ATPdiary invited some curators to point out three international artworks that summarize – or are meaningful of – three historical periods.
One from the past, even very distant.
One from the present, focusing on the contemporary moment.
One from the future, with a strong perspective, in a nutshell, towards what’s next.
Pietro Gaglianò
Past —
La prima è un particolare (anzi, due) del ciclo che Giotto ha affrescato per Enrico Scrovegni a Padova, quelli studiati all’università come i “coretti” e dei quali ho scritto: “per la prima volta appare il cielo atmosferico, non più quello teologico dell’oro bizantino, o il piatto, cupo color lapislazzuli senza giorno e senza notte che corona tutti i paesaggi giotteschi. È un cielo che fa riferimento a qualcosa in corso, fuori dall’architettura dipinta e da quella costruita, che ha a che fare con il tempo, e quindi con la storia, e con una possibilità di immaginare il mondo in modo mobile.” (The Invention of Memory, in Keep your Feelings in Memory, Edizioni Borderline, Luxembourg 2014)
Present —
La seconda opera è “Come il vento” di Bianco-Valente, realizzata nel corso di una residenza a Becharre, una comunità cristiano-maronita del nord del Libano. Gli artisti hanno chiesto agli abitanti di condividere i sentimenti e le sensazioni, senza toccare direttamente il tema della guerra, ma lasciando che la descrizione del paesaggio e dello spazio sociale indicasse, ricucendole, l’evidenza delle ferite.
Future —
La terza opera si trova a Bochum, ed è un lavoro pensato per depositarsi nell’immaginario e nell’intelletto per generare sguardi rivolti al futuro. E’ la “Piazza della Promessa Europa” di Jochen Gerz. Tutti i cittadini del mondo sono stati invitati a fare una promessa il cui contenuto rimarrà nella loro vita attiva, mentre solo i loro nomi verranno pavimentati assieme a quelli di altre 10.000 persone nella pietra della piazza. Il progetto parte dalla presenza, nella chiesa di Cristo, residuo medievale che domina la piazza, di un memoriale della I Guerra Mondiale del 1931 in cui accanto alla lista dei caduti compare la lista di 28 nazioni, nemiche della Germania.