Beyond Performance a Palazzo Strozzi, Firenze

Cally Spooner, Mario Garcia Torres e Opavivarà! sono i tre artisti invitati al progetto speciale dedicato alla performance
11 Aprile 2019
Cally Spooner And you were wonderful, on stage, 2013 – 2015. five‐channel HD film installation, single‐channel flat screen monitor, stereo sound, 43’26”. Film Still – Courtesy the artist and EMPAC, The Curtis R. Priem Experimental Media and Performing Arts Center, Troy, NY

Testo di Valentina Bartalesi —

Il 12 di aprile si inaugurerà a Palazzo Strozzi la rassegna Beyond Performance collettiva dedicata alla performance nell’arte contemporanea, curata da Alberto Salvadori.
Con Beyond Performance Palazzo Strozzi rinnova nuovamente quella propensione, attestata oramai da diversi anni, a sviluppare la propria programmazione espositiva in due direzioni complementari.
Da un lato, come ricorda Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, ripercorrendo con consapevolezza l’ineludibile eredità rinascimentale della città, come la monografica dedicata ad Andrea del Verrocchio testimonia egregiamente. Dall’altro, tale istituzione s’impegna nella promozione e nel sostegno – con egual fervore ed impegno – della ricerca sui linguaggi del contemporaneo, in questo caso realizzata con il sostegno di Fondazione CR Firenze e dell’ Osservatorio per le Arti Contemporanee. Così, la collettiva Beyond Performance evidenzia come oggi la pratica performativa, oltre che godere di un’effettiva attualità, si esplichi in manifestazioni multidisciplinari dotate di modalità, strumenti, obiettivi e perfino estetiche differenti.

Cally Spooner And you were wonderful, on stage, 2013 – 2015. five‐channel HD film installation, single‐channel flat screen monitor, stereo sound, 43’26”. Film Still – Courtesy the artist and EMPAC, The Curtis R. Priem Experimental Media and Performing Arts Center, Troy, NY
Mario García Torres, Falling Together in Time. Video still. ©Mario García Torres. Courtesy the artist and Taka Ishii Gallery

L’installazione video di Cally Sponner (inglese, classe 1983) pone al centro le tematiche cardine dell’esperienza performativa (in qualche maniera teatrale/cinematografica), riflettendo sul rapporto esistente tra  pubblico e palcoscenico, tra dimensione reale e trasposizione fittizia. Nell’opera And You Were Wonderful, On Stage, su cinque schermi gli attori protagonisti della piece (un’opera musical proposta dell’artista nel 2013 come performance dal vivo in importanti spazi dedicati all’arte) appaiono ripresi sia durante le sequenze sia nei momenti di fuori onda nel backstage. Il pubblico è direttamente catapultato nel cuore della narrazione metalinguistica ed è condotto a destreggiarsi tra le sottili sfere della realtà e quelle dell’attività fittizia/performativa.

Su un crinale più propriamente transmediale – giocato sulla compresenza e sull’interazione di video, perfomance, musica, pittura e scultura – si pone l’attività di Mario García Torres (Messico, 1975), che avvia con l’opera Falling Together in Time una meditazione sui risvolti sincronici del tempo. Attraverso tale installazione multimediale – il cui titolo rimanda ad uno dei filmati proiettati in mostra, dove si susseguono momenti iconici della cultura musicale dalla Los Angeles degli anni Ottanta in avanti – Torres conduce lo spettatore alla scoperta delle coincidenze impreviste tra la storia collettiva e le esperienze di vita privata. L’opera sonora This Sound Makes me Feel Something Great Is About to Happen, cinque dipinti monocromi neri risultano combinati con un neon che traduce in intermittenze luminose i segnali musicali di cinque differenti canzoni presenti nel video iniziale (Holiday di Madonna, Instant Crush dei Daft Punk, Gentlemen Take Polaroids dei Japan, 1984 di Van Halen, Physical di Olivia Newton-John). Gli interventi di Cally Spooner e Mario Garciá Torres verrano presentati alla Strozzina dal 12 aprile al 12 maggio 2019.

Mario García Torres, Falling Together in Time. Video still. ©Mario García Torres. Courtesy the artist and Taka Ishii Gallery

Destinata al cortile di palazzo Strozzi sarà invece l’installazione di respiro architettonico Rede Social progettata dal collettivo brasiliano Opavivará!, nato nel 2005. Con Rede Social – ancora una volta il titolo si fa portatore di rimandi molteplici, rievocando sia il mondo dei Social network sia il rapporto tra “rete” e “sociale” – una grande amaca site specific viene costruita all’interno del cortile, divenendo un luogo di incontro, di coinvolgimento del pubblico e di abbandono dei consueti ruoli sociali. Dotata di dodici postazioni colorate, l’opera sarà aperta al pubblico dal 16 maggio al 14 luglio 2019. 

OPAVIVARÁ! Rede Social, installation view (details) at São Paulo (Espaço Cultural Porto Seguro), 2017. Courtesy the artists and A GENTIL CARIOCA
of site‐specific installation rendering for the Courtyard of Palazzo Strozzi Rede Social, 2019 (Rendering by Carlo Pellegrini)
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