Vince ArteVisione 2017 Martina Melilli con Mum, I’m sorry

"Attraverso un processo di ricerca e uno sguardo ravvicinato e disincantato, capace di penetrare la texture degli oggetti appartenuti a corpi senza nome, Mum, I’m sorry rappresenta un tentativo di ridare un’identità e ridefinire distanze geografiche e culturali.”
24 Febbraio 2017

Martina Melilli (Piove di Sacco, 1987) artista e filmaker veneta è la vincitrice di ArteVisione 2017, il progetto di Sky Academy e Careof nato con l’obiettivo di sostenere la scena artistica italiana e di promuovere il talento creativo attraverso un bando nazionale rivolto a giovani sotto i 30 anni di età.  L’artista potrà, dunque, produrre l’opera video presentata al concorso Mum, I’m sorry, passare quattro mesi in residenza da Careof ed entrare nella collezione del Museo del Novecento. Infatti, grazie alla nascita di un network tra vari partner, il film Mum, I’m sorry verrà successivamente presentato presso alcuni prestigiosi Musei quali il MADRE – Museo d’arte contemporanea Donnaregina di Napoli, il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, il Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e il Museo d’arte contemporanea Villa Croce di Genova.

Dopo ArteVisione LAB, il workshop di sette giorni ideato da Careof e Sky, dove erano presenti i dieci finalisti del bando ArteVisione 2017, la giuria ha esaminato le 10 proposte e all’unanimità ha deciso di premiare il progetto di Martina Melilli: “per l’intensità e l’urgenza nell’affrontare il controverso tema dei migranti nel Mar Mediterraneo. Attraverso un processo di ricerca e uno sguardo ravvicinato e disincantato, capace di penetrare la texture degli oggetti appartenuti a corpi senza nome, Mum, I’m sorry rappresenta un tentativo di ridare un’identità e ridefinire distanze geografiche e culturali.” Ricordiamo i membri della giuria: Chiara Agnello, curatrice Careof e del progetto ArteVisione, Denis Isaia, curatore Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Roberta Lissidini, responsabile di progetto per Sky Academy, Paolo Moretti, direttore del Festival du Film de La Roche-sur-Yon, membro del comitato di selezione del FIDMarseille e consigliere di Visions du Réel, Roberto Pisoni, direttore Sky Arte HD, e Iolanda Ratti, conservatrice Museo del Novecento.

Del progetto presentato da Martina Melilli sappiamo che il film sarà girato attorno al figura di Cristina Cattaneo, dottoressa che dirige il laboratorio di antropologia e odontologia forense dell’Istituto di medicina legale dell’università statale di Milano, a cui è stato affidato il compito di :  “guidare medici e antropologi che ha fatto la repertazione cadaverica dei 728 corpi recuperati nella stiva del peschereccio affondato nella notte del 18 aprile del 2015, in quella che è considerata la tragedia della storia recente del Mediterraneo”.

Caterina Viganò (Milano, 1988) e Giacomo Raffaelli (Rovereto, 1988) sono invece i due secondi classificati, e grazie ai loro i rispettivi progetti, Confabulazione e Pauline  avranno l’opportunità di scegliere tra una borsa di sviluppo per la partecipazione ad un workshop presso SAE Institute, Creative Media College, con sede a Milano o decidere di trascorrere  tre mesi di residenza presso Careof. 

Ricordiamo che il tema del bando di questa quarta edizione è incentrato sulla Memoria & Identità.  Non è un caso, infatti, che durante il workshop gli artisti hanno avuto la possibilità di lavorare e confrontarsi con il visiting professor Omer Fast, video artista che da anni riflette su queste tematiche.  È possibile definire la poetica di Omer Fast come un lavoro di scavo nella psicologia e nel dramma del contemporaneo, la messa in scena dei traumi più comuni della nostra società, come la guerra e la violenza. L’artista utilizza nei suoi film diversi linguaggi, attinge dal documentario, dalle storie di fantasia, dal dramma. In tutti i suoi film il tempo è manipolato, bandendo dalla scena l’uso lineare della narrazione. I film di Omer Fast sono sempre in bilico, mettono i crisi le nostre certezze, destabilizzano i nostri valori, le nostre isole di confort perforando la bolla delle consuetudini ed entrando direttamente nel cuore delle pulsioni livide.

Martina Melilli - ArteVisione Lab 2017 Giornata conclusiva con presentazione finale dei dieci progetti davanti alla giuria, Careof, 2017 - Photo credits: Jule Hering

Martina Melilli – ArteVisione Lab 2017 Giornata conclusiva con presentazione finale dei dieci progetti davanti alla giuria, Careof, 2017 – Photo credits: Jule Hering

Continuity (Diptych) [Continuité (Diptyque)] 2012-2015 Omer Fast Vidéo HD, couleur, son, 77'. © Omer Fast

Continuity (Diptych)  2012-2015 Omer Fast Vidéo HD, couleur, son, 77′. © Omer Fast

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