temi di taglio pop a riflessioni più profonde, e di dar voce ai protagonisti del mondo dell’arte ma anche agli interpreti di altri universi importanti per Milano e per miart, come moda e design. Il tutto svolgendo un lavoro redazionale tradizionale, ma con una buona dose di “metabolismo digitale”.

ATP: Come è strutturato il sito?

La struttura è quella di un magazine a cadenza quindicinale: ogni due settimane—dal 4 dicembre 2014 al 9 arile 2015, giorno di apertura della fiera—proporremo quattro nuovi contributi tra saggi, interviste e opere di artisti, curatori, collezionisti e critici. Tutti i contenuti saranno divisi secondo 6 rubriche, pensate e gestite da Vincenzo de Bellis, Alessandro Rabottini (coordinatore curatoriale di miart) e da me. Passeremo da interviste ai più importanti collezionisti che visiteranno la fiera il prossimo aprile a vere e proprie opere pensate e realizzate da artisti internazionali per il Carnet; quest’ultime saranno scaricabili dai lettori così da essere potenzialmente utilizzate come sfondo del desktop—un mezzo ironico per indagare ulteriormente su ciò che significa installare l’opera di un artista in uno spazio privato, come appunto il proprio pc. Per il primo numero, uscito giovedì scorso, Jonathan Horowitz ha addirittura sviluppato uno screensaver…

ATP: Oltre a Miart, vi occuperete anche di altre realtà milanesi?

Assolutamente si. Già nel numero inaugurale abbiamo ad esempio chiesto a Massimiliano Gioni i cinque luoghi di Milano—fisici e non—a cui è più affezionato, tra cui ha citato la Galleria d’Arte Moderna. Ma dal prossimo numero vorremmo inaugurare una rubrica esplicitamente pensata per offrire informazioni, aggiornamenti e anteprime sulla scena artistica milanese e sui luoghi più interessanti da visitare prima, durante e dopo l’apertura della fiera. Quest’ultima sarà a cura della redazione interna: la promessa che vogliamo fare ai nostri lettori è infatti quella di presentare quanto più possibile materiale inedito, raccolto direttamente dalle persone e dalle istituzioni che riteniamo più significative non solo nel contesto miart ma in quello di Milano e della Lombardia in generale.

www.carnetdemiart.it

Nicola Ricciardi è un critico d’arte e curatore indipendente. Ha ottenuto un Master Degree presso il Center for Curatorial Studies del Bard College (CCS Bard) di New York, e i suoi scritti sono stati pubblicati da numerose riviste e pubblicazioni d’arte internazionali, tra cui Mousse Magazine, The Brooklyn Rail, DIS Magazine. Dal 15 settembre 2014 è Editor-in-Chief di Carnet de miart, dopo aver fatto parte nel 2013 del team curatoriale della 55esima Biennale di Venezia ed essere stato Resident Curator del Node Center di Berlino nel 2012. Dal 2010 ad oggi ha inoltre curato numerose mostre e public talks a New York, Berlino, e Milano—dove attualmente vive e lavora.

Cover #1_ Andrea Cassi per Carnet de miart

Cover #1_ Andrea Cassi per Carnet de miart

Cover  #2_ Andrea Cassi per Carnet de miart

Cover #2_ Andrea Cassi per Carnet de miart

Theme developed by TouchSize - Premium WordPress Themes and Websites